sabato 30 marzo 2019

Porto Viro:la minoranza attacca la Mantovan sul turismo "del nulla"

Porto Viro :“I consiglieri comunali di minoranza intervengono in merito ad alcune proposte programmatiche relative al turismo, recentemente presentate dall'assessore Valeria Mantovan. Partendo proprio dal bilancio da lei stilato relativo alle azioni compiute nell’anno appena trascorso, la Mantovan sostiene che per l’anno nuovo ha intenzione di portare a termine quanto ha iniziato nel 2018; ciò sottintende il procrastinare di un altro anno il nulla ad oggi compiuto.

In questi 2 anni di amministrazione abbiamo assistito a grandi proclami ed annunci che si sono spesso dissolti nel nulla; vogliamo ad esempio ricordare lo spot promozionale che la vedeva protagonista in “Borghi d’Italia” nella trasmissione Uno Mattina (andato in onda qualche tempo fa sulla RAI); qual è stato effettivamente il ritorno per il nostro territorio, conseguente a questa iniziativa?

Non spendere invece una parola a favore dell’Ente Parco, in chiave di proposte e adesioni a progetti utili ed efficaci per la promozione del territorio, questo vuol dire vivere fuori dalla realtà. Dopo un lungo periodo di letargo infatti, i due parchi hanno avviato, a seguito del riconoscimento da parte dell’UNESCO di Riserva della Biosfera, l’iter per ottenere “la carta europea per il turismo sostenibile”, un prestigioso riconoscimento internazionale. Prendiamo atto che l’assessore abbia ad oggi preferito ignorare ciò, ma di fronte alla sua inefficacia propositiva e realizzativa, le consigliamo fortemente di rivedere la sua programmazione.
Tra le nuove azioni in programma invece, ne balza agli occhi una in particolare e non certamente per la sua efficacia: l'introduzione della tassa di soggiorno.

Personalmente riteniamo essere la più controproducente tra le azioni possibili in chiave di promozione turistica da compiere per un territorio come quello di Porto Viro.

La tassa di soggiorno trova giustificazione laddove si è in presenza di un'offerta turistica sufficientemente strutturata, e Porto Viro, pur beneficiando di un contesto naturalistico di tutto rispetto, non è ancora del tutto “attrezzata” per poter pretendere dai suoi visitatori un costo di soggiorno maggiorato dall'incidenza del tributo che l’assessore vuole introdurre.

Se la Mantovan intende concentrare la sua attività sulla promozione, come sarebbe auspicabile, riteniamo più utile annunciare che continueremo a non applicare la tassa di soggiorno! Prima strutturiamo il territorio, anche in modo sinergico con gli operatori con servizi adeguati, attrezzature, eventi, e dopo, forse, possiamo parlare di tassa di soggiorno. Concludendo, saremmo curiosi di sapere cosa pensano gli operatori turistici di questa sua iniziativa.”
Saluti
Silvia Gennari, Thomas Giacon, Geremia Gennari, Ivano Vianello, Alessia Tessarin

venerdì 29 marzo 2019

LENDINARA: SABATO SERA A TEATRO SPETTACOLO MUSICALE E ACROBATICO CON THE BLACK BLUES BROTHERS

The Black Blues Brothers è uno spettacolo acrobatico, comico e musicale scritto da Alexander Sunny per le coreografie di Electra Preisner e Ahara Bischoff, in scena sabato 30 marzo dalle ore 21 al teatro Ballarin di Lendinara. Black e Blue non sono solo colori ma soprattutto stati d’animo, Brothers non è solo una parola ma un modo di essere: cinque scatenati acrobati e ballerini che uniscono la fisicità e la plasticità dei movimenti che richiamano le loro origini africane al sound inimitabile del rhythm'n'blues, in eleganti abiti american style. Tutto ciò che è presente in scena diventa espediente per dare spettacolo e improvvisare nuove performance acrobatiche: sedie, tavoli, persino specchi, diventano strumenti di gioco per i Black Blues Brothers capaci di incredibili acrobazie di teatro fisico ballo che, sulle note della colonna sonora del leggendario film, coinvolgono gli spettatori in sala. Oltre un’ora di divertimento assicurato per spettatori di ogni tipo e di ogni età che difficilmente resisteranno all’allegria contagiosa che i Black Blues Brothers sono in grado di sprigionare.

martedì 26 marzo 2019

Energia - Bartelle (IIC) e Ruzzante (LeU): "Dismissione dell'ex centrale Enel di Porto Tolle; la Regione ci aggiorni sul progetto Delta Farm e sull'oleodotto".

Energia - Bartelle (IIC) e Ruzzante (LeU): "Dismissione dell'ex centrale Enel di Porto Tolle; la Regione ci aggiorni sul progetto Delta Farm e sull'oleodotto".

 
 
Venezia, 26 mar. 2019 - “Ritorna alla ribalta della cronaca polesana la questione della dismissione dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini con i suoi due elettrodotti da 380 Kwh e dei 93 chilometri di oleodotto che collegano Porto Tolle con Ravenna”.

I Consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia In Comune) e Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) intervengono tramite una nota sulla vicenda e ricordano “I due elettrodotti che ad oggi fanno da ponte tra le stazioni di Forlì e Dolo con i suoi 70 tralicci a cielo aperto, con conseguente produzione di inquinamento elettromagnetico. Non è chiaro in merito se il comune di Porto Tolle sia stato interessato dal programma stilato tra la Regione Veneto e Terna, per il miglioramento del sistema elettrico regionale, che si traduce con l’interramento dei cavi, di cui il gestore dell’infrastruttura si farebbe carico, o se semplicemente tale soluzione non è stata ponderata nei lavori di dismissione dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini. Vero è che in questi giorni si leggono sulla stampa i pareri di alcuni tecnici, tra cui Arpav, i quali dichiarano i pro e i contro dell’interramento dei cavi elettrici”.

“Nell’attesa si faccia luce su quale sia la soluzione migliore, speriamo che si parli anche dei tralicci del comune di Porto Tolle nell’ambito del progetto di dismissione dell’ex centrale di Polesine di Camerini - affermano Bartelle e Ruzzante - nel contempo auspichiamo che la Regione, visti i contatti diretti con la maggioranza che governa il comune polesano, ci aggiorni sulle tempistiche del famoso progetto Delta Farm, con il quale Human Company, dovrebbe trasformare il sito in un innovativo villaggio turistico e quali saranno gli interventi previsti per l’oleodotto di collegamento tra Porto Tolle e Ravenna”.

lunedì 25 marzo 2019

Rosolina:celebrato stamani il 75° anniversario dall'eccidio di Malga Bala



Car. Antonio FERRO

nel 75^ Anniversario dell'eccidio di MALGA BALA (SLO)

25 marzo 2019 - cimitero di Rosolina (RO)





Sabato, 23 marzo 2019, a Tarvisio (UD), è stato ricordato, in forma solenne, il 75° anniversario dell’eccidio dei 12 carabinieri avvenuto a Malga Bala, attuale territorio sloveno. La cerimonia ha avuto luogo presso il Tempio Ossario, attiguo alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, luogo ove sono ancora tumulati 7 dei 12 Carabinieri trucidati.




Oggi, 25 marzo 2019,  al cimitero di Rosolina, l’Arma ha ricordato uno di questi 12 militari, il Carabiniere Antonio FERRO, originario di questa terra.

Antonio, il primo dei tre figli di Agostino (nativo di Donada - RO) e di LAZZARIN Ida (nativa di Rosolina), nasce a Rosolina il 10 febbraio del 1923. All'età di 19 anni, siano nell'anno 1942, viene arruolato nell'Arma dei Carabinieri quale Carabiniere ausiliario a piedi presso la Legione Allievi di Roma per la ferma ordinaria di leva, che all'epoca era di 18 mesi.

Dopo la scuola di formazione viene prima trasferito al Comando Legione Carabinieri Reali di Padova e, nel febbraio 1944, dopo un breve periodo presso la Stazione di Fusine Valromana, in provincia di Udine, viene trasferito presso il Posto Fisso di Bretto Inferiore, nel comune di Tarvisio (UD), ora territorio sloveno.



Il Posto di sorveglianza e difesa di Bretto faceva parte di un più ampio settore operativo schierato a difesa della miniera di Cave del Predil, servita dalla Centrale Elettrica di Bretto. Il Comando del Presidio Militare di Cave era stato assunto da un Ufficiale del Reggimento Alpini “Tagliamento”, che aveva alle sue dipendenze, oltre a militari dell’Esercito, anche 180/200 carabinieri, 85 militi della Guardia di Finanza e 4 della Forestale, già distaccati per la protezione della miniera.



Il Posto di Sorveglianza di Bretto era composto da 1 V.Brigadiere e 16 Carabinieri. In quei giorni, 23-25 marzo 1944, 4 carabinieri si trovavano in licenza.




Siamo pochi mesi dopo la firma dell'Armistizio dell'8 settembre del 1943 ovvero nel periodo in cui l'Italia praticamente cadde sotto il dominio dei tedeschi e ove, al di là del confine orientale, operava invece la resistenza slava, anche se molti partigiani titini erano già attivi nei territori dell'Istria e della Dalmazia.



La sera del 23 marzo 1944, il comandante del Posto Fisso, il V.Brig. PERPIGNANO, ed un suo dipendente, il Car. FRANZAN, sulla strada del ritorno dal paese, vennero aggrediti dai partigiani, mentre altri membri della resistenza titina stavano assaltando la Caserma di Bretto allo scopo di impadronirsi delle armi e rendere inservibile la Centrale Elettrica (che alimentava la vicina miniera), cosa che fecero facendo saltare una condotta a mezzo di esplosivo.

Tutti i 12 Carabinieri vennero fatti prigionieri e costretti ad una marcia forzata verso Malga Bala, passando per il Monte Izgora e la Val Bausiza.  La sera del 24.03.1944, all’interno di una stalla sita sull’altopiano di Logje, ai prigionieri venne somministrato un minestrone a cui erano stati aggiunti soda caustica e sale nero. Successivamente furono portati in un casolare sito sul pianoro di "Malga Bala", dove vennero barbaramente trucidati, infliggendo loro particolari sevizie per aumentarne il dolore. I cadaveri dei Carabinieri furono casualmente rinvenuti da una pattuglia di militari tedeschi e ricomposti nella Chiesa di Tarvisio (UD) tra il 31 Marzo ed il 02 Aprile 1944. Dopo la cerimonia funebre furono tumulati in località Manolz di Tarvisio.



Siamo nell’anno 2008, periodo in cui si comincia a parlare con sempre maggiore interesse delle cosiddette “FOIBE”. Ed in questo periodo, grazie alla sua tenacia e all’amore per l'Arma, il Presidente della Sezione Provinciale di Brescia dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, il Maresciallo Capo dei Carabinieri Arrigo Varano, avvalendosi della collaborazione di uno storico del luogo e di un giornalista locale,  riesce a far luce su questo grave fatto di sangue.



L'aver portato alla luce questo grave fatto di sangue, ha consentito al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di conferire a ciascun militare la Medaglia d’Oro al Merito Civile, la cui motivazione verrà più avanti letta dallo speaker.



 Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, in servizio presso il Posto Fisso di Bretto Inferiore unitamente ad altri commilitoni, veniva catturato da truppe irregolari di partigiani slavi che, a tappe forzate, lo conducevano sull’altopiano di Malga Bala. Imprigionato all’interno di un casolare, subiva disumane torture che sopportava con stoica dignità di soldato, fino a quando, dopo aver patito atroci sofferenze, veniva barbaramente trucidato. Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell’onore e del dovere, spinto all’estremo sacrificio

Malga Bala (SLO), 23-25 Marzo 1944



Alla cerimonia hanno preso parte la Signora Natalia FERRO, sorella del commilitone ANTONIO; il   Sindaco di Rosolina, Franco VITALE, una rappresentanza dell'A.N.C, dell'ONAOMAC, delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e la cittadinanza di Rosolina. Il parroco di Rosolina, don Lino MAZZOCCO, nel corso della cerimonia, ha rivolto una preghiera al caduto e a tutti quelli che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, procedendo poi alla benedizione della lapide.


Oltre al Carabiniere FERRO, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rovigo, Ten. Col. Antonio RIZZI, ha voluto ricordare gli altri 11 militari dell'Arma:

-        Vice Brigadiere Dino PERPIGNANO, nato a Sommacampagna (VR) il 17.08.1921;

-        C.re Primo Antonio AMENICI, nato a Santa Margherita D’Adige (PD) il 05.09.1905,  prima dell’arruolamento nell’Arma risiedeva a Crespino, padre di 5 figli (nati a Crespino). La consorte è nata a Bottrìghe (RO) nel 1907 ed è deceduta a Bolzano nel 1993. La Caserma sede della Stazione di Crespino, il 22 luglio 2013, è stata intitolata alla memoria del Car. Primo Antonio Amenici;

-        Car. Lindo BERTOGLI, nato a Casola Montefiorino (MO) il 19.03.1921;

-        C.re Rodolfo COLSI, nato a Signa (FI) il 03.02.1920;

-        Car. Domenico DAL VECCHIO, nato a Refronto (TV) il 18.10.1924;

-        C.re Fernando FERRETTI, nato a San Mariono in Rio (RE) il 04.07.1920;

-        C.re Attilio FRANZAN, nato a Prola Vicentina (VI) il 09.10.1913;

-        C.re Pasquale RUGGERO, nato a Airola (BN) l’11.02.1924;

-        C.re Adelmino ZILIO, nato a Camponogara (VI) il 15.06.1921;

-        C.re aus. Michele CASTELLANO, nato a Rocchetta Sant’Antonio (FG) l’11.11.1910;

-        C.re aus. Pietro TOGNAZZO, nato a Pontevigodarzere (PD) il 30.06.1912.



E’ stato inoltre ricordato che in località “Volto” nel comune di Rosolina (RO), in memoria del Car. Antonio FERRO, è stata intitolata una piazza denominata “Piazza Carabiniere Antonio Ferro” e che, il 10 aprile del.2011, al centro del suddetto piazzale, è stato inaugurato un monumento in ricordo di tutti i Carabinieri caduti per la patria.


domenica 24 marzo 2019

Polesine:Masterclass di clarinetto con il Maestro Simone Nicoletta


A Santa Maria Maddalena una Masterclass di clarinetto con il M° Simone Nicoletta

Il primo clarino del Teatro Comunale di Bologna al corso promosso dal Centro di Formazione Musicale “Proscenio” 


Occhiobello (RO) - Il Centro di Formazione Musicale “Proscenio” di Riva del Po,  la cui operatività si estende in diverse località delle province di Ferrara e Rovigo, ha il piacere di presentare la Masterclass di Clarinetto con il Maestro Simone Nicoletta, in programma per sabato 6 e domenica 7 aprile presso l’Auditorium Comunale di Santa Maria Maddalena.

L’iniziativa, che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale di Occhiobello, è rivolta a tutti coloro che sanno suonare il clarinetto: amatori, studenti di scuole musicali e conservatori, professionisti che vogliano perfezionarsi e prepararsi per concorsi e audizioni. Il programma del corso è libero, ognuno potrà presentare quanto gli serve approfondire e non vi sarà alcuna prova di ammissione.

Il M° Simone Nicoletta, primo clarinetto del Teatro Comunale di Bologna, è stato invitato per dare lezione a coloro che intendano approfondire il repertorio del clarinetto, i passi orchestrali richiesti nei concorsi e nelle audizioni per orchestra e intendano entrare in contatto con un giovane professionista che, a livello non solo nazionale, sta riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.

Simone Nicoletta, allievo di Gaetano Russo, si è diplomato in clarinetto all'età di 16 anni presso il Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino sotto la guida di Sisto Lino D'Onofrio. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi di clarinetto. Nel 2010 vince il concorso internazionale per Primo Clarinetto nell'Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano; nel 2012 si aggiudica il posto di Primo Clarinetto nell'Orchestra del Teatro Regio di Parma. Nel luglio 2014 è stato personalmente scelto dal M ° Riccardo Muti come suo Primo Clarinetto Orchestra L. Cherubini. Da ottobre 2015 suona come primo clarinetto nell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Collabora costantemente con l'Orchestra della Svizzera Italiana, al Teatro La Fenice di Venezia, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Filarmonica A. Toscanini.

«Questa masterclass è la nostra prima iniziativa -  dichiara Stefano Ongaro, responsabile del Centro di Formazione Musicale “Proscenio”, ed è il via per una serie di altri eventi culturali che hanno l’obbiettivo di risvegliare interesse e  partecipazione per la musica e la sua pratica. Per l’estate il Centro sta organizzando una masterclass di canto lirico con il mezzosoprano di fama internazionale M° Patrizia Scivoletto e, parallelamente, alcuni concerti per coinvolgere la cittadinanza. I nostri eventi saranno diffusi sul territorio per dare risalto a un patrimonio storico – culturale ancora  poco conosciuto e non adeguatamente valorizzato».

Il corso, che prevede due lezioni nei due giorni, avrà un costo complessivo di 130 euro (€ 50 quota di adesione  da versare con bonifico entro il 27 marzo e € 80 a saldo entro il primo giorno di lezione).

Nei giorni della masterclass l’Auditorium ospiterà anche una esposizione di prodotti della ditta Pomarico, produttrice di imboccature di fama mondiale, disponibili per prove e acquisti.

L’Auditorium Comunale di Santa Maria Maddalena si trova in via Amendola n. 29, a soli cinque minuti dal casello autostradale di Occhiobello (RO), località al confine fra Veneto ed Emilia Romagna.

La presentazione della domanda di iscrizione scade il 27 marzo. Per informazioni e adesioni: Stefano Ongaro tel. 334. 8084704 - cfmproscenio@ongarostefano.it

Rifiuti illeciti - Consigliera regionale Patrizia Bartelle (IIC): "Ambiente, mafie e rifiuti, per debellare il fenomeno, fondamentale coinvolgere i giovani. Subito"

Rifiuti illeciti - Consigliera regionale Patrizia Bartelle (IIC): "Ambiente, mafie e rifiuti, per debellare il fenomeno, fondamentale coinvolgere i giovani. Subito"




   Venezia, 19 mar. 2019   -  “Oggi, nel vicentino, è stato ritrovato un capannone con 900 tonnellate di rifiuti pericolosi illecitamente ammassati al suo interno, con probabile coinvolgimento della camorra. Di
qualche giorno fa, invece, la notizia che un altro capannone adibito a discarica abusiva è stato ritrovato nel rodigino, mentre nel veneziano è stato sventato un sistema di riciclo di denaro della ‘ndrangheta, per
circa trenta milioni di euro l’anno”.

Le parole sono della consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia In Comune) per la quale “questa è la prova che la mafia in veneto è ben radicata, non si può più parlare di semplice infiltrazione. L’unica speranza per debellare questa piaga è investire sui giovani, coinvolgendoli e sensibilizzandoli”.

“Se la nostra generazione non è riuscita a contenere le mafie – continua la consigliera regionale - l’unica speranza sono i giovani che vanno coinvolti e sensibilizzati sul fenomeno”.

“La marcia in favore del clima di venerdì 15 marzo us – osserva Bartelle – ha trasmesso un segnale incoraggiante ma non basta, serve fare di più, come l’evento “La primavera dei giovani”, organizzato dal Comitato della Croce di Cavarzere, presieduto da Fiorenzo Tommasi, che si terrà presso l’Istituto Superiore Veronese- Marconi di Chioggia il 22 marzo, in occasione del quale interverranno il Generale della Guardia di Finanza, Emilio Errigo, e il dott. Francesco Rao”.

“Auspico – conclude Patrizia Bartelle – che la marcia contro le mafie, che si terrà a Padova giovedì 21 marzo, possa rappresentare un volano per spingere sempre più giovani contro le mafie”.


Salute pubblica – Patrizia Bartelle (IIC): "Chimica in agricoltura, moria api è allarme per salute umana"

Salute pubblica – Patrizia Bartelle (IIC): "Chimica in agricoltura, moria api è allarme per salute umana"



   Venezia, 18 mar. 2019  -  “L'utilizzo dei prodotti chimici in agricoltura, come dimostra il recente caso del Friuli, può avere un impatto immediato sugli insetti, come le api o altri micro organismi. Il problema però riguarda anche l'essere umano, sul quale non c'è un effetto immediato ma un effetto accumulo. Quindi dove noi vediamo che c'è una moria di api, dobbiamo vedere un allarme”. Così la Consigliera 
regionale Patrizia Bartelle (Italia In Comune) che aggiunge: “È il segnale che c'è qualcosa che non va, un avvertimento che non possiamo ignorare: bene ha fatto la magistratura friulana a indagare gli oltre
400 agricoltori friulani e a porre sotto sequestro 250 fondi agricoli. Con la salute non si scherza, sono anni che gli apicoltori lanciano l'allarme, anch'io sono stata in prima linea in quanto tecnico apistico:
sappiamo perché le api muoiono, sappiamo che vi saranno danni anche per gli esseri umani. E allora perché c'è voluto così tanto prima che la normativa italiana recepisse alcuni limiti relativi all'uso della chimica in agricoltura, mentre in Francia e in altri Paesi queste leggi sono state approvate da tempo?”.
“Non mancano però dei segnali positivi - conclude Bartelle - innanzitutto, è sempre più frequente la richiesta da parte dei consumatori di patti etici per la produzione, e il numero di aziende che mostrano sensibilità su questo tema, richiedendo la certificazione ambientale, è in crescita. Queste tendenze vanno incentivate. L'altro
segnale straordinario è quello di venerdì scorso, quando milioni di studenti in tutto il mondo hanno dato vita alla marcia per il clima nell’ambito di FridaysForFuture. Questi giovani chiedono un cambiamento radicale nel sistema di produzione, penso che dovremmo semplicemente ringraziarli e ascoltare il loro messaggio”.

25 marzo 2019, alle ore 11.00, nel Cimitero di Rosolina, avrà luogo la cerimonia commemorativa per il 75° anniversario dell’eccidio di 12 Carabinieri avvenuto a Malga Bala (Slovenia)


Rosolina - 25 marzo 2019


75° anniversario dell’eccidio di 12 Carabinieri caduti a Malga Bala


Carabiniere Antonio FERRO - Medaglia d’Oro al Merito Civile





Lunedì 25 marzo 2019, alle ore 11.00, nel Cimitero di Rosolina, avrà luogo la cerimonia commemorativa per il 75° anniversario dell’eccidio di 12 Carabinieri avvenuto a Malga Bala (Slovenia), dove è caduto anche il Carabinieri Medaglia d’Oro al Merito Civile Antonio FERRO, originario del Comune di Rosolina.

La città di Rosolina ha reso onore al Carabiniere Antonio FERRO intitolando a suo nome una piazza ed erigendo un monumento in “ricordo ai carabinieri caduti per la patria nell’adempimento del loro servizio”. 



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I fatti

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Il decesso del Carabiniere FERRO Antonio, nato a Rosolina il 10.02.1023, è avvenuto nel tristemente famoso “eccidio di Malga Bala” del 25 Marzo 1944, dove furono barbaramente uccisi da formazioni partigiane 12 Carabinieri.

Nel corso del secondo conflitto mondiale, dodici Carabinieri sono stati posti alla protezione della Centrale Idroelettrica di Bretto Inferiore (ora Strmec na Predelu, frazione del Comune di Bovec in Slovenia). La sera del 23 Marzo 1944 un gruppo di partigiani assaltò la Centrale Idroelettrica facendoli prigionieri. Successivamente furono costretti ad una marcia forzata verso Malga Bala, passando per il Monte Izgora e la Val Bausiza. La sera del 24.03.1944, all’interno di una stalla sita sull’altopiano di Logje, ai prigionieri venne somministrato un minestrone dove i partigiani avevano proditoriamente aggiunto soda caustica e sale nero, usato per il bestiame perché ad elevato potere purgante. Il mattino successivo, ovvero il 25 Marzo, i Carabinieri furono portati in un casolare sito sul pianoro di Malga Bala, dove vennero barbaramente trucidati, infliggendo loro particolari sevizie per aumentare il dolore.

I cadaveri dei Carabinieri furono casualmente rinvenuti da una pattuglia di militari tedeschi e ricomposti nella Chiesa di Tarvisio (UD) tra il 31 marzo ed il 02 aprile 1944.


martedì 19 marzo 2019

"UNO NESSUNO CENTOMILA" DI PIRANDELLO CON ENRICO LO VERSO GIOVEDÌ SERA ALLA SALA ERACLE DI PORTO VIRO

Giovedì 21 marzo dalle ore 21.20, alla sala Eracle di Porto Viro, andrà in scena "Uno, nessuno, centomila" di Luigi Pirandello, interpretato da Enrico Lo Verso. Un omaggio al drammaturgo siciliano, attraverso l’adattamento teatrale del più celebre dei suoi romanzi: la storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio minimo e insignificante. Il pretesto è un’osservazione banale su un particolare fisico da cui si dipanano i dubbi di un’esistenza. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del sé autentico e profondo, l’ironia della scrittura rende la situazione paradossale e grottesca, accentuando gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, sul fondo della quale si trova l’essenza: a volte abbandonare i centomila per cercare l’uno può significare fare i conti con il nessuno, ma forse è un prezzo che conviene pagare pur di assaporare la vita.

sabato 16 marzo 2019

Porto Viro:Alla sala Frassati si è parlato di vamping e nomofobia,alla seconda serata di "in rete usando la testa"

SECONDA SERATA DEL CICLO “IN RETE USANDO LA TESTA”  



Giovedì 14 marzo, al Centro San Giusto di Porto Viro, si è svolto il secondo incontro del ciclo “IN RETE USANDO LA TESTA”, organizzato dal consigliere comunale delegato allo sport Michele Capanna, assieme a Don Nicola, direttore del San Giusto e all'associazione UNITI IN RETE, che si occupa di diffondere tra i ragazzi e gli adulti le informazioni su come utilizzare in modo corretto Internet e i Social.

Internet rappresenta uno straordinario mezzo per imparare, comunicare e diffondere le informazioni – ha affermato Capanna – e ha rivoluzionato le nostre vite in questi ultimi anni. Ma un suo uso improprio può costituire un pericolo, specialmente per gli adolescenti, che rappresentano una fascia d'età ancora molto fragile. Mi riferisco ai problemi del cyberbullismo e della dipendenza digitale a cui possono andare incontro i ragazzi, ma talvolta anche gli adulti. Abbiamo pensato quindi di organizzare un ciclo di incontri educativi rivolti ai genitori ed ai figli per parlare dei rischi di un utilizzo scorretto della rete”.

Nel corso della serata la psicologa Federica Boniolo, presidente di #Unitiinrete, ha parlato a genitori e ragazzi di quello che è lo scenario odierno, fra iperconnessione e nuovi fenomeni e comportamenti che sono conseguenza di un uso sempre più diffuso delle tecnologie.
A partire da situazioni ed abitudini ormai quotidiane, e spesso a prima vista anche ridicole, si è riflettuto sull’influenza che ormai hanno i dispositivi digitali sulle vite di tutti, ragazzi ed adulti senza esclusioni.

In particolare, la psicologa si è soffermata su alcuni nuovi fenomeni che si stanno diffondendo sempre più. Dalla
nomofobia, ossia la paura di restare senza connessione e di non essere raggiungibili, al vamping, cioè la tendenza a passare la notte chattando o svegliandosi ripetutamente per il bisogno di controllare se sono arrivate notifiche. Segni di un’intrusione sempre più marcata della tecnologia nel nostro quotidiano, che deve far riflettere e portarci a rivedere il nostro rapporto con essa, per non finire col diventarne schiavi.

Il terzo ed ultimo incontro di questo ciclo di serate educative si terrà Giovedì 11 aprile. I relatori andranno a presentare al pubblico una sorta di kit di sopravvivenza digitale, ossia consigli per una navigazione sicura e costruttiva.