sabato 23 ottobre 2021

SEQUESTRATE 16 TONNELLATE CIRCA DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE NON CONFORMI AGLI STANDARD EUROPEI DI QUALITÀ E SICUREZZA.

È questo il bilancio di un’operazione condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato a contrastare il commercio e il transito di prodotti non conformi di provenienza asiatica. In particolare, i finanzieri della Tenenza di Adria, lungo la Strada Statale 309-Romea, hanno fermato un T.I.R. con targa greca, condotto da un cittadino ellenico, a bordo del quale venivano trasportati, contenuti in 744 scatoloni, 35.950 prodotti elettrici/elettronici di provenienza cinese, per un peso complessivo di 16.710 Kg. Sottoposto a un preliminare controllo, si appurava che il carico, sdoganato in Grecia e diretto a Napoli, era sprovvisto dei certificati UE di conformità previsti dalle normative di settore. Approfondendo gli accertamenti e analizzando le informazioni riportate obbligatoriamente sul documento di trasporto, esibito dal conducente, previsto per le merci “importate” nell’Unione Europea - il “c.m.r.” - le fiamme gialle hanno riscontrato molteplici incongruenze, tra le quali l’impossibilità di risalire al destinatario della merce. Infatti, il luogo di destinazione indicato nel documento di trasporto corrispondeva a un vago e generico indirizzo di Napoli non riconducibile ad alcuna azienda e/o attività economica. La documentazione di scorta delle merci palesava, in effetti, l’omissione totale delle generalità del destinatario della merce, consentendo esclusivamente di appurare che queste provenivano dalla Grecia, dove erano state sdoganate, ed erano dirette a Napoli, spedite, peraltro, da un’azienda gestita da soggetti di nazionalità cinese, con sede in provincia di Roma, che risulta apparentemente inattiva. In base a queste premesse l’intero carico veniva sottoposto a un controllo analitico che permetteva, fra l’altro, di rinvenire anche articoli che non risultavano neppure dichiarati sul “c.m.r.”, come, per esempio, 1000 microcellulari dualsim definiti nel gergo operativo “citofoni”. Questi cellulari sono di così ridotte dimensioni che risultano facili da occultare e che, spesso, sono noti agli onori della cronaca perché introdotti clandestinamente nelle carceri, per favorire i contatti dei detenuti con l’esterno, oppure usati con successo sulle piazze dello spaccio. Tra gli altri apparecchi sottoposti a sequestro sono stati, invece, rinvenuti tipi di elettrodomestici e sistemi di illuminazione, di cui n.19.260 articoli tra confezioni di luci di Natale, catene luminose decorative e lampadine colorate, n.300 mini-localizzatori GPS, n.13.300 borse dell’acqua calda elettriche e n.744 fornetti da manicure. Questi ultimi apparecchi, tutti sprovvisti delle certificazioni di conformità UE, sono prodotti non sicuri per i consumatori, rappresentando un serio pericolo per la loro incolumità, anche in considerazione della loro natura e per l’utilizzo a stretto contatto con la persona.
Tra le principali contestazioni avanzate spicca, non a caso, l’omessa indicazione su tutti i prodotti sequestrati di ogni riferimento obbligatorio alle generalità dei loro produttori, importatori e distributori. Nondimeno veniva accertata l’assenza delle indicazioni d’uso e delle prescrizioni minimali previste per legge in lingua italiana, da apporre sui prodotti stessi anche a mezzo di diciture sulle confezioni o a mezzo di fogli illustrativi. L’intero carico di merce non conforme è stato, quindi, sequestrato in via amministrativa per le violazioni degli art.6. del D.Lgs. 86/2016 e degli artt. 104, commi 3 e 4, e 107 del D. Lgs. 205/2006, estraendo apposita campionatura ex. art.15 legge 689/1981, per i successivi approfondimenti. All’impresa cinese responsabile della violazione sono state contestate sanzioni amministrative da irrogare a cura della camera di Commercio di Rovigo, che consisteranno nel pagamento di una somma da 50,00 euro a 150,00 euro per ogni articolo non conforme sequestrato e che, in concreto, si tradurrà nell’irrogazione di una sanzione pari a 60.000,00 euro, limite massimo previsto per legge. La repressione di ogni tentativo di immissione sul mercato interno di prodotti non conformi agli standard qualitativi europei è parte integrante della missione istituzionale della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori e delle imprese nazionali oneste. Interventi di questo tipo testimoniano lo sforzo costante esercitato dalla Guardia di Finanza nel garantire un efficace controllo economico del territorio, attraverso il quale è possibile tutelare il consumatore finale, assicurando che sul mercato arrivino prodotti salubri e controllati. In tal modo vengono contrastate tutte le forme di illegalità che inquinano il corretto funzionamento dell’economia legale e del mercato, creano concorrenza sleale e danneggiano gli imprenditori rispettosi delle regole.

martedì 19 ottobre 2021

CANTIERE NAVALE VITTORIA, VARATO P.04 “OSUM” IL PRIMO PATTUGLIATORE D’ALTURA “GREEN” DESTINATO ALLA GUARDIA DI FINANZA.

Oggi, martedì 19 ottobre al cantiere Navale Vittoria, in Adria è stato varato il primo pattugliatore green commissionato dalla Guardia di Finanza. Si tratta del P.04 “Osum”, l’ammiraglia della flotta, dalle caratteristiche ragguardevoli. Poco più di 60 metri fuori tutto, per una larghezza di 10 metri e un pescaggio di oltre 4 metri è caratterizzato da una prua ad ascia che garantisce un’ottima tenuta del mare anche nel caso in cui le condizioni meteomarine non siano ottimali, La caratteristica che lo rende unico nel suo genere è la presenza di un motore ibrido diesel-elettrico che consente al mezzo navale di poter pattugliare a una velocità di circa 9 nodi mantenendo basse emissioni consentendo quindi un ridotto impatto ambientale. I motori principali sono due a propulsione diesel e, a questi sono affiancati motori elettrici da 270 kw. La cerimonia è stata toccante, presenziata dal presidente dell’impresa adriese, Paolo Duò, dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale del Corpo d’Armata , Giuseppe Zafarana. Hanno partecipato numerose personalità. In rappresentanza della Regione Veneto l’Assessore Cristiano Corazzari, il sindaco del Comune di Adria, Omar Barbierato, il Vescovo della Diocesi di Adria Pierantonio Pavanello il quale ha benedetto il Pattugliatore prima che la madrina, con un colpo di scure, desse il via al varo pero e proprio facendo si che sulla sua prua si schiantasse la bottiglia beneaugurante. Tra le maestranze un chioggiotto, fiero, come gli altri, del lavoro fatto e del varo, andato liscio come l’olio, senza intoppi.

sabato 16 ottobre 2021

NUOVA UNITA' NAVALE DEL CANTIERE VITTORIA IN CONSEGNA PER LA GUARDIA DI FINANZA

Ad Adria, il giorno 19 ottobre, presso il cantiere navale “Vittoria”, sarà varato il Pattugliatore Multiruolo “P 04 Osum” alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Zafarana e delle maggiori autorità del corpo. Si tratta di una unità navale all’avanguardia, performante che andrà a implementare la capacità operativa del Corpo. La sua configurazione multiruolo le permetterà di avere un ruolo strategico nel Mediterraneo. Ha una lunghezza fuori tutto di 61 metri, larghezza di 10 metri, dislocamento di 500 tonnellate e un’immersione a pieno carico di 3.5 metri. si tratta quindi dell’unità più grande progettata nella storia del Corpo. La forma della prua, detta ad ascia, assicura alla nave tenuta anche in condizioni avverse meteomarine e un incremento della velocità di pattugliamento. Completamente in acciaio è dotata di un sistema di propulsione diesel-elettrico, un sistema green per la prima volta in dotazione alle forze di polizia. È dotato di un’area per il decollo e l’atterraggio di un drone e di due battelli pneumatici di 9 metri in grado di sviluppare una velocità di 40 nodi. Ha un sistema di combattimento articolato su quattro sotto sistemi forniti da aziende che lavorano da tempo in partnership con il Corpo, mantenendo alto lo standard di prestazioni.
Il Pattugliatore è classificato nel Registro Italiano Navale, RINA. L’equipaggio sarà composto di 32 militari di equipaggio. L'approvvigionamento viene cofinanziato da risorse europee nell'ambito del controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea, e l’unità si inserisce nel progetto di ammodernamento della flotta. Il nome deriva da quello di un fiume dell’Albania meridionale, a ricordo delle operazioni belliche nei due conflitti mondiali.

Parte il progetto “OFF LINE. A Rovigo le compagnie Pantakin, Teatro del Lemming e Teatro Bresci

Parte il progetto “OFF LINE. Ritrovarsi a teatro” finanziato dalla Regione del Veneto. In tutte le province, laboratori teatrali con i ragazzi per ricostruire dinamiche sociali inclusive.A Rovigo le compagnie Pantakin, Teatro del Lemming e Teatro Bresci Mestre-Venezia, 14 ottobre 2021 – È partito nella provincia di Rovigo il progetto “OFF LINE. Ritrovarsi a teatro, che ha l’obiettivo di far “ritrovare” ai giovani adolescenti, attraverso i linguaggi del teatro e delle arti performative, la socialità perduta in questo difficile tempo di pandemia e di regole che hanno così pesantemente limitato occasioni e spazi di relazione e incontro. Il progetto, finanziato dalla Regione del Veneto, vede Isfid Prisma (ente di formazione accreditato presso la Regione del Veneto) come capofila accanto al partner operativo Arteven, il Circuito teatrale regionale, e ai partner territoriali accreditati quali Circolo Cultura e Stampa Bellunese società cooperativa sociale, Enaip Veneto impresa sociale, I.Ri.Gem., Fondazione AIDA, Job Centre., cooperativa sociale La Esse, oltre al partenariato di rete di Legacoop Veneto. Sessanta in tutto i laboratori teatrali e multidisciplinari proposti nelle diverse province del territorio regionale e più di novecento i ragazzi tra i 14 ai 18 anni residenti in Veneto coinvolti nel progetto: con questo programma OFF Line ha come obbiettivo principale quello di promuovere forme di aggregazione costruttive e nuovi spazi e occasioni di relazione e incontro. Attraverso strumenti e tecniche della pratica teatrale, il progetto mira infatti a riattivare i tessuti relazionali e ricostruire dinamiche sociali inclusive. Accompagnati da 37 compagnie teatrali del Veneto, i ragazzi si confronteranno e lavoreranno su diverse tematiche proposte portando in scena grandi classici e frammenti di drammaturgia moderna e, dando voce al contempo ai propri pensieri, alle emozioni e alle storie vissute durante questo difficile tempo di pandemia. A Rovigo sono tre i laboratori che da ottobre fino a dicembre vedono protagonisti otto gruppi di giovani, sette composti da studenti di Enaip Veneto e uno da ragazzi residenti a Costa di Rovigo (all’interno della rassegna teatrale “Il teatro siete voi”). A partire dal laboratorio “Il teatro siamo noi” condotto dalla compagnia “Pantakin” e incentrato sul tema del gioco: il gioco teatrale e il gioco dei ruoli che crea coscienza di sé stessi e del gruppo e insegna i limiti entro i quali è possibile esercitare la propria azione. “I cinque sensi dell'attore” è invece il titolo del percorso proposto dal “Teatro del Lemming” che ruota attorno ai concetti dell'ascolto e del dialogo: lo strumento principale sarà il corpo stesso dei partecipanti, che verrà esplorato in tutti i suoi cinque sensi. Il terzo laboratorio “Skenè” è organizzato dal “Teatro Bresci” e intende creare un viaggio condiviso dove i partecipanti possano mettersi in gioco in prima persona, sperimentando quanto il superamento dei propri blocchi e l’incontro con il rischio possano essere piacevoli e liberatori. I laboratori si svolgono nella sede di Enaip a Rovigo e al Teatro comunale Rossi di Costa di Rovigo. Tutti gli aggiornamenti relativi alle prossime tappe del progetto e all’avvio dei laboratori sui singoli territori saranno comunicati prossimamente nei siti e nelle pagine social di Isfid Prisma e di Arteven-Circuito Teatrale Regionale.