giovedì 28 febbraio 2019

Polesine:Il parere del WWF di Rovigo sulla proliferazione di allevamenti intensivi e di altre attività insalubri in Polesine

Il parere del WWF di Rovigo sulla proliferazione di allevamenti intensivi e di altre attività insalubri in Polesine

In questi giorni abbiamo appreso che Rovigo può “vantare” il secondo posto in Italia nel poco edificante podio delle città più inquinate d’Italia in una pianura padano veneta  che è risaputo essere tra le aree più inquinate al mondo. Contemporaneamente abbiamo appreso di istanze di apertura di nuovi impianti zootecnici di raddoppio della discarica di Sant’Urbano, quasi si pensasse che tutte queste cose non abbiano alcuna relazione fra loro. Con la “ciliegina” di 8.500 tonnellate di ceneri ai metalli pesanti sparse illegalmente nelle campagne di 19 comuni polesani, l’impressione forte che emerge è che nel nostro territorio come in molti altri in Italia che pagano il conto di essere realtà di provincia dimenticate, la situazione sia decisamente sfuggita di mano.
Il sorgere di alleanze tra gruppi e comitati spontanei in Polesine per fare un fronte comune contro l’inquinamento ambientale e il consumo di suolo che sembrerebbero non conoscere fine, è un ulteriore segnale di perdita di fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni ma anche degli organismi tecnici garanti della salute pubblica e della salubrità ambientale.
Possiamo ancora parlare di  “percezione alterata della realtà” o di nemici della Crescita e dello Sviluppo come questa Associazione, che oggi scrive a 42 anni dalla sua fondazione, si è sentita dire tante volte nel corso della sua storia?
Per rispondere a questa domanda, in primo luogo basterebbe semplicemente confrontare i dati sulla qualità dell’aria che respiriamo con l’avanzamento di progetti dichiarati a norma sotto il profilo delle emissioni, e che pure potrebbero esserlo, ma che andrebbero comunque a sommarsi a condizioni generali dell’aria e dell’acqua innegabilmente fuori norma, per comprendere che nel “sistema” c’è qualcosa che non funziona. In particolare risulta del tutto assente quella visione di insieme che riconosca la situazione specifica nel quadro generale di impianti inquinanti già operativi su un territorio con caratteristiche climatiche pedologiche e geografiche come il Polesine, che favoriscono oltremodo la stagnazione di gas in atmosfera per non parlare delle falde affioranti ad elevato rischio contaminazione idrica e dei terreni già saturi di nitrati per loro natura.   
Sebbene sia vero non manchino le leggi di pianificazione territoriale dedicate a tali attività produttive, è altrettanto vero che un tassello importante, necessario alla corretta applicazione di tali leggi sia carente o, per meglio dire, non pervenuto. Le norme assegnano, per restare in ambito locale, alla Provincia (e, a cascata, a tutti i comuni per il proprio PAT), attraverso il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) il compito di porre in essere il piano di monitoraggio ambientale che deve costantemente verificare la sostenibilità del piano ed eventualmente intervenire sulle matrici ambientali individuate dalla VAS. Ebbene tale piano di monitoraggio doveva scattare dal 2012 ma a sette anni di distanza non è proprio scattato.   Eppure in assenza di un elemento di giudizio fondamentale costituito dagli effetti cumulativi che si originano per l’attuazione delle previsioni di piano, conferenze di servizi e commissioni di VIA (presiedute in molti casi dalla stessa Provincia) sentiti i vari pareri di rito,  continuano a procedere con l’avanzamento degli iter autorizzativi raccogliendo qua e là le osservazioni della tale associazione o del tale comitato che se avranno la fortuna di trovare nel progetto qualche cavillo di cui altri più titolati avrebbero dovuto accorgersi, forse potranno stoppare o ridimensionare progetti che diversamente andrebbero dritti alla meta senza grossi intoppi.
Già decretare la sospensiva a ogni nuova istanza di autorizzazione su attività produttive potenzialmente impattanti in assenza del piano di monitoraggio ambientale, per il semplice principio di precauzione toglierebbe i sindaci dall’imbarazzo di difendere l’indifendibile appellandosi a norme incompiute e i comitati di ingaggiare battaglie dall’esito incerto sul piano prettamente formale.   E’ una responsabilità di cui dovrebbe occuparsi la politica, che non può continuare ad appellarsi a leggi “depotenziate” dimenticando di esserne il Legislatore.
Per concludere veniamo all’economia, da cui tutto parte e a cui tutti guardano come elemento di giudizio. Qualcuno potrebbe pensare che in un territorio in sofferenza come il Polesine, i suoi più prossimi amministratori, sindaci in primis, non possano concedersi il lusso di vagliare le tipologie di investimento che calano sul territorio, dal momento che questi sembrerebbero essere gli unici investimenti privati sulla piazza. Non vorremmo invece che questa sindrome da rassegnazione fosse il sintomo di classi politiche e dirigenti ferme su ristretti interessi localistici, o ancora peggio clientelari, che nulla hanno a che vedere con il pubblico interesse di cui sulla carta sarebbero garanti.
Un rapporto costi/benefici serio va posto in ogni caso. Se fra i benefici inseriamo il guadagno dell’imprenditore, qualche posto di lavoro (poco invidiabile peraltro) e entrate nelle casse del comune in forma di tasse e oneri di urbanizzazione, nel piatto dei costi dovrebbe comparire il conto dei danni da imperizie o malfunzionamento degli impianti di contenimento e di depurazione, da fuga di animali esotici (in particolare se si tratta di allevamenti di visoni). Quanto ai costi sanitari che sono salatissimi li sta già pagando la collettività, a giudicare dal quadro ambientale da cui partiamo. Infine all’aumentare delle concessioni nella realizzazione di impianti potenzialmente pericolosi siamo sicuri che aumenteranno di pari passo gli strumenti di controllo e gli organi di vigilanza che già oggi risultano palesemente insufficienti? Perché se così non fosse l’impunità invece che arginata ne verrebbe rafforzata. E comunque anche la vigilanza va messa sullo stesso piatto dei costi (anch’essi, guarda caso, a carico della collettività).
Siamo dunque certi che con il gioco “guadagni privati e pubbliche perdite” si faccia il bene della collettività?
Eppure chiunque, guardando appena oltre la punta del proprio naso, assisterebbe al fiorire di un progressivo interesse sui temi della rigenerazione territoriale e dell’economia circolare. Laddove si presentano progetti che puntano al recupero di aree verdi degradate, alla riqualificazione edilizia, al miglioramento ambientale, all’agricoltura di qualità, alla produzione di materiali meno impattanti, allo sviluppo di percorsi verdi rivolti ai residenti e a un turismo che si sta tingendo sempre più di verde, le sale si riempiono e si chiede a gran voce di investire su questi modelli di sviluppo. Si tratta pertanto di scelte, neppure troppo coraggiose, ovvero spostare risorse e incentivi destinati al consumo di risorse naturali su progetti di sviluppo dal segno esattamente opposto che sul nostro territorio non mancherebbero certo, ma che non godono dell’attenzione che meriterebbero da parte di istituzioni e investitori.

Rosolina-sicurezza:consigliere Massaro(lega)"chiederemo un consiglio aperto con il prefetto e...)


Rosolina:consigliere Massaro(lega)"chiederemo un consiglio comunale aperto con il prefetto,l'assessore Corazzari e il capitano dei carabinieri di Adria"


Come tutti i cittadini di Rosolina purtroppo sanno, il nostro paese è sotto assedio e meta dei predoni, che ormai ogni giorno rubano all’interno delle case e delle attività a Rosolina. Tutti i giorni nelle chat dei cittadini e nei giornali(un po’ meno) ci sono notizie di nuove “visite” nelle case dei cittadini e nelle attività commerciali di Rosolina. Come mai sentiamo e leggiamo sempre e quasi solo di Rosolina? Come mai sembra che i ladri vengano solo qui? Forse perché nei paesi limitrofi le amministrazioni  si sono organizzate, perché i sindaci si interessano dei propri Concittadini. Per esempio Porto Viro per contrastare i furti ha pensato bene di assumere 2 agenti di polizia locale per presidiare le strade, ha aumentato il controllo con le telecamere e ha contrattualizzato l’intervento della vigilanza privata per presidiare le zone più “Calde”. Tutto questo per contrastare i furti o per lo meno per rendere difficile la vita ai delinquenti che avessero cattive intenzioni. 
Visto che il sindaco di rosolina fino ad ora è riuscito solo a controllare se le telecamere funzionano, con Chiara e Nicoló protocolleremo oggi
una richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto ai cittadini di Rosolina e con la presenza dei sua eccellenza il Prefetto di Rovigo, il capitano del Comando dei Carabinieri di Adria e dell’assessore regionale alla sicurezza Corazzari. In questa seduta straordinaria i cittadini potranno esporre direttamente le proprie esigenze, e con il Prefetto, le forze dell’ordine e la Regione trovare e finanziare le contro mosse per debellare la piaga dei furti a Rosolina. 
Purtroppo dobbiamo chiedere al sindaco e al presidente del consiglio di attivarsi perché sono loro che devono farlo o che avrebbero dovuto farlo. Speriamo che capiscano il pericolo e che facciano presto.

lunedì 25 febbraio 2019

POLESINE:GIAMPAOLO MATTEI E GIOVANNI RICCI RACCONTANO "GLI ANNI DI PIOMBO"AGLI STUDENTI DEL DE AMICIS


 
GIOVANNI RICCI,ELENA PAPA, GIAMPAOLO MATTEI,GIANFRANCO BRESSAN

 Rovigo- Gli anni di Piombo raccontati da Giampaolo Mattei e Giovanni Ricci agli studenti del De Amicis di  Rovigo   

La lezione di storia sugli anni di Piombo, che si è svolta Venerdì 22 Febbraio al De Amicis di Rovigo , è stata organizzata dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Porto Viro Delta del Po in sinergia con l’istituto  scolastico superiore.

Un’occasione in cui   Giampaolo Mattei e Giovanni Ricci, parenti delle vittime della strage di via Fani e del rogo di Primavalle, si sono rivolti agli alunni, contestualizzando il periodo storico degli anni di piombo e raccontando in prima persona  due atti terroristici che hanno segnato la storia del nostro paese.

Giampaolo Mattei ha raccontato di  essere sopravvissuto insieme ad altri tre fratelli e ai genitori  alla bomba incendiaria  scoppiata nella casa del quartiere operaio di Primavalle, dove abitava la famiglia del segretario  del Movimento Sociale Italiano (MSI),Mario Mattei.

Giovanni Ricci,  ha parlato della morte del padre Domenico, autista della scorta dello statista Aldo Moro, ucciso nella strage di  via Fani il 16 Marzo 1978. Momento in cui venne sequestrato dalle brigate rosse l’esponente politico della democrazia cristiana. Un rapimento che si concluse 55 giorni dopo con il ritrovamento del cadavere di Moro.  

 “Parlare degli anni di piombo ai ragazzi-commenta Gianpaolo Mattei- è un impegno che io e Giovanni ci prendiamo sempre con massimo rispetto  e responsabilità perché parlare  di quel determinato periodo storico  a generazioni che non conoscono nulla,  è stato importante non solo per ciò che abbiamo detto, ma anche per ciò che rappresentiamo”

 “E’ stata un’esperienza nuova che mi ha dato sensazioni uniche per il fatto che ci siamo trovati di fronte a ragazzi che avevano voglia di conoscere gli anni di piombo, per i quali la scuola in generale non da loro i mezzi di ampliare la storia contemporanea del nostro paese. Tutt’altra cosa rispetto alla storia che dal medioevo arriva alla seconda guerra mondiale e che si studia appunto nelle scuole italiane. Il rischio è che nel futuro le giovani generazioni avranno  un buco di 60 anni di avvenimenti italiani. Pagine di storia complicate  da scrivere per i tanti attori e scrittori che raccontano quegli anni diametralmente opposti. A volte raccontando misteri,complotti e depistaggi. Tutto questo raccontato in circa  diecimila libri .

“Il filo conduttore che unisce me e Giovanni Ricci -spiega Gianpaolo Mattei- è un filo rosso, tragico, fatto di sangue, perché gli autori dell’attentato di Prima valle del  16 Aprile del 1973 nei confronti della mia famiglia li ritroviamo completamente nella strage di via Fani, durante l’uccisione della scorta di Aldo Moro e il sequestro dello stesso. Io e Giovanni  cerchiamo verità e  giustizia, quanto meno storica, su quanto ci è successo in quegli anni a Roma.Parliamo degli  assassini dei nostri cari , gli stessi che hanno operato in altre occasioni, uccidendo altri ragazzi sia di destra che di sinistra”.

 “La strage di Primavalle, fu infatti  un attentato commissionato per il quale  si sa tutto , ma non si conosce il nome”.E per la strage di via Fani….Un nome , due nomi,insomma i mandanti  delle stragi, avvenute durante gli anni di piombo, trovano l’interpretazione di Pier Paolo Pasolini negli scritti corsari del 1975, pubblicati sul corriere della sera dal titolo “Che cos’è questo golpe?”

«Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero.

mercoledì 20 febbraio 2019

ROVIGO:FORZA NUOVA"FUORI LA POLITICA DALLA SCUOLA"


Fuori la politica dalla scuola


Rovigo – Sull’ennesima invasione di campo fatta dalla politica immigrazionista e pro-invasione all’interno delle scuole del polesine, interviene il movimento nazionalista Forza Nuova che chiede venga terminata questa strumentalizzazione messa in atto sulle spalle dei bambini.

Nei giorni scorsi, all’interno della scuola primaria Duca D’Aosta di Rovigo è stato realizzato un murales “contro barriere e pregiudizi”. L’opera, raffigurante la storia dei migranti nel mediterraneo è inserita nel progetto “Arte per i diritti umani” a cura dell’associazione “Voci per la Libertà”,

“Si tratta dell’ennesima e becera strumentalizzazione organizzata utilizzando impropriamente i più piccoli – fanno sapere dal direttivo provinciale di Forza Nuova – Una campagna pro immigrazione e contro l’attuale politica di chiusura dall’attuale governo, è inaccettabile. Riteniamo ignobile il fatto di far passare questa moderna tratta degli schiavi, cercando letteralmente di plagiare le menti dei bambini non ancora in grado di aver idee proprie in merito alla questione e, ancor più ignobile in quanto lo si fa portando avanti iniziative all'interni delle scuole, soprattutto elementari, dove non si dovrebbe e non si deve far politica, proprio per il fatto del plagio nei confronti di bambini e per la mancanza di rispetto delle diverse opinioni dei genitori”.

Per queste ragioni Forza Nuova Rovigo chiede l’immediata rimozione del murales e il rapido intervento da parte del Ministero dell’Istruzione e del suo assessore Regionale, affinchè verifichi  quanto sviluppato a scuola dai responsabili di questa”.


Ufficio Stampa Forza Nuova Rovigo

martedì 19 febbraio 2019

PORTO VIRO:23 FEBBRAIO ORE 17.30."LEGITTIMA DIFESA" CON LA LEGA IN BIBLIOTECA


Sabato 23 febbraio alle ore  17,30 , nella biblioteca comunale (ex Macello) di Porto Viro  . La sezione locale della Lega organizza una serata ad ingresso libero sul tema  “ la legittima difesa”. Relatori della serata L’ onorevole  Antonietta  Giacometti  alla prima legislatura con le fila della Lega , già vice sindaco di Badia Polesine e L’assessore Regionale , alla sicurezza  Cristiano Corazzari. 


Questa legge  fortemente voluta dalla Lega e dal suo segretario federale e vice ministro Matteo Salvini , tende a difendere ed a tutelare le persone x bene che contribuiscono con il loro lavoro e comportamento ad avere una società in cui le regole vanno rispettate, cioè una società civile in un paese democratico.

Avere il diritto sacrosanto di poter difendere i propri cari ed i propri beni non vuol dire Far west ( come denunciano alcuni partiti di opposizione) ma tutelare e tutelarsi da crimini in molti casi efferati. Entrare con violenza nelle vite altrui è sempre un torto e mai una ragione.

Oltretutto questa legge vuole evitare a chi si difende da questi criminali di evitare delle odissee  giudiziarie ed eventuali  beffardi risarcimenti.

Le forze dell’ ordine fanno il massimo x la tutela di noi cittadini ma e’ impossibile avere un poliziotto ad ogni angolo di strada. Quindi con questa legge  si avvisano i criminali che in casa d altri non si è benvenuti ed il rischio è tutto x loro.

Personalmente sono vicino a chi ha subito delle disgrazie, non cercate  ma causate da criminali a volte molto violenti contro persone inermi. Quindi confido che questa legge venga approvata

Visto l importanza del tema invitiamo i cittadini di Porto Viro a partecipare numerosi

Marino Tessarin      seg.        Lega    Porto Viro

VILLADOSE:BARTELLE INTERVIENE SUL CASO AMBIENTALE DI VILLADOSE,TRA ODORI, RIFIUTI E VISONI

 
Venezia:La consigliera regionale Patrizia Bartelle (IIC)Interviene sul caso ambientale di Villadose 


“ Sono trascorsi poco più di due mesi e ancora non si sa bene cosa abbia provocato  gli odori pungenti usciti dai tombini della rete fognaria pubblica situati in via San Leonardo a Villadose.Una situazione che venne segnalata da un cittadino attorno alle 23.30 del 12 Dicembre scorso , riscontrata poi, dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco che giunsero tempestivamente sul posto. I carabinieri, a loro volta, allertarono il personale di pronta disponibilità  Arpav che giunse sul posto verso le 00.29,”riscontrando  un lieve odore di solventi (etile acetato),tipico di un’attività produttiva del loco e  rilevando alcuno scarico in atto”-si legge nel verbale di Arpav-.Dal sopraluogo effettuato da Arpav , i tecnici ritennero opportuno dare seguito alla richiesta  al gestore Acquevenete, per capire quali sono le caratteristiche delle acque reflue produttive che la ditta è autorizzata a scaricare in fognatura, con particolare riguardo a quelle maggiormente odorigene.



“Una richiesta per la quale abbiamo chiesto informazioni in merito direttamente ad Acquevenete-puntualizza la consigliera regionale Patrizia Bartelle-ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. Come non vi è stato ancora seguito all’incontro organizzato al teatro di Pezzoli di diversi mesi fa, occasione in cui i sindaci di Villadose Gino Alessio e di Ceregnano Ivan Dall’Ara, ora,anche presidente della provincia ,dissero,su richiesta del comitato terre nostre di Villadose che avrebbero reso maggiormente partecipe la cittadinanza su quanto accade nel territorio,con l’istituzione di un tavolo ambientale, a seguito della raccolta firme dei cittadini di due anni fa”

“Da allora sono stati pure visti dei visoni, girare liberamente per i campi, fuggiti probabilmente dall’allevamento esistente. E a tutto questo aggiungiamo la discarica di rifiuti, dove sembra arrivino i rifiuti speciali di una nota ditta del vicentino, ora chiusa. Credo quindi,-conclude la Bartelle- sia ora che i primi cittadini si attivino pubblicamente per aggiornare i cittadini su quanto sta accadendo nel nostro territorio, relazionando sugli sviluppi delle  criticità che la popolazione segnala, ma non riceve risposte in merito”.




lunedì 18 febbraio 2019

PORTO VIRO:1 MARZO.M'ILLUMINO DI MENO..... IN BIBLIOTECA

Anche quest'anno le biblioteche di Porto Viro aderiscono a "M'illumino di meno"  la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2 per chiedere ai propri ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono indispensabili. Un'iniziativa simbolica e concreta che fa del bene al pianeta e ai suoi abitanti.


M'illumino di Meno torna il primo Marzo 2019 ed è dedicata all'economia circolare. L'imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare "il fine vita" delle cose.

Proprio a tale scopo nella biblioteca ragazzi "La Bottega di Pinocchio" e nella biblioteca civica, vengono organizzati due laboratori creativi dal titolo "Alla maniera di Enrico Baj". Così come il grande artista utilizzava i materiali più disparati per le sue opere, anche nelle biblioteche verranno realizzati dei quadri con materiali di riciclo ispirati al maestro. 
Il laboratorio della biblioteca ragazzi "La bottega di Pinocchio" è rivolto ai ragazzi delle classi 4a e 5a della scuola primaria, e si terrà il giorno 26 febbraio alle ore 15.00 presso la biblioteca ragazzi in Via Piave n. 7. 
Per informazioni ed iscrizioni: tel.0426/320593 e-mail: ludoteca@comune.portoviro.ro.it
Il laboratorio della biblioteca civica è rivolto a tutti coloro che hanno compiuto la maggiore età, e si terrà il giorno 28 febbraio alle ore 15.00 presso la sala convegni della biblioteca, in via Navi Romane n. 8.
Per informazioni ed iscrizioni: tel.0426/321814 e-mail: biblioteca@comune.portoviro.ro.it
Il frutto del lavoro dei partecipanti ai laboratori verrà esposto in data 1 marzo, con l'inaugurazione della mostra alle ore 18.30, a cui farà seguito un aperitivo conviviale.

venerdì 15 febbraio 2019

"MISERIA E NOBILTÀ" DI SCARPETTA QUESTA SERA IN SCENA AL TEATRO SOCIALE DI ROVIGO

Al Teatro Sociale di Rovigo questa sera, venerdì 15 febbraio dalle ore 21, va in scena "Miseria e nobiltà" di Eduardo Scarpetta. Nel tempo la pièce è diventata molto più di un’opera teatrale, fino ad approdare al territorio della memoria istintiva e ancestrale: per il regista Michele Sinisi, è «un dramma che sta contemporaneamente dentro e fuori la scena, un po’ come stare dentro e fuori dal personaggio, o da se stessi: è miseria e nobiltà del mestiere del vivere recitando». Questa versione della storia dello squattrinato Felice Sciosciammocca tiene il pubblico inchiodato alla sedia, svincolandosi dall’originale di Scarpetta: giocando con i dialetti restituisce la complessità di una commedia tutta italiana in cui dialoghi e scene sono un vero e proprio collante sociale, quasi una canzone pop il cui ritornello potrebbe essere ripetuto all’unisono da tutta la platea. Un’occasione per interrogarsi sulla vita e sul teatro di oggi.

giovedì 14 febbraio 2019

STASERA MACBETH DI SHAKESPEARE IN SCENA ALLA SALA ERACLE DI PORTO VIRO CON L'ACCADEMIA TEATRALE DA PONTE

Questa sera -giovedì 14 febbraio- dalle ore 21.20 alla sala Eracle di Porto Viro (corso Risorgimento 1) va in scena Macbeth, una tra le più note tragedie shakespeariane, ambientata in Scozia nel 1040. A portarla in scena l'Accademia Teatrale Lorenzo da Ponte per la regia di Mirko Bottega, nel quadro della stagione organizzata dal circuito regionale Arteven: il biglietto d'ingresso costa 16 euro (intero) e 14 euro il ridotto. La trama: il generale Macbeth, di ritorno dalla battaglia con l’amico Banquo, incontra tre streghe che profetizzano la sua salita al trono. Deciso a seguire il destino che gli spetta, spinto anche dalla moglie, Macbeth uccide il re e ne usurpa il trono, dando il via ad un’escalation di assassini per placare la paranoia che man mano lo va divorando sempre di più. Il suicidio della moglie e l’arrivo del legittimo erede al trono, aiutato dalle forze inglesi, lo vedrà infine capitolare. La messa in scena, volutamente scarna e cupa, restituisce allo spettatore la velocità frenetica con cui il generale Macbeth passa dal coraggio e dalla fedeltà, all’ambizione folle che finirà per travolgerlo.

sabato 9 febbraio 2019

DANZA, DOMENICA 10 FEBBRAIO (ORE 17) A BADIA POLESINE LA GRANDE SUITE CLASSIQUE VERDIANA

Riprende la stagione "Emozioni a teatro" a Badia Polesine, organizzata dal circuito regionale Arteven. Domenica 10 febbraio dalle ore 17, al teatro sociale Eugenio Balzan, saliranno sul palco i danzatori del Balletto di Siena in "Grande Suite Classique Verdiana", per le coreografie di Marco Batti sulle celebri opere liriche di Giuseppe Verdi. La vita e la produzione musicale del Maestro di Busseto sono l’ispirazione a cui attinge questo spettacolo di balletto classico: le coreografie vertono sulle musiche delLa Traviata, Simon Boccanegra, I Vespri Siciliani, Rigoletto, Nabucco, e ne raccontano le vicende biografiche, intrecciandole alle storie dei suoi più celebri personaggi. Si delinea così un Verdi uomo dell’Ottocento, ma con uno spirito dai tratti contemporanei, un innovatore musicale ed al tempo stesso esploratore della psiche umana, disegnatore di caratteri e personaggi carichi di personalità. Il Balletto di Siena è una realtà artistica i cui spettacoli affiancano accuratezza tecnica e uno stile di movimento carico di eleganza e passione. Ad oggi la compagnia conta elementi provenienti da tutto il mondo, e ha al suo attivo ben venti produzioni. Grazie alle forti basi tecniche e interpretative dei suoi danzatori, il Balletto di Siena porta in scena ed alterna, senza soluzione di continuità, produzioni classiche e nuovi spettacoli dal linguaggio prettamente contemporaneo.

domenica 3 febbraio 2019

PORTO VIRO:LA BOTTEGA DI PINOCCHIO VOLA OLTRE I MILLE PRESTITI

LA BIBLIOTECA VOLA ALTO



Più di mille prestiti alla biblioteca per ragazzi “La bottega di Pinocchio” di Porto Viro.


Grande soddisfazione della responsabile della biblioteca  “La bottega di Pinocchio”Artilla Milani, nel vedere raggiunta e superata la quota mille prestiti solo nel mese di gennaio 2019.
L’ottimo risultato è dovuto alla sinergia di vari elementi concomitanti.
Pienamente funzionante risulta essere la collaborazione con le scuole primarie del territorio, che hanno tutte attivato il progetto “Una valigia di libri”.
Durante l’anno scolastico la responsabile porta mensilmente nei plessi scolastici della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Porto Viro,  una valigia con i libri della biblioteca.
Le insegnanti delle classi poi provvedono a consegnare i libri ai bambini singolarmente, facendo in modo che la lettura arrivi veramente a tutti, anche a chi per qualche motivo , non può frequentare  personalmente la biblioteca e rendendo quindi veramente attivo il rapporto scuola-territorio.
Tale progetto si estenderà , a partire da febbraio, anche alla scuola per l’infanzia di Contarina , in collaborazione con Luisa Gnan.
La valigia dei libri è stata accolta con grande entusiasmo anche dai bambini di prima elementare, dicono le insegnanti; avere un libro a disposizione, conoscerlo e cominciare a leggerlo per chi si approccia alla lettura, è una delle più grandi soddisfazioni che i bambini possano provare.
La biblioteca per ragazzi è inoltre conosciuta per i laboratori artistico creativi organizzati da Artilla Milani che vengono  collegati alla lettura di libri, eseguita da volontari. Tali laboratori avvicinano i piccoli fruitori alla lettura  e la rendono accattivante , incrementando  le richieste di prestito.
Un altro progetto molto apprezzato risulta essere “ Nati per leggere” , rivolto ai bambini da 0 a 6 anni, sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, il programma è presente in tutte le regioni italiane.
Propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. 
La biblioteca per ragazzi  si riconferma quindi,  all’interno del comune di Porto Viro, una realtà più che consolidata,  che avvicina i libri  ai piccoli utenti del territorio ,incrementandone la diffusione e favorendo l’amore per la lettura.

venerdì 1 febbraio 2019

PORTO VIRO:7FEBBRAIO ORE 20.45.PRESENTAZIONE DEL PROGETTO SPORTIVAMENTE

Giovedì 7 Febbraio, alle ore 20.45, nella sala della Biblioteca Comunale di Porto Viro(ex Macello), 

l'appuntamento sarà con i rappresentanti delle società sportive del territorio e con gli assessori allo sport dei Comuni vicini, alla presenza del delegato provinciale del CONI Lucio Taschin, per illustrare il progetto SportivaMente 2018-19,  ideato e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e coordinato dalle Delegazioni Provinciali Coni di Padova e Rovigo, che punta a promuovere lo sport giovanile. Siamo convinti, infatti, che l'attività sportiva sia uno strumento utile ai giovani per mantenersi in salute e per sperimentare valori morali come l’amicizia, il rispetto, la solidarietà, fondamentali per la crescita personale.
Per la realizzazione di questa iniziativa la Fondazione mette a disposizione 750.000 euro. 
Il progetto si articola in due filoni:
  1. assegnazione alle società sportive giovanili under 18 di buoni per l’acquisto di materiale sportivo e di materiale sanitario ad uso sportivo, con l’obiettivo di fornire un sostegno importante a queste realtà;
  2. la promozione dello sport nelle scuole primarie attraverso attività funzionali a favorire il coordinamento e lo sviluppo motorio del corpo e iniziative mirate a diffondere la cultura dello sport tra i più giovani.

PORTO VIRO:37ENNE PORTOVIRESE ARRESTATO PER DROGA.... E POI LIBERATO

NELLA MATTINATA ODIERNA, I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI PORTO VIRO (RO), UNITAMENTE A MILITARI DEL NUCLEO CARABINIERI CINOFILI DI TORREGLIA (PD), NEL CORSO DI UN SERVIZIO FINALIZZATO AL CONTRASTO DEL CONSUNO E DELLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, HANNO TRATTO IN ARRESTO B. S.,  37ENNE DEL LUOGO, CON PRECEDENTI DI POLIZIA, POICHE’ NEL CORSO DI UNA PERQUISIZIONE DOMICILIARE (CASA SINGOLA), VENIVA TROVATO IN POSSESSO DI GRAMMI  48 DI HASHISH, GRAMMI. 23 DI MARIJUANA E UN BILANCINO DI PRECISIONE, TUTTO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO.

L’UOMO, AI SENSI DELL’ART. 121 DELLE DISPOSIZIOI DI ATTUAZIONE DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE, E’ STATO RIMESSO IN LIBERTA’.