lunedì 23 dicembre 2019

Porto Viro:Sarà Natale anche alla comunità educativa


IL NATALE ALLA COMUNITA’ EDUCATIVA  TITOLI MINORI




Il Natale un po’ per tutti è la festa degli affetti, della famiglia, dei profumi, dei ricordi. A Natale si sente tutto e si sente tanto.Il Natale alla Comunità educativa “In-Patto” non è diverso dagli altri, come non sono diversi i ragazzi e gli educatori che la vivono.La nostra comunità è una casa in cui incontriamo ragazzi di tutte le nazionalità e di tutte le religioni, la cosa più importante che li accomuna è il bisogno di essere accolti ed accettati per quello che sono stati, per quello che sono e per quello che saranno.



Il Natale per noi diventa un momento di condivisione e scambio, si raccontano i riti e le tradizioni di ognuno, si mettono a confronto e si trovano i punti in comune,  si scopre che può essere Natale anche se si professa una religione diversa.  Parlare ai ragazzi della Natività,  di questa famiglia che ha dovuto affrontare un lungo e faticoso cammino per trovare un posto dove stare, che ha vissuto moltissime difficoltà ma che ha potuto poi assaporare le attenzioni e l’affetto di persone semplici che hanno offerto quello che avevano ed hanno celebrato la gioia della nascita di Gesù, diventa occasione per scoprire le storie dei loro lunghi viaggi, delle loro famiglie, tanto diverse quanto uguali tra loro, le emozioni vissute, le paure.



Il Natale è però anche il momento dell’albero e dei doni attesi e pensati, di biglietti in cui scrivere le cose che tutti i giorni è difficile dire.È difficile vivere il giorno di Natale lontano dalla famiglia, dagli amici, dagli affetti, e spesso noi educatori ci chiediamo come poter compensare tutte queste mancanze; sarebbe troppo facile sostituire genitori, fratelli, amici, e fingere di essere una grande famiglia, ma non è questo il nostro obiettivo.

Quello che ci impegniamo tutti i giorni a trasmettere ai nostri ragazzi è che la Comunità è un luogo  dove ognuno di loro può sentirsi “a casa”, al sicuro, a suo agio, dove può riposare la mente e il cuore, mettere in ordine un po’ di pensieri, aggiustare alcune cose rotte lungo la strada, per poi ripartire; il nostro obiettivo quotidiano è che i ragazzi che incontriamo siano pronti, alla fine del percorso, a stare bene senza di noi senza mai dimenticarci, l’un l’altro.



Per questo per noi il Natale è occasione per festeggiare il nostro essere insieme ORA, è scambiarci dei regali e dei doni, per passare dei giorni diversi, alleggerire i pensieri e le nostalgie, senza troppe formalità, senza quell’obbligo spesso diffuso di essere felici per forza; abbiamo imparato in questi anni a vivere le nostre emozioni, a non nasconderle, ad accogliere anche loro senza giudicarle, ad ammettere senza troppi problemi che il Natale – che un po’ ci rende felici e un po’ ci fa arrabbiare, che un po’ è divertente e un po’ ci rende nostalgici – ha tanto da insegnarci.

Ogni anno i ragazzi sono diversi, e quindi cambiano le storie, i vissuti, i racconti, quello che rimane è la certezza che chi arriva alla nostra Comunità trova un posto, il suo posto.

Questo è lo stile educativo di Titoli Minori, questo il nostro concetto di accoglienza, concetto che ci permette oggi di festeggiare l’ennesimo Natale alla Comunità “In-Patto”.



Tanti auguri di Buon Natale di pace e serenità da tutti i ragazzi e dall’equipe educativa della Comunità di Titoli Minori.








domenica 15 dicembre 2019

Polesine “Quando la musica unisce per solidarietà”




“DeltAlive “è stato il titolo dell’evento    organizzato al teatro comunale di Bosaro sabato sera, per una raccolta fondi per aiutare i pescatori della Sacca degli Scardovari, colpiti dall’evento meteo del 12 Novembre scorso. Una serata speciale, organizzata dal sindaco di Bosaro Daniele Panella che è riuscito a coinvolgere  la maggior parte dei primi cittadini Polesani che si sono messi in gioco con le loro conoscenze musicali e particolarità per un evento senza  precedenti, sia per  la  solidarietà espressa verso i pescatori, attraverso le offerte raccolte nel corso della serata, sia   per la tangibile unione di intenti delle amministrazioni comunali presenti, nel voler sostenere i 1500 pescatori  dell’economia trainante del territorio deltizio. A presentare la serata di beneficenza il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Marco Terrestri.   anche del vescovo Pierantonio Pavanello della diocesi di Adria-Rovigo,ha lanciato un messaggio importante “ insieme si può ripartire”.Poche  significative  che delineano il futuro delle comunità  Veneziana e Deltina,  colpite dal maltempo del 12 Novembre, di cui il vescovo ne ha raccontato le vicissitudini nei giorni dopo il nubifragio. A fare da eco al vescovo,sul palco del teatro, il consigliere  regionale Graziano Azzalin, che ha sottolineato come i cittadini Polesani abbiano nel dna, la capacità  di reagire alle sciagure rimboccandosi le maniche, al punto da risollevarsi, ricostruendo ciò che hanno perso.   ha evidenziato che quanto accaduto il 12 Novembre nella sacca degli Scardovari, sia stato un dramma per molte famiglie”Parlo di persone  semplici e tenaci che in tanti anni hanno investito in quello  che oggi è una ricchezza per tutto il territorio:il settore pesca-le sue parole-. “Young &(un)fair, i Salt & Pepper, la professionale performance del  gruppo Insirada con il sindaco di Adria Omar Barbierato, la composizione  tutta dedicata al Delta del Po del sindaco di Villanova Del Ghebbo Gilberto Desiati   e  della  giovane talentuosa Aurora Bandinelli. Stupendo il gran finale sul palco, con  oltre una trentina di rappresentanti di comuni con tanto di fasce tricolori, che  hanno cantato in coro l’anno che verrà  di Lucio Dalla.
E per questo meritano sostegno, vicinanza e aiuti”.Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Laruccia, sindaco di Trecenta salito sul palco in rappresentanza della provincia di Rovigo, dopo l’uscita dalla sala del presidente Ivan Dall’Ara. Ad esibirsi per la serata di beneficenza Daniele Panella con gli Unatantum, le giovani
A dimostrarlo le pagine di storia degli eventi tragici del 1951 e del 1966.
Una solidarietà alla quale ha presenziato il vescovo di Chioggia, sua eccellenza Adriano Tessarollo che a nome
L’assessore regionale Cristiano Corazzari

martedì 3 dicembre 2019

Delta:44 cinquant’enni festeggiano con una conviviale significativa mezzo secolo di storia




 Cinquant’anni di ricordi, di classe, gite, giochi, esperienze diverse, condivise in una conviviale che segna una pagina di storia significativa della classe 1969 di Rosolina.Un appuntamento per raccontare di maestri, professori, e per una sintesi espressa attraverso le parole di Simone Marangon che racconta

“Le origini comuni, quasi come fossero tutte all'interno di un alveo di un  fiume, abbiamo avuto la forza di riunire in un'unica corrente la voglia di aggregazione...tante storie personali, luoghi di vita diversi, percorsi di vita diversi che improvvisamente sono stati catalizzati da una forza alimentata dal comune denominatore di essere nati a poca distanza uno dall'altro. Quasi un messaggio di unione è condivisione in un momento storico/sociale ove egoismo e individualismo sembrano avere purtroppo la meglio“

Una serata magica, dove non è mancata la torta e la foto finale per un arrivederci anche a chi ha preso l’aereo per trascorrere quella serata piacevole al ristorante da Momi’s di Cavarzere, per rinsaldare le proprie origini, per il gusto di stare insieme senza se , senza ma, grazie alla determinazione di chi, con intraprendenza ha costituito un gruppo whatsapp, per chi, attraverso fb, è riuscito a contattare chi ha deciso di vivere in Europa e per chi, per un motivo o l’altro non è riuscito ad essere presente, ma lo sarà, alla prossima occasione, tra un anno, perché le radici sono tali per cui non si possono dimenticare, ma vanno trasmesse nella loro essenza più pura ai figli e vanno consolidate attraverso i racconti di esperienze di vita che nessuno può portare via e non si possono veicolare in rete, perché piene di emozioni e del  vissuto di mezzo secolo di storia  tra tutti i cinquant’enni di Rosolina in quella che sarà la prossima conviviale. Il prossimo anno.

lunedì 2 dicembre 2019

Taglio di Po:nuovo autovelox sulla Sp46

Dal 5 Dicembre sarà attivo un nuovo autovelox nel territorio di Taglio di Po.Il dispositivo è in fase di installazione in questi giorni e  sostituirà quello esistente posizionato all’altezza della frazione di Mazzorno Destro con lo scopo di immortalare  gli automobilisti che supereranno  i 70 Km, in ambedue i sensi di marcia della Sp46, la strada che collega  Taglio di Po-Corbola.”In pratica l’attuale apparecchiatura da monodirezionale diventerà bidirezionale -afferma il sindaco Francesco Siviero”



Il rilevatore di velocità “autovelox” sito sul tratto di strada della Sp 46, Corbola-Taglio di Po, precisamente all’altezza della Frazione di Mazzorno Destro, dal 5 dicembre 2019 sarà attivo su tutte e due le direzioni di marcia, e non solo in direzione Corbola-Taglio di Po come lo è stato fino ad oggi.
Difatti, a seguito di segnalazioni da parte di cittadini e di sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale, molti veicoli che circolavano nella direzione di marcia non controllata dall’autovelox, transitavano ad alta velocità, tanto da creare serio pericolo alla circolazione sull’incrocio con la Via Marchi.
Pertanto, dopo le opportune verifiche di legge, si è giunti alla sostituzione dell’apparecchiatura, da monodirezionale a bidirezionale, tanto da dover richiedere nuova autorizzazione all’ente proprietario della Strada, la Provincia di Rovigo.
Non si tratta di una semplice attività di controllo, ma di un vero e proprio intervento di sicurezza: non era più pensabile poter correre a qualsiasi velocità in prossimità ed in corrispondenza di un incrocio con utenza proveniente da un centro abitato, anche con molte persone anziane che, per recarsi nei centri e servizi più vicini, devono obbligatoriamente percorrere tale incrocio.
Si è voluto adeguare l’impianto preesistente alle nuove esigenze di sicurezza, materia questa che non trova soluzioni se non in interventi di diretto riscontro sulla circolazione, con preghiera all’automobilista di rispettare, anche nelle strade prive di controllo, i cosiddetti limiti di velocità, che devono comunque essere adeguati alle caratteristiche della strada ed alle condizioni del traffico. Il limite previsto è di 70 km/h

domenica 1 dicembre 2019

Polesine-Sanità.PArla Guglielmo Brusco di rifondazione comunista




NON SAREBBE GIUSTO CHE I SINDACI DEI COMUNI INFORMASSERO I POLESANI CHE I FAMIGLIARI NON DEVONO PAGARE LE INTEGRAZIONI DI RETTA DEI  NON AUTOSUFFICIENTI RICOVERATI?  – LO HA DETTO ANCHE L’ULSS 5



Nel 2017, l’ULSS 5 in Tribunale a Rovigo, cercando di qualificare per disabile un malato psichiatrico, nel tentativo di scaricare così su un comune polesano costi da addebitare invece al proprio bilancio,  tra l’altro dichiarava: …” in base alla legislazione vigente, la quota sociale della retta, andava posta a carico dell’assistito ed, in caso di insufficienza del reddito di quest’ultimo, a carico del Comune in cui lo stesso aveva la residenza prima del ricovero”!!!!! Insomma, l’ULSS 5 di Compostella ha sostanzialmente dichiarato che le centinaia di famiglie polesane (e anche le decine di migliaia italiane) che per il reddito insufficiente del famigliare ricoverato, pagano l’integrazione di retta, non dovrebbero pagarla!!!! La Legge 328/2000,  che esiste da ben 19 anni, confermo anch’io, all’art. 6 c. 4 dice proprio questo!!!

E chiedo anche a tanti Partiti, Sindacati , Associazioni dei Consumatori e Famigliari, del perché non portano più spesso  quanto subito da centinaia di famiglie polesane, a conoscenza della Magistratura non solo contabile o di altre istituzioni addette al controllo della legalità.                                                                                 

E ai Sindaci: perché non fate quanto previsto dalla L. 328/2000 che obbliga i Comuni e non i famigliari ad integrare la retta di persone non autosufficienti, con reddito insufficiente, ricoverate in casa di riposo in letti convenzionati?  Se volete i soldi per poter coprire tale obbligo, chiedeteli alla Regione e non lasciate pagare cittadini che per legge, non dovrebbero pagare un bel niente! Informate i cittadini che è il comune di residenza prima del ricovero che deve pagare!!! In Italia, qualche sindaco ha dato questa informazione ai cittadini. Fatelo anche voi!



                  Guglielmo Brusco – Rifondazione Comunista Polesana - Sanità

Corbola:la lunga lettera di Doati al sindaco Domeneghetti

 Caro Sindaco,            
     mi rivolgo a te con questa lettera aperta non con mero spirito di polemica politica dai banchi della minoranza (e ci tengo a sottolineare che quanto dirò non è indirizzato a tutto il gruppo di maggioranza ma unicamente a te) ma vorrei  solo riportarti ad una condotta amministrativa più collaborativa e costruttiva. Mi permetto di farlo per la mia passata esperienza quinquennale di sindaco e paternamente, avendo tu l’età pressappoco dei miei figli.
Ti sottolineo innanzitutto che entrambe le compagini che hanno corso per le elezioni comunali si sono presentate con l’intento di migliorare il nostro paese e la vita dei cittadini che lo abitano; dalla minoranza avevamo fin dall’inizio pensato a una fattiva collaborazione con la maggioranza. Lo dimostra quello che abbiamo fatto finora, votando le cose positive da voi proposte e suggerendone altre che ritenevamo importanti per Corbola, con la richiesta di discuterle nei consigli comunali.
Ma finora la maggioranza da sola ha deciso quali argomenti trattare e li ha sviluppati al proprio interno senza che la minoranza sia stata coinvolta, mai e in nessun modo. Per essere informati degli atti amministrativi da te portati avanti (considera che noi lavoriamo tutti i giorni), possiamo accedere agli atti solo al sabato mattina, con poco tempo per raccogliere tutte le informazioni. Anche per questo siamo costretti a fare delle interrogazioni che, a differenza di quanto tu pensi, non sono volte a infastidire te personalmente o la giunta, ma a capire che cosa è stato pensato dalla maggioranza e se le soluzioni adottate sono ottimali per il paese o se gli eventuali investimenti previsti sono congrui. 
Per quanto sopra non comprendo e a fatica tollero il tuo modo di fare nei confronti dei consiglieri di minoranza: le tue risposte, tardive e spesso inefficaci, non sono date per chiarire ne’ tantomeno per collaborare e costruire ma solo per dimostrare che non sono state infrante  regole e direttive degli enti di grado superiori. Un esempio per tutti gli altri: ultimamente ho richiesto le motivazioni dello spostamento del pontile sul Po dall’ansa “Ballottin” alla capanna del Papa; non essendo chiara la tua risposta, sono stato costretto a ritornare in Comune per chiedere tutta la documentazione collegata e le delibere precedenti. Questo ha comportato una perdita di tempo per noi consiglieri di minoranza ma soprattutto per gli impiegati comunali. Il tecnico comunale poi in modo semplice ed esaustivo mi ha spiegato le ragioni di questo spostamento, che tu non eri riuscito a fare comprendere con la tua risposta.Deduco da ciò e da altro che il tuo intento non è quello civile di avere un confronto produttivo con la minoranza, bensì coltivi la pervicacia dello scontro e agli occhi dei consiglieri di maggioranza e dei cittadini che ti sostengono hai interesse a dipingerci solo come ‘nemici’. Lo denotano anche i tuoi comportamenti in consiglio comunale e mi riferisco alle tue risatine durante i nostri interventi, alle frecciatine ai partecipanti del pubblico vicini alla nostra lista o al tuo continuo fare riferimento a ipotetiche persone che “lavorano nel buio” per indirizzare contro di te l’operato della minoranza.
Appare così evidente un tuo aspetto di personaggio rampante fisso nello scontro con l’altro, con quello che non è dalla tua parte. Tutto ciò dà spunto a qualche povero di spirito a scrivere delle stupidaggini sui sociaI; di recente un tuo ammiratore si è rivolto a te, sollecitandoti ad andare avanti per la tua strada e lasciare perdere noi “comunisti” della minoranza. Con questo signore io personalmente non ho mai parlato, non lo conosco e lui non conosce me e, visto che è un tuo sostenitore, puoi ben chiedergli un incontro nel quale poterci conoscere e chiarire le nostre posizioni ideologiche.
La minoranza si vanta di non istigare nessuno a questi atteggiamenti.




Auspico d’ora in poi un tuo modo diverso di trattare con la minoranza, con più rispetto di quanto non hai fatto finora, non considerandoci nemici o inferiori: tieni conto che siamo tutti stimati lavoratori che vivono non con mezzucci di fortuna ma esclusivamente della propria professionalità. Inoltre per una corretta azione sui social, ti invito ancora una volta a considerare l’attivazione dello streaming durante i consigli comunali, dopo svariate sollecitazioni alle quali non hai mai risposto.
Forse non vuoi che i cittadini interessati sappiano come ti raffronti con chi non è dalla tua parte? O di che cosa hai paura?
Spero inoltre che in uno slancio di democrazia, oltre a trattare la minoranza con i dovuti modi civili,           tu possa deciderti finalmente a dare spazio anche ai tuoi consiglieri di maggioranza e agli assessori nel  trattare in consiglio comunale gli argomenti all’ordine del giorno.
Ti auguro quindi buon lavoro, a vantaggio tuo e di tutta la cittadinanza
                                                                                                                Rossano Doati
                                                                                               capogruppo della Lista “Noi per Voi”

venerdì 29 novembre 2019

Papozze:Poesie in ricordo di Maria Cristina Russo


Organizzata dalla biblioteca di Papozze, su sollecitazione in particolare della signora Luigina Salvan si è svolto  presso la trattoria un incontro  conviviale  per ricordare  Maria Cristina Russo, spentasi recentemente, per molti anni docente presso il Cipriani di Adria. Numerosi gli insegnanti  intervenuti che  mai avevano sospettato che la collega così schiva, discreta e silenziosa coltivasse la passione  della poesia giungendo alla pubblicazione di varie raccolte. 




Maria Cristina Russo, nata a Rovigo  nel 1947,  madre rodigina, era figlia  di Salvatore Russo, segretario comunale in parecchi paesi del Polesine: Bosaro, Pontecchio, Rosolina, Stienta, San Martino di Venezze, Gaiba, Castelguglielmo. Nel 1965, il padre decide di ritornare in Sicilia da dove proveniva, e Maria Cristina completa a Catania prima il Liceo  e poi l’Università.  Nel 1979, ritorna in Polesine, ma – come ha affermato  Fulvio Barion-  causa una educazione severa  “donna esile e minuta si chiude sempre più in se stessa, lasciando fuori per estrema difesa un mondo  che non le sarebbe mai potuto appartenere”. A ciò si aggiunga la morte del fratello gemello Simone  che la segna   in modo indelebile.


Naturalmente  la sua poesia ne risente in modo  chiaro e  preciso come hanno  avuto modo di precisare Erminio Colò  e Paolo Rigoni che hanno analizzato i testi che a i colleghi andavano a turno interpretando.  Una poesia dominata dalla tristezza,  dal  dolore e dalla incapacità di  affrontare  una  vita che si è rivelata crudele con lei. Una poesia che si gioca sempre sull’opposizione  di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, tra sogno e realtà,   filo conduttore che se  può considerarsi scontato è però sorretto da uno stile elevato, con un uso sapiente delle figure retoriche, della scansione metrica e da un registro linguistico appropriato e ricercato. Insomma   Maria Cristina postuma è stata una vera sorpresa, tanto più gradita quanto insospettata.













Porto Viro:Sarà inaugurata alle 15 del 30 Novembre "Tavolozza"la mostra alla galleria degli artisti

Mostra “LA TAVOLETTA”

E’ una manifestazione che si inaugurerà sabato 30 novembre 2019 e rimarrà aperta tutto il mese di dicembre nei giorni di sabato e domenica in concomitanza con l’installazione, nella piazza antistante, di una pista di pattinaggio per il divertimento della popolazione.  Il nome di “Tavoletta” trae origine da mostre natalizie che vennero tenute nei primi anni ’80 presso la sala esposizioni Cordella di Adria da parte del gruppo “Artisti polesani”, tanto per citarne alcuni come Forzato, Ronzato, Circolo Foster, i quali pensarono di esporre  dipinti di modeste dimensioni per permetterne un più facile acquisto da parte del pubblico e mettere così a disposizione opere eseguite anche da artisti di fama nazionale e internazionale; è in quest’ottica che  l’Associazione Artisti del Delta, guidata dal Presidente Claudio Arborini,  ha voluto riprendere questa tradizione organizzando  una mostra di lungo respiro.                    Gli artisti che esporranno sono: Claudio Arborini, Orianna Astolfi, Dario Covacich, Patrizia Dabbizzi, Gabriella Dumas, Vincenzina Fecchio, Carmen Hintalan, Donatella Mangolini, Pericle Pavani, Rossella Rampazzo, Idelmino Ruzza, Silvio Zago.
Inaugurazione con le autorità cittadine sabato 30 novembre 2019 alle ore 15,00
Mostra aperta tutti i sabati e domeniche di dicembre dalle ore 15,00 alle ore 18,00 presso la Galleria Artisti del Delta – Piazza della Repubblica 15 – Porto Viro

giovedì 28 novembre 2019

Porto Viro:Maddaloni parla ai giovani di legalità, violenza di genere, bullismo e storie di vita



La comunità educativa “In-Patto” della Cooperativa Sociale Titoli Minori onlus, con il Patrocinio del Comune di Porto Viro, ha accolto stamattina  Gianni Maddaloni, che ha parlato in un gremito palazzetto dello sport    di adolescenza e legalità, tra storie e testimonianze, toccando la violenza di genere, passando per il bullismo,  parlando di sicurezza stradale e dell’importanza dell’auricolare   e del viva voce  quando si è alla guida.

 Il silenzio dei ragazzi, durante l’esposizione di Gianni Maddaloni è stato emblematico e la cosa spontanea che è emersa è il feedback di una alunna che, con semplici parole si è complimentata con il maestro di judo per averle toccato il cuore, con le storie di vita di giovani coetanei  vissute in quel di Scampia.


Gianni Maddaloni è il fondatore della palestra Star Judo Club Napoli, del quartiere Scampia, e da anni dedito al recupero dei ragazzi del quartiere molto spesso legati al mondo della devianza e criminalità. Lui è il padre di Pino Maddaloni, oro olimpico di Sidney 2000 nel judo.

A presenziare all’evento le autorità civili ed ecclesiastiche del territorio e i rappresentanti dell’Eurobody, la palestra  del pluri medagliato Andrea Fregnan e del tecnico Fabrizio Gazzignato.  


“La nostra Comunità educativa da anni accoglie giovani che nella loro vita hanno incrociato la devianza- afferma il Direttore Territoriale di Titoli Minori Massimo Mantoan-,  stiamo a fianco dei ragazzi con un pensiero costruttivo, con l’idea che una giustizia riparativa sia possibile nell’ottica di una cultura della pace”.  

martedì 26 novembre 2019

PIENA DEL PO, LA PROTEZIONE CIVILE DEL VENETO DIRAMA L'ALLARME ROSSO FINO A SABATO

Gli strascichi dell’ondata di maltempo che ha colpito il Veneto nei giorni scorsi si fanno ancora sentire. Poco fa, il centro funzionale decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità, dichiarando l’allerta rossa (stato di allarme) in relazione all’atteso transito dell’onda di piena del fiume Po fino alle ore 14 di sabato 30 novembre prossimo. La fase operativa di allarme nella zona di allertamento Vene-D (Po,Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige) è riferita al transito del colmo di piena lungo le sezioni venete del fiume Po. Con il passaggio della piena potranno essere interessate le strutture e le attività poste in tutte le aree golenali.
Viene raccomandato di interdire l'accesso nelle golene aperte, compreso l'utilizzo delle piste ciclabili, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d'acqua. Per motivi di sicurezza deve altresì essere vietata la navigazione da diporto fino al rientro sotto le soglie di criticità. I Comuni interessati e gli enti gestori devono provvedere alla interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami del Po, nonché alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. Fino alle ore 14 di domani, mercoledì 27 novembre, è inoltre dichiarato lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica nei bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige, Basso Brenta-Bacchiglione.

lunedì 18 novembre 2019

Delta:i ragazzi di "Un Ponte Per"per Cecchini...il re della ciccia


Nemo profeta in patria? Non sembra essere questo il caso, perché i lavori artigianali prodotti dagli utenti del centro “un ponte per” di Porto Tolle, centro di aggregazione per persone con disabilità gestito dalI’OdV Luce sul Mare, OdV Barriere Invisibili , APS Down Rovigo con la collaborazione di SCS Titoli Minori, assai apprezzati in loco hanno di recente riveduto il plauso anche del re della “ciccia" Dario Cecchini a Panzano in Chianti .

Gli utenti hanno infatti preparato dei piccoli manufatti  per il noto macellaio toscano i quali sono stati molto apprezzati dallo stesso e sopratutto è stato riconosciuto il grande impegno sociale del progetto che cerca di integrare più possibile persone con disabilità del territorio del Delta del Po.

I manufatti potranno in futuro essere acquistati dai clienti della macelleria e dei ristoranti di Cecchini, clienti che come noto, provengono da tutta Italia e da tutto il mondo per assaggiare le rinomate carni, quindi un pochino di ponte per girerà il lungo e in largo il nostro pianeta.

Felice il presidente di Luce sul Mare, Franco Marangoni, capofila progettuale del Ponte per, che dichiara:” gioioso di questa bella iniziativa, ringrazio la famiglia Cecchini macellai da otto generazioni ma sopratutto imprenditori che hanno a cuore le persone più fragili, come si dice in Toscana se saran rose fioriranno rispetto a questo progetto, ma già ciò che è stato fatto è molto per noi, grazie davvero.. viva la fiorentina! .. la carne intendo..”.


martedì 5 novembre 2019

Rosolina:il consigliere Crivellari ha presentato una mozione per limitare il traffico pesante in centro

Il gruppo di minoranza PiùRosolina si farà portavoce al prossimo Consiglio Comunale delle problematiche molto sentite legate al traffico di mezzi c.d. pesanti nel centro abitato della nostra Città.
Abbiamo presentato in data 05 novembre un documento contenente differenti proposte tese in prima battuta ad arginare il problema e, nel lungo periodo, a migliorare sensibilmente la situazione.
E’ necessario contemperare le giuste esigenze lavorative delle imprese insediate nel territorio con i disagi che il traffico di autotreni e similari può provocare, soprattutto nel cuore del paese.
In prima battuta, discuteremo in Consiglio della necessità di abbassare il limite di velocità per i mezzi pesanti, così da ridurre l’impatto e la pericolosità del loro passaggio.
Si valuterà poi la possibilità di vietare radicalmente il loro passaggio in alcune vie cittadine considerate non idonee a sopportare questa tipologia di traffico, identificando la prima in via Carabella, strada sprovvista sia della portata che delle dimensioni necessarie.
Per quanto riguarda una progettazione di più ampio respiro, proponiamo di discutere con l’Anas e gli altri Enti competenti la creazione di una terza corsia lungo la S.S. Romea, nel centro abitato di Rosolina, al fine di agevolare l’immissione e l’uscita del traffico cittadino.
Da ultimo, riteniamo che sia giunto il tempo di concludere il progetto di via Mariangela Marangon, con il raccordo tra quest’ultima e la Strada Provinciale.
Realizzare queste proposte migliorerebbe sensibilmente la vita e il lavoro dei cittadini e delle imprese di Rosolina, abbasserebbe i costi di manutenzione di strade e sottoservizi, ma, più di tutto, garantirebbe una maggior sicurezza stradale

domenica 3 novembre 2019

Porto Viro:consigliera Gennari"La Mantovan scrive solo per consensi politici"


"Dopo un lungo periodo di inattività, in cui a dire il vero ci siamo chiesti se ancora avessimo un Assessore alle attività produttive, o meglio se avessimo una giunta oltre il Sindaco; è tornata a farsi sentire l'Assessore Valeria Mantovan.
Qualche giorno fa annunciava infatti la prossima approvazione di un bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle attività commerciali esistenti di Porto Viro che vogliono investire sulla propria attività, o a quelle che voglio venire ad investire a Porto Viro. Tali affermazioni hanno comprensibilmente generato l’interesse ed il consenso dei tanti gestori di attività esistenti a Porto Viro. Un consenso scontato, fino a quando avranno modo di verificare che il budget complessivamente messo a bando dall’amministrazione può coprire non più una decina di richieste (al massimo del contributo previsto) e che lo stesso budget, non è destinato egualmente a tutte le attività di Porto Viro ma preferibilmente alle attività commerciali di Contarina.
La delibera di giunta comunale n. 106 del 28/10/2019, documento con cui la giunta ha approvato il bando per la concessione di contributi a fondo perduto, cita infatti testualmente “...La dotazione economica messa a disposizione dal Comune è complessivamente di 20.000 euro e il contributo massimo ottenibile da ciascun operatore è pari a 2.000 euro". In particolare ".. euro 10.000 per l’erogazione di linee contributive a fondo perduto, per un importo massimo di euro 2.000 per ogni attività interessata, con preferenza alle attività che che riqualificano i propri locali siti in Contarina. Altri 10.000 euro per l’erogazione di linee contributive, a fondo perduto, a sostegno di una annualità del canone di locazione di un immobile nella zona di Porto Viro, con preferenza alle attività che aprono in Contarina che risulti sfitto da almeno sei mesi, purché il canone di locazione sia regolarmente registrato e abbia una durata non inferiore ai tre anni, per un importo massimo di euro 2.000 per ogni attività interessata.”
E’ evidente che per la concessione dei contributi, le ditte aderenti al bando site in Contarina saranno anteposte alle ditte che apriranno o riqualificheranno le attività nella località di Donada. Mi chiedo se per l’assessore Mantovan, un’attività sita a Donada non ha diritto, tanto quanto un’attività sita a Contarina, di accedere a degli incentivi a fondo perduto stanziati dal Comune?
Inoltre, l’entità dei contributi complessivamente predisposti (parliamo di € 20.000), è sostanzialmente ininfluente se l’obiettivo è generare un processo di valorizzazione economica e commerciale in un comune come il nostro. Al massimo del contributo per singola attività, parliamo di riqualificarne non più di una decina.
Ritengo che la riqualificazione di Contarina e delle sue attività, non passi attraverso un bando come questo, ma dalla pianificazione strategica della città. Si sarebbero potute accantonare le stessa somme finalizzandole alla riqualificazione urbanistica di Contarina, i cui effetti sarebbero stati utili da oggi e per le generazioni future. "

Porto Viro:Consigliera Gennari"Il messaggio della Mantovan serve solo per avere consensi politici"

"Dopo un lungo periodo di inattività, in cui a dire il vero ci siamo chiesti se ancora avessimo un Assessore alle attività produttive, o meglio se avessimo una giunta oltre il Sindaco; è tornata a farsi sentire l'Assessore Valeria Mantovan.

Qualche giorno fa annunciava infatti la prossima approvazione di un bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle attività commerciali esistenti di Porto Viro che vogliono investire sulla propria attività, o a quelle che voglio venire ad investire a Porto Viro. Tali affermazioni hanno comprensibilmente generato l’interesse ed il consenso dei tanti gestori di attività esistenti a Porto Viro. Un consenso scontato, fino a quando avranno modo di verificare che il budget complessivamente messo a bando dall’amministrazione può coprire non più una decina di richieste (al massimo del contributo previsto) e che lo stesso budget, non è destinato egualmente a tutte le attività di Porto Viro ma preferibilmente alle attività commerciali di Contarina.
La delibera di giunta comunale n. 106 del 28/10/2019, documento con cui la giunta ha approvato il bando per la concessione di contributi a fondo perduto, cita infatti testualmente “...La dotazione economica messa a disposizione dal Comune è complessivamente di 20.000 euro e il contributo massimo ottenibile da ciascun operatore è pari a 2.000 euro". In particolare ".. euro 10.000 per l’erogazione di linee contributive a fondo perduto, per un importo massimo di euro 2.000 per ogni attività interessata, con preferenza alle attività che che riqualificano i propri locali siti in Contarina. Altri 10.000 euro per l’erogazione di linee contributive, a fondo perduto, a sostegno di una annualità del canone di locazione di un immobile nella zona di Porto Viro, con preferenza alle attività che aprono in Contarina che risulti sfitto da almeno sei mesi, purché il canone di locazione sia regolarmente registrato e abbia una durata non inferiore ai tre anni, per un importo massimo di euro 2.000 per ogni attività interessata.”
E’ evidente che per la concessione dei contributi, le ditte aderenti al bando site in Contarina saranno anteposte alle ditte che apriranno o riqualificheranno le attività nella località di Donada. Mi chiedo se per l’assessore Mantovan, un’attività sita a Donada non ha diritto, tanto quanto un’attività sita a Contarina, di accedere a degli incentivi a fondo perduto stanziati dal Comune?
Inoltre, l’entità dei contributi complessivamente predisposti (parliamo di € 20.000), è sostanzialmente ininfluente se l’obiettivo è generare un processo di valorizzazione economica e commerciale in un comune come il nostro. Al massimo del contributo per singola attività, parliamo di riqualificarne non più di una decina.
Ritengo che la riqualificazione di Contarina e delle sue attività, non passi attraverso un bando come questo, ma dalla pianificazione strategica della città. Si sarebbero potute accantonare le stessa somme finalizzandole alla riqualificazione urbanistica di Contarina, i cui effetti sarebbero stati utili da oggi e per le generazioni future. "

Loreo:Partito il corso di educazione civica con Thor Mantovan .amico a quattro zampe



Partito  nelle classi delle scuole elementari di Loreo il corso di educazione civica. Docenti d’eccezione l’agente di polizia locale Pierina Casson, il comandante Mario Mantovan con  il cagnolino Thor Mantovan. La prima lezione ha coinvolto gli scolari di quinta elementare, al rientro pomeridiano di mercoledì scorso.“ Abbiamo iniziato con la parte teorica  informando  gli alunni sui bisogni quotidiani del cane, come mangiare, correre ogni giorno per almeno un’ora, socializzare per strada  con gli altri cani e le persone,  dell’importanza della buona abitudine di tenerlo al guinzaglio, non più lungo di un metro e  mezzo e   della raccolta delle deiezioni canine -spiega Mantovan” La lezione è così proseguita negli spazi aperti del paese e il comandante ha dimostrato come sia semplice raccogliere con paletta e sacchetto, gli escrementi degli amici a quattro zampe lasciati sui marciapiedi e dell’importanza di riporli nei cestini, per lasciare puliti  gli spazi pubblici fruibili da tutti.” Ogni “Mina” così chiamata dai bambini –racconta Mantovan- è stata sostituita con una pigna di abete, per via della forma. Al rientro dalla breve escursione, abbiamo spiegato ai ragazzi che il cane-prosegue Mantovan- essendo un essere vivente, deve essere registrato all’anagrafe regionale canina che lo identifica con un microchip inserito sopra al collo”. A quel punto il comandante  ha dimostrato la semplicità dell’uso  del lettore di microchip,(in uso alla polizia locale) attraverso il quale  viene identificato il proprietario del cane, utile in caso di smarrimento. Al termine della lezione, ai bambini è stata chiesta una relazione che sarà poi vagliata dall’insegnante di italiano. L’alunno che avrà prodotto il miglior scritto, riceverà come premio   degli accessori utili per la bicicletta, come casco,  fanalino anteriore, posteriore ecc.” Nelle prossime settimane-conclude Mantovan- coinvolgeremo gli alunni delle altre classi”

martedì 29 ottobre 2019

Porto Viro:Conto alla rovescia per la FIERA DEL LIBRO E LA FIERA MATA

 Cresce l’attesa per la fiera Mata in programma il primo mercoledì di Novembre a Porto Viro.
L’antica ricorrenza, trova le sue origini agli albori di Donada e Contarina,i due comuni fondati dalle nobili famiglie veneziane(1600-1700), che per la prima volta si unirono nel comune di Porto Viro negli anni 30, vennero divisi nel 1939, per poi essere fusi definitivamente nel 1995, attraverso un referendum popolare. Nel corso degli anni, la fiera Mata,  antica fiera del bestiame che si organizzava a Contarina nel mese di Agosto, venne spostata dal sindaco di allora in un periodo fresco, matto,( da qui il nome) perché il bestiame risentiva troppo del caldo  estivo. Nel corso degli anni la fiera, si è arricchita di eventi culturali come la fiera del libro e ha mantenuto il mercato  in piazza Repubblica e lungo Corso Risorgimento con le giostre allestite nella piazza del mercato. Ad arricchire il calendario delle iniziative  l’associazione Artisti del Delta, presieduta da  Claudio Arborini, che oltre ad allestire all’ingresso e sulla gradinata del municipio  un’esposizione di opere con l’intervento di pittori e scultori di livello nazionale ed internazionale  sul tema “Fiera Mata-bancarelle al mercato” organizzerà un’estemporanea di pittura degli angoli più suggestivi della fiera. L’inaugurazione, alla presenza delle autorità cittadine, avverrà il 6 Novembre  alle ore 10.Nell’ occasione si svolgerà anche l’incontro con l’autrice Mirella Pregnolato con il libro “Alla ricerca dei ossi d’Paladin” .Un testo che riporta  citazioni e documentazioni attestanti la nascita dell’evento come Fiera del bestiame (forse la più importante della provincia) avvenuta fra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. Un evento che verrà realizzato in memoria di Doriano Tortello, socio fondatore del sodalizio Artisti del Delta, recentemente scomparso.

domenica 27 ottobre 2019

Polesine:Una delegazione in Camargue per una staffetta turistia culturale

Continuano le azioni previste dal piano di intervento regionale in materia di politiche giovanili sul territorio dell'ulss 5. Gli obiettivi del piano sono: l'opportunità di confronto tra vecchie e nuove generazioni (anche in relazione all’apprendimento di competenze in ambito professionale), il contrasto al disagio giovanile attraverso attività creative collegate alla realtà produttiva del territorio e lo sviluppo di competenze nell'uso delle nuove tecnologie.
Tra le diverse attività, il progetto "La staffetta" prevede il confronto con le istituzioni, le realtà no profit e gli operatori turistici del territorio di appartenenza e l'incontro con realtà simili nelle Riserva di Biosfera europee. 
Hanno partecipato al viaggio in Camargue dal 22 al 24 ottobre dieci giovani tra i 17 e i 29 anni, quattro rappresentanti delle cooperative sociali che stanno seguendo il progetto, Franco Vitale e Daniele Grossato per il comune di Rosolina, Roberto Pizzoli e Raffaele Crepaldi per Porto Tolle. Presente anche Porto Viro con Valeria Mantovan, nell'ottica della stretta collaborazione avviata dai comuni deltini che si affacciano sulla costa sui temi del turismo, dell'inclusione e dello sviluppo sostenibile del territorio. 
Il report del viaggio e il lavoro prodotto dai ragazzi saranno oggetto di un incontro aperto alla cittadinanza durante il quale verranno presentati i contenuti del progetto. Durante la tre giorni è stato possibile incontrare le istituzioni locali e gli operatori turistici e realizzare visite guidate alla scoperta del Delta francese. Ora ai ragazzi, guidati dagli operatori di REM scs e Goccia scs, il compito di fare sintesi dell’esperienza e avanzare le proprie proposte per rendere maggiormente fruibile la visitazione nel Delta del Po. ROBERTO PIZZOLI: "Penso di aver imparato molto dai giovani che stanno partecipando a questo progetto, dal loro entusiasmo e dalla loro volontà di spendersi per il proprio territorio. Questo viaggio mi ha lasciato più di quanto spesso non mi lascino le tante riunioni a cui partecipo."
FRANCO VITALE :" Complimenti all'organizzazione che ha seguito il progetto. I giovani hanno verificato le grandi potenzialità del nostro territorio con la volontà di mettersi in gioco al fianco delle proprie amministrazioni ed essere parte integrante di un grande progetto turistico, anche per destagionalizzare l'offerta."
VALERIA MANTOVAN: “È stata una esperienza costruttiva ed intensa. È un progetto che permette non solo a noi amministratori addetti al turismo ma soprattutto ai nostri giovani di avere consapevolezza del proprio territorio, delle proprie potenzialità e delle proprie mancanze avendo dei metri di paragone che, grazie a questa esperienza, si stanno costruendo. Ringrazio gli organizzatori per  l'opportunità data e per l’ ottimo lavoro svolto sino ad ora con questo progetto"

venerdì 25 ottobre 2019

Sciopero giornalisti. Bartelle “vicinanza e solidarietà ai giornalisti de ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ e di Poligrafici editoriale.


Sciopero giornalisti. Bartelle “vicinanza e solidarietà ai giornalisti de ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ e di Poligrafici editoriale.

Venezia 25.10.2019 - “Come polesana sono cresciuta leggendo ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ che negli anni è sempre stato un riferimento di buon giornalismo. Scoprire che la società editoriale a cui fa capo ha predisposto un piano aziendale talmente duro da indurre i lavoratori delle varie testate a scioperare per due giorni mi sconforta”

Così la Consigliera Regionale Patrizia Bartelle (Veneto 2020 - Italia in Comune) che aggiunge:

“la professione del giornalista ha un’importante utilità sociale perché mette in condizioni tutti di essere informati, funzione quanto mai importante in questi giorni in cui tra notizie spazzatura troppo spesso diffuse on line e repressione della libertà di stampa galoppante (un esempio su tutti la Turchia in merito alla questione siriana), bisognerebbe investire quanto più possibile nell’informazione”

Patrizia Bartelle, Consigliera Regionale (Veneto 2020 - Italia in Comune)

venerdì 18 ottobre 2019

I primi nove mesi di #sPOSTati per costruire un futuro ai minori polesani



Nei primi nove mesi di attività del progetto educativo #sPOSTati – un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile- sull’intera provincia di Rovigo è stato già attivato un ampio ventaglio di azioni educative rivolte ai minori dai 5 ai 14 anni, alcune legate all’animazione territoriale quali i centri estivi, le attività di promozione alla lettura e riqualificazione spazi con i laboratori di lettura BiblioL’Hub; altre invece strettamente più affini all'educativa territoriale in capo alla Cooperativa sociale Titoli Minori, capofila progettuale, che mette a disposizione di Comuni e Istituti Comprensivi un educatore con funzione di “ponte” in maniera tale da mantenere salda la rete non solo tra questi due servizi bensì, in alcuni casi, anche con i Servizi Sociali delle ULSS e i Consultori Famigliari. I minori intercettati fino ad ora attraverso l'animazione territoriale sono circa una quarantina mentre per la parte di educativa territoriale sono già in carico dal mese di febbraio ad oggi circa 15 minori dai 5 ai 14 anni. I comuni coinvolti sono Adria e l’Istituto Comprensivo Adria uno, l’Istituto comprensivo di Stienta e il Comune di Gaiba, l’Istituto comprensivo di Costa. Inoltre, sono in fase di promozione la stesura di protocolli di intesa specifici con Ulss 5 e i Comuni di Ariano, Taglio di Po e Rovigo.

Per quanto riguarda i centri estivi, quelli che si sono tenuti nel Comune di Lendinara hanno coinvolto un’ottantina di minori in due distinti laboratori di VideoMaking e Arte Terapia, Silvia Valente Presidente Ctg Atene del Polesine e Coordinatrice dell’animazione estiva commenta: “È stata un’esperienza affascinante sia per gli animatori e ancora di più per i minori. Attraverso il laboratorio “VideoMaker” i minori si sono potuti immedesimare non solo nel ruolo di attori ma anche curare in prima persona la realizzazione dei video stessi e la regia sotto la guida di un professionista dell’Associazione Mondogira, partner progettuale. Altrettanto interessante e valida l’esperienza dell’Arte Terapia, uno strumento utile ai minori per la promozione dello sviluppo della loro creatività attraverso l’esplorazione ed espressione artistica delle loro emozioni.” Dello stesso avviso l’Amministrazione comunale lendinarese che ha accolto con grande entusiasmo il progetto #sPOSTati a favore delle nuove generazioni proprio in virtù della possibilità di promuovere azioni concrete a sostegno della formazione e in contrasto alle forme di dipendenza da parte dei minori. Federico Amal, Consigliere Comunale e già Assessore alle Politiche Sociali,  dichiara: “La rete creata sul territorio dalle varie realtà associative conferma la possibilità di crescita di Lendinara qualora si creino sinergie efficaci tra le varie competenze che contraddistinguono molti dei nostri operatori dei vari segmenti di formazione, moltiplicando il valore aggiunto del progetto stesso. Un plauso a tutti coloro che abbiano sostenuto e reso concreto questo progetto, auspicando sia solo l'inizio di una collaborazione continuativa.”

In ottica di definizione di un quadro più completo delle diverse situazioni di disagio minorile attualmente prese in carico all’interno del progetto #sPOSTati già si registra il raggiungimento di
obiettivi


 fondamentali e significativi, quali: il rientro a casa di minori dopo la permanenza in Comunità; l'accompagnamento di minori; l’attivazione un supporto scolastico educativo; infine, la creazione attraverso l'educativa territoriale, partendo quindi dalla strada, di Servizi complementari all'interno di spazi messi a disposizione dai Comuni stessi.


Il progetto #sPOSTati è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”


                                       

giovedì 17 ottobre 2019

Porto Tolle:La minoranza interviene sui diritti esclusivi di pesca

Porto Tolle:La minoranza interviene sui  diritti esclusivi di pesca


Inutile fare un excursus socio – politico della situazione che si verrebbe a creare se i diritti esclusivi di pesca non venissero affidati al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine: è la prima fonte di reddito del territorio, non ci vuole una grande fantasia nel pensare a cosa comporterebbe una perdita simile per tutti noi. Il nostro intento come opposizione è esprimere ancora una volta solidarietà piena e vicinanza a tutti i pescatori, che sono con il fiato sospeso in attesa di capire come sarà il loro futuro. Questo pensiero è sicuramente comune a tutti i cittadini di Porto Tolle e non solo, anche perché è nell’interesse di tutti che la pesca continui a far girare l’economia del nostro territorio e di tutta la Provincia.    Interveniamo alla vigilia di un importante consiglio Provinciale dove si dovrebbe decidere il futuro dei diritti esclusivi di pesca, i quali tutt’oggi consentono un lavoro stabile a oltre 1500 pescatori più tutto indotto che ne consegue. Purtroppo, però, questa decisione del consiglio Provinciale è preceduta da una situazione conflittuale tra la Provincia, detentore dei diritti, e il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine che ne è sempre stato il gestore. Ovviamente non entriamo  nel merito del conflitto , anche se ci sarebbe molto da ridire nei comportamenti di entrambi le parti, a nostro avviso molto spesso  irresponsabili, ma vogliamo  rimanere nel merito della vicenda dei diritti esclusivi di pesca che abbiamo seguito  fin da subito con grande preoccupazione cercando di dare il nostro contributo; abbiamo per questo chiesto un consiglio comunale aperto dove poter discutere e confrontarsi per  poter trovare una soluzione possibile che possa garantire la continuità dei diritti di pesca al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine . Purtroppo questo passaggio non ha sortito ciò che ci eravamo prefissati e questo ci ha ulteriormente preoccupati. Infatti la divergenza tra la Provincia e il consorzio si è ulteriormente allargata con il sindaco Pizzoli che non è riuscito a trovare un punto convergente. Inoltre è stato deludente anche il risultato avuto anche con la grande mobilitazione dei pescatori davanti alla Provincia che ha prodotto un nulla di fatto. Oggi purtroppo assistiamo sulla stampa a continui attacchi reciproci, senza esclusioni di colpi, volti a sostenere tesi diverse e contrapposte. Noi non vogliamo con questo articolo entrare nel merito delle questioni, però vogliamo porre una riflessione alle parti in causa nella speranza che possa far riflettere sia gli uni che gli altri. Partiamo dal momento che i diritti esclusivi sono stati messi a disposizione del consorzio dalla Provincia: circa trent’anni fa, nasce questo accordo da una intuizione da parte di due persone illuminate e lungimiranti come il Presidente Brigo e il Maestro Rigolin. Sono i padri dei diritti esclusivi di pesca, e sono riusciti in questa impresa attraverso la concertazione tra la Provincia e il mondo produttivo della pesca.
Questa concertazione è stata la base sulla quale si sono da sempre basati i diritti esclusivi di pesca, anche negli anni successivi, e che in trent’anni hanno prodotto quello che oggi sappiamo sul nostro territorio. Pertanto siamo convinti che se vogliamo che questa realtà possa continuare a dare la possibilità di lavoro a 1500 persone, a poter investire per crescere e sviluppare nuovi posti di lavoro sia diretti che indiretti, non ci sia altra strada che la concertazione e il dialogo politico in un confronto, anche aspro e duro, ma proficuo e concreto. Pensiamo che la contrapposizione sia molto rischiosa perché potrebbe compromettere anni di lavoro e addirittura il futuro di tutto il settore. Pertanto con questo intervento vogliamo fare un appello alle parti perché riprendano il dialogo e trovino una soluzione condivisa, solo così si può garantire la continuità del lavoro ai 1500 pescatori. Crediamo che non valga la pena mettere a rischio un settore intero delegando la decisione finale ad un giudice del TAR, in una causa giudiziaria che sarà sicuramente infinita. La politica e il consorzio debbono riprendere il filo della questione ponendosi come obbiettivo primario la garanzia di lavoro dei 1500 pescatori non per un anno, due, 15 anni… ma per sempre! Crediamo che da questa situazione si possa e si deve uscire solo attraverso il coinvolgimento di tutte le parti dal comune alla Provincia, alla regione (che proprio oggi ha approvato all’unanimità una mozione di sostegno a lungo termine dei diritti esclusivi di pesca al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine), al Governo che sicuramente non si tirerà indietro se sollecitato in un tavolo concertativo. Allora consiglieri Provinciali nonché presidente della Provincia e presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine fermativi un attimo a riflettere e per favore riprendete il dialogo per il bene dei pescatori e di un intero territorio. Lasciate stare i ricorsi in tribunali le procure gli avvocati e quant’altro e dimostrate con senso di responsabilità per le cariche che avete di riprendere il dialogo attorno ad un tavolo concertativo con la presenza di tutte le istituzioni coinvolte. Ovviamente come gruppo consigliare di opposizione del comune di Porto Tolle siamo a disposizione per quello che ci compente e per quello che serve per contribuire affinché questo dialogo possa trovare la strada giusta e corretta per salvaguardare i 1500 pescatori, un intero settore della pesca, e garantire un territorio che da anni basa la sua economia e sviluppo su questo settor

martedì 15 ottobre 2019

GRANO, MEMORIA E FUTURO: AGRIFREE CELEBRA L'AGRICOLTURA BIOLOGICA IN UN PARTECIPATO INCONTRO A PORTO VIRO

All’interno del salone il grano passa di mano in mano, dal passato al futuro, e con un florido presente. Molti aspetti del riuscito incontro “I sapori d’la Mea”, organizzato domenica scorsa allo stabilimento Agrifree di Porto Viro, rimandano a questo binomio inscindibile: dall’austero capannone di via Ca’ Pesara, ristrutturato dalla famiglia Fregnan dopo essere stato nei decenni l’abitazione dei custodi e la scuola della matriarca, quindi magazzino e ora sala congressi; al testimone passato attraverso le generazioni, dal bisnonno Silvio al nonno Renzo, dal padre Marco alla giovane Giorgia lanciata verso le produzioni 100% biologiche, in consorzi con i mulini, i pastifici e le panetterie del Polesine.

A celebrare l’azienda, sempre più vocata al femminile e alla gioventù («la new economy del cibo», è stata definita) anche la sindaca di Porto Viro, Maura Veronese: «I Fregnan hanno le idee chiare – esordisce – e nemmeno io credevo ne uscisse una cosa così bella, che valorizza il territorio». Veronese ripete il leitmotiv: «Qui si pratica un’agricoltura che guarda al futuro, tornando un po’ al passato, e inizia una filiera gestita da ragazzi giovani, vanto per tutto il Delta del Po».
È proprio Giorgia Fregnan a delineare i caratteri del suo impegno: «Dopo che mio padre ha modernizzato gli impianti, l’impresa è passata a me e a mio cognato Nicola Crepaldi, che da due anni abbiamo imboccato la strada del biologico sfruttando la naturale produttività dei terreni. Coltiviamo cereali a km zero, per la macina ci serviamo di un mulino a pietra nel Delta ferrarese, anche quello 100% biologico».
E poi la pasta, e il pane: anche Nicola Finotti è giovanissimo, ha 22 anni e da tre lavora nel panificio di famiglia. «Quella di Agrifree – spiega – è una farina versatile, adatta sia al pane che alla pizza, ai grissini e alle torte casalinghe. Il prossimo anno abbiamo anche intenzione di insegnare l’arte del pane attraverso corsi di formazione direttamente in panificio».

Il convegno “I sapori d’la Mea” è stato voluto proprio da Marco Fregnan e da Andrea Finotti, titolari delle rispettive aziende: un’affluenza inattesa, con qualche centinaio di persone interessate ai vari aspetti della produzione. Non ultimi i collaboratori, come la ristorazione di Zafferano che impiega la farina di Agrifree. «La svolta è avvenuta quattro o cinque anni fa – racconta Marco Fregnan – quando mio padre Renzo ha lasciato la piccola azienda, e ci siamo chiesti se convertirla al biologico.

Allora sono state individuate le colture adatte al territorio, con le prime prove di macinazione e pastificazione: di qui la selezione dei grani e dei partner, la ricerca di un certificato e il mantenimento della catena biologica grazie ai mille consigli di Adriano Bersani e di Andrea Finotti». Nasce così una linea di prodotti non lasciata al caso, ma frutto di programmazione e tesa al mangiar sano.

giovedì 10 ottobre 2019

Porto Viro:ecco gli operatori per il censimento incaricati dal comune

A ottobre 2019 parte una nuova edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Il Censimento permette di conoscere le principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia. Per la seconda volta l’Istat effettua la rilevazione censuaria con cadenza annuale e non più decennale, il che consente di rilasciare informazioni continue e tempestive.


A differenza delle passate tornate censuarie, il Censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione di esse. Ogni anno le famiglie chiamate a partecipare sono circa un milione e quattrocentomila, in oltre 2.800 comuni.
Il nuovo Censimento è comunque in grado di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione, grazie all’integrazione dei dati raccolti con le diverse rilevazioni campionarie con quelli provenienti dalle fonti amministrative. I principali vantaggi introdotti dal nuovo disegno censuario sono un forte contenimento dei costi della rilevazione e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie.
Partecipare al Censimento è un obbligo di legge, la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione.
Se il cittadino ha bisogno di aiuto o assistenza può rivolgersi in forma del tutto gratuita al Centro Comunale di Rilevazione (CCR) del Comune, presso l’Ufficio Elettorale e Statistica (Tel 0426/325724-325727 - Mail: elettorale-statistica@comune.portoviro.ro.it).

Gli operatori del Centro Comunale di Rilevazione sono:

Responsabile : Emanuela Amabile Raddi
Referente : Rosella Astolfi
Rilevatori CHE PASSERANNO PRESSO LE ABITAZIONI MUNITI DI TESSERINO CON FOTO:
Maitena Bonandin, Elisabetta Ferrucci, Valentina Furlanetto, Fabio Pregnolato, Francesco Rubin
(INSERIRE ALLEGATO FOTO)

La famiglia può essere chiamata a partecipare al censimento in corso oppure può non essere coinvolta nelle rilevazioni campionarie di quest’anno, quindi :
  • Se la famiglia riceve una lettera intestata che la invita a compilare il questionario online fa parte del campione della rilevazione da lista (n. 402 famiglie a Porto Viro).

  • Se la famiglia è informata dell’arrivo di un rilevatore, attraverso una lettera non nominativa e una locandina nella cassetta delle lettere o affissa negli ingressi dei palazzi fa parte del campione della rilevazione areale (n. 53 famiglie a Porto Viro)

  • Se la famiglia non riceve alcuna lettera non fa parte del campione 2019 e potrebbe essere contattata nei prossimi anni.

Per ulteriori informazioni: