venerdì 30 novembre 2018

LA CONSIGLIERA REGIONALE PATRIZIA BARTELLE ENTRA NEL PARTITO DI ITALIA IN COMUNE


Padova: La consigliera regionale Patrizia Bartelle entra nel partito di Italia In Comune (IIC)


Italia In Comune (IIC) è il partito al quale la consigliera regionale  Patrizia Bartelle ha deciso di aderire, dopo l’uscita dal movimento cinque stelle. A rendere ufficiale la semplice e sobria cerimonia di presentazione al caffè Pedrocchi di  oggi a Padova,  il presidente  del partito Federico Pizzarotti e il referente   per la regione Veneto Damiano Fusaro. “Si tratta di una decisione maturata in seguito al netto rifiuto dei titolarismi.-spiega la consigliera. Argomento tragicamente attuale come dimostra l’uso deviato della decretazione d’urgenza culminato di recente con l’approvazione del famigerato art.41 sui fanghi da depurazione destinati all’agricoltura surrettiziamente inserito(insieme  ad altri, nel decreto legge 109/18, la cui funzione doveva essere elusivamente  quella di risolvere le tragiche conseguenze del crollo del ponte Morandi di Genova”


“In secondo luogo faccio mio l’impegno ad una politica realista e pragmatica, fatta di azioni tangibili e non di slogan e promesse fine a se stesse, modo di fare per il quale, da sempre, mi sono attivata. Credo nella lotta alla paura, strumento oggi giorno largamente utilizzato per ottenere consensi. Paura che porta al rifiuto del diverso, dello straniero, di cultura differenti e che viene quotidianamente  utilizzata  dall’attuale governo per mantenere lo statu quo ed assicurarsi il soddisfacimento dei propri bisogni personali senza la minima volontà di sacrificio o considerazione per l’interesse della cosa pubblica”.


“Quello proposto da Italia In Comune è senza ombra di dubbio un sentiero che non viene utilizzato da molto tempo e per questo si presenta accidentato e incerto. Realizzare questo progetto sarà difficile, quasi utopico, ma se gli italiani vorranno uscire dal baratro nel quale un cinquantennio di malapolitica li ha condotti non c’è alternativa:tutti, nessuno escluso dovranno prendere nuovamente consapevolezza della cosa pubblica e farsene carico. Per giungere a destinazione sarà necessario l’impegno di tutti i cittadini. Il tempo delle deleghe ai politici “che ci pensino loro” è finito, l’Italia è di tutti noi, prendiamocela. Prendiamola concretamente”


mercoledì 28 novembre 2018

PORTO VIRO:9 DICEMBRE ORE 18.UN PO' DI CULTURA NEL CERCARE L'OASI D'PALADIN

Alla ricerca dei ossi d’Paladin  detti popolari fra memoria e storia MIRELLA PREGNOLATO Venila Editrice


In copertina illustrazione di Matteo Alemanno


 Domenica 9 dicembre 2018  ore 18,00



Ca’ Cornera stazione di sosta nel delta del Po
Località Ca’ Cornera, 3 – Porto Viro (Ro)

www.cacorneradeltapo.it


 Le Associazioni : Ca’ Cornera, dove il Po si fa culturaCittà Invisibili di Porto Viro hanno il piacere di presentare il libro:



Alla ricerca dei ossi d’Paladin
detti popolari fra memoria e storia
MIRELLA PREGNOLATO
Venila Editrice


 L’ autrice sarà introdotta da:

PAOLO RIGONI – cultore di tradizioni polesane


 Letture a cura di:

Barbara     Pregnolato  –  Città Invisibili
Gianpaolo Gasparetto  –  Ca’ Cornera, dove il Po si fa cultura



Accompagnamento musicale: 


Alessio Simoni – Chitarra

 L’iniziativa rientra nel progetto “Pagine sul Po”, rassegna letteraria curata, ormai da anni, dall’Associazione Ca’ Cornera sulle tracce del caro amico scrittore Gian Antonio Cibotto.

“Se le strade del Polesine potessero parlare, quanta storia da ricordare! Le alluvioni provocate dal Po e dall’Adige hanno distrutto tanto, fatichiamo a trovare riferimenti storici, ma niente è andato perduto, troviamo tutto “scavando” nei detti popolari. E subito una domanda: perché si dice così? E la risposta? La troviamo nella nostra storia e in quella di chi ha vissuto prima di noi.” Mirella Pregnolato

 



Mirella Pregnolato è nata il 18 novembre 1933 a Porto Viro (Ro), dove tuttora vive. E’ stata insegnante elementare per trentacinque anni nelle scuole di Contarina e dintorni. Ha partecipato attivamente alla vita politica e sindacale del suo paese con il fine di contribuire alla crescita di una società più giusta. Appassionata di storia, i suoi scritti vogliono essere di sprone, soprattutto per i giovani, ad amare la cultura in tutti i suoi aspetti. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro “Quando Porto Viro era la mia Contarina” Venilia Editrice.-



Ingresso libero
Info: cel. 348 7157940 – 328 4152665



Per cenare al ristorante di Ca’ Cornera telefonare al 340 243 0030


Alcune brevi riflessioni leggendo il libro di Mirella Pregnolato.
La ricerca e lo scopo del suo continuo, inesorabile, lavoro di scavo nella memoria, la sua e quella collettiva, vuole scongiurare, in qualche modo, l’inaccettabile dimenticanza di fatti e vicende che ci appartengono.
Si immerge per riportare alla luce, nuovo palombaro, storie, parole, volti e luoghi su cui il tempo potrebbe, altrimenti, depositare una patina di oblio definitivo.
Ancora una volta, grazie alle sue pagine, fa emergere un’etica che ci accomuna e ci identifica, rendendoci orgogliosi di appartenere a questi luoghi.

INTESA SANPAOLO CONFINDUSTRIE,INSIEME PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE



INTESA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA VENEZIA PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE PRODUTTIVE DI ECCELLENZA

  • Presentato oggi a Marghera alle imprese associate a Confindustria Venezia il “Programma Filiere”
  • Nelle province di Venezia e Rovigo hanno aderito già 10 aziende capofila con circa 1.000 dipendenti, 200 imprese fornitrici per un giro d’affari complessivo di 1 miliardo di euro
  • Spicca la specializzazione nel settore agroalimentare dove le due province presentano una apertura commerciale sui mercati esteri elevata e superiore alla media italiana: sul totale esportato, è stato pari al 13% nel biennio 2016-17, più della media regionale, ferma al 9,4% e più della media nazionale pari a 7,8%
  • Un’incidenza delle esportazioni settoriali superiore al valore medio nazionale si osserva, inoltre, a Rovigo nella Meccanica e a Venezia nella filiera della pelle, legata al distretto della calzatura di lusso, e nella metalmeccanica
  • Nuovo modello di rating nato dalla collaborazione con Confindustria Piccola Industria che valorizza gli aspetti qualitativi delle imprese

Venezia Marghera, 28 novembre 2018 – Si è svolto presso la sede di Marghera di Confindustria Venezia Area Metropolitana Venezia e Rovigo l’incontro promosso da Intesa Sanpaolo dal titolo “Programma sviluppo filiere. Un nuovo modello per migliorare l’accesso al credito”.

Sono intervenuti Carlo Moretti, direzione regionale Nordest Intesa Sanpaolo che ha aperto i lavori assieme a Vincenzo Marinese, presidente dell’Associazione. A seguire l’intervento di Anna Maria Moressa, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, sul tema “Rafforzare la catena del valore per una crescita sostenuta”. Andrea Giovanni Giacchetto, direttore Area Imprese Venezia Intesa Sanpaolo e Sanzio Folli, Coordinatore Factoring Mediocredito Italiano hanno illustrato il Programma Filiere e il confirming. Infine le testimonianze di Roberto Capuzzo, amministratore delegato Idromacchine e Corrado Bertin, Eco Mec. Ha coordinato l’incontro Massimo Barbin, direttore sede di Rovigo dell’Associazione.

Il “Programma Filiere” di Intesa Sanpaolo è un progetto nato con l’obiettivo di far crescere le filiere produttive di eccellenza del sistema imprenditoriale italiano. Il programma prevede un nuovo modello di collaborazione tra banca e aziende allo scopo di migliorare le condizioni di accesso al credito dei fornitori strategici per il capofiliera e di definire un’offerta di servizi tailor-made rivolta alle imprese tra loro collegate da rapporti produttivi.

In particolare Intesa Sanpaolo ha elaborato per le imprese appartenenti alle filiere, un nuovo modello di rating che valorizza i fattori qualitativi non ancora presenti nel bilancio: oltre all’appartenenza alle filiere, si considerano la presenza di marchi e brevetti, l’attività di ricerca e innovazione, la presenza di progetti di sviluppo e il posizionamento competitivo dell’azienda, l’adozione di coperture assicurative e l’adesione al rating di legalità, la qualità del management, l’attenzione alla qualità delle risorse umane e la formazione.

A livello veneto hanno già aderito al programma di Intesa Sanpaolo 61 aziende capofila con complessivi 8.800 dipendenti e oltre 620 imprese fornitrici per un giro d’affari globale di 5,8 miliardi di euro. Nelle province di Venezia e Rovigo hanno aderito già 10 aziende capofila con circa 1.000 dipendenti, 200 imprese fornitrici per un giro d’affari complessivo di 1 miliardo di euro.

Lo studio di Intesa Sanpaolo evidenzia che nel Triveneto è elevata la diffusione di filiere produttive, grazie anche alla presenza di molti distretti industriali. In particolare, le due province di Venezia e Rovigo si caratterizzano per una discreta vocazione industriale che rappresenta quasi un terzo del valore totale dell’economia nella provincia rodigina (29%), in linea con il valore medio del Nord-Est, mentre raggiunge poco più di un quinto (22%) nel veneziano, dove il turismo ha un peso maggiore sul valore aggiunto totale. Spicca, soprattutto, la specializzazione nel settore agroalimentare dove le due province presentano una apertura commerciale sui mercati esteri elevata e superiore alla media italiana: il peso dell’export di questo settore (sul totale complessivamente esportato) è stato pari al 13% nel biennio 2016-17, più della media regionale, ferma al 9,4% e più della media nazionale pari a 7,8%. Un’incidenza delle esportazioni settoriali superiore al valore medio nazionale si osserva, inoltre, a Rovigo nella Meccanica e a Venezia nella filiera della pelle, legata al distretto della calzatura di lusso, e nella metalmeccanica (che occupano circa 14.000 addetti).

«Con il nuovo modello di rating, nato dalla collaborazione con Confindustria Piccola Industria, Intesa Sanpaolo valorizza le potenzialità e gli aspetti qualitativi intangibili delle imprese che fanno parte delle filiere produttive, eccellenza dei nostri territori - afferma Carlo Moretti, direzione regionale Nordest Intesa Sanpaolo -. Vogliamo rafforzare il legame tra le aziende e i loro fornitori, dando loro strumenti innovativi e soluzioni dedicate, per essere sempre più banca di riferimento nel rilancio di realtà importanti come quelle delle province di Venezia e Rovigo».

«In un’ottica di attenzione delle nostre Piccole e Medie Imprese al tema del credito, si colloca l’accordo con Intesa Sanpaolo, che crea i presupposti per un miglior accesso alla finanza a costi maggiormente competitivi – dichiara il Presidente di Confindustria Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese –. In un momento di estrema tensione e preoccupazione per l’andamento dei mercati finanziari, l’accordo di “filiera” rafforza la collaborazione fra cliente e fornitori in settori strategici del made in Veneto»

domenica 25 novembre 2018

POLESINE:I CARABINIERI CELEBRANO LA VIRGO FIDELIS


21 novembre 2018


I Carabinieri di Rovigo festeggiano la “Virgo Filelis”


patrona dell’Arma dei Carabinieri





Mercoledì 21 novembre, alle ore 16.00, presso la chiesa parrocchiale dei SS. Francesco e Giustina di Rovigo, il Vescovo, Monsignor Antonio PAVANELLO ed il Parroco. Don Marino ZORZAN, hanno celebrato la Santa Messa in occasione della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri.

L’evento è stato accompagnamento da musiche dell’organista Giovanna GIOVANNINI, del trombettista Maggiore dei Carabinieri Carmelo CASELLA, nonché dai canti della soprano Silvia SALFI e mezzo soprano Marisa ANCONELLI.



Alla cerimonia, hanno partecipato le autorità civili e militari del provincia, i militari in servizio e quelli in congedo delle varie sezioni dell’Associazione nazionale Carabinieri, con i loro familiari, e quelle Combattentistiche e d’Arma.



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Con il titolo di "Virgo Fidelis, la Vergine Maria è divenuta Patrona dell'Arma dei Carabinieri dall'11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII, che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell'Arma e dell'Ordinario Militare per l'Italia.

La ricorrenza della Patrona è stata fissata dallo stesso Pontefice il giorno 21 del mese di novembre, in cui cade la Presentazione di Maria Vergine.


Nella medesima giornata viene anche ricordata la “Battaglia di Culqualber”, combattuta in Abissinia (l’attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici, con il cruento sacrificio del 1° Battaglione Carabinieri in Africa Orientale, che insieme ad altre truppe italiane difese il caposaldo. Per l’eroismo dimostrato, la bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata insignita della sua seconda medaglia d’oro al valor militare.

 
Inoltre, in occasione di questa ricorrenza, si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, con riferimento alle iniziative che da sempre l’Arma intraprende in favore dei figli dei propri militari caduti in guerra o in servizio, sostenendoli negli studi e in altre attività.