giovedì 19 marzo 2020

Polesine:i carabinieri denunciano 31 persone per la violazione dell'art.650


Nella giornata di ieri 18 marzo 2020, nell’ambito delle attivita’ di controllo relativa al rispetto delle prescrizioni adottate per contrastare e contenere il diffondersi del virus “codis-19”, sono stati denunciati in stato di liberta’ per violazione dell’art 650 c.p. “inosservanza dei provvedimenti dell’autorita’”:




·        da parte dei carabinieri della stazione di Loreo (Ro), due ragazzi 18enne, studenti, residenti a Porto Viro (Ro), controllati a bordo di una autovettura per essersi allontanati dalle rispettive abitazioni senza giustificato motivo. Inoltre nel corso del controllo si e’ accertato che uno dei due ragazzi era in possesso di un coltello a serramanico e di un "tirapugni" in metallo e pertanto e’ stato denunciato anche per porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere;



·        da parte dei carabinieri della stazione di Porto Viro (Ro), un uomo 43enne tunisino residente a Porto Viro che, intercettato a bordo propria autovettura, con lo scopo di sottrarsi all'identificazione, tentava la fuga per le vie cittadine perdendo, dopo breve inseguimento, il controllo del veicolo e terminando la corsa fuori dalla sede stradale. Nel corso di perquisizione veniva trovato in possesso di un involucro contenente gr.2,3 di cocaina ed euro 675 in contanti. L’uomo e’ stato pertanto denunciato anche per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.



Nell’ambito della provincia di Rovigo i carabinieri della varie stazioni hanno complessivamente denunciato in stato di liberta’ per la violazione dell’art 650 c.p. – inosservanza dei provvedimenti dell’autorita’ – 31 persone

lunedì 16 marzo 2020

Porto Viro:La minoranza si schiera con la maggioranza per il bene dei cittadini,in questa emergenza sanitaria


Porto Viro: I consiglieri di minoranza, consapevoli dell’emergenza sanitaria che si sta vivendo per le misure restrittive sul Coronavirus, si schierano con la maggioranza per il bene dei cittadini.
“ Vogliamo dare  la nostra piena disponibilità a collaborare con l'amministrazione nella gestione dell'attuale emergenza, perché, in questo  momento difficile per la nostra città e per l’intero Paese, c’è bisogno della massima unità delle forze politiche ed istituzionali per fronteggiare al meglio questa emergenza sanitaria. Con senso di responsabilità e amore per la comunità che rappresentiamo, offriamo la nostra disponibilità ed il nostro supporto per affrontare insieme alla maggioranza consiliare questo momento, appoggiando la Giunta in tutte quelle misure di sostegno che ha già predisposto o che intenderà predisporre a favore delle attività commerciali, delle imprese, delle persone anziane e a chiunque si trovi in uno stato di difficoltà. Siamo a disposizione per promuovere iniziative in grado di limitare le ricadute negative cui il nostro territorio potrà essere coinvolto, anche dal punto di vista economico. E’ necessario dimostrare impegno nel sollecitare, per quanto possibile, gli enti sovra locali all'impiego di risorse capaci di attenuare l'entità della crisi in atto e a fare, tutto quanto di nostra competenza, a livello comunale, per fronteggiare questa emergenza, favorendo e diffondendo ogni altra iniziativa che in questa situazione, risulti utile alla nostra comunità”.
Ivano Vianello, Silvia Gennari, Geremia Gennari, Alessia Tessarin,Thomas Giacon

mercoledì 4 marzo 2020

Zottis e Azzalin (PD): Sbagliato il divieto assoluto di pesca professionale nelle acque dolci: salvaguardiamo il settore, non sono tutti bracconieri”


“Giusto e doveroso combattere la pesca abusiva nelle acque interne, senza però penalizzare i tanti  pescatori professionali che non possono essere automaticamente equiparati a bracconieri”. È quanto chiedono i consiglieri del Partito Democratico Francesca Zottis e Graziano Azzalin a proposito del provvedimento in discussione in commissione Agricoltura alla Camera, ovvero la proposta di modifica dell’articolo 40 della legge 154/2016 riguardante il bracconaggio ittico nelle acque interne. “La modifica prevede il divieto della pesca professionale in tutte le acque dolci (fiumi, canali) ad esclusione di quelle lagunari, salmastri e alcuni grandi laghi e laghi minori. Se l’obiettivo è condivisibile, non nascondiamo la preoccupazione per un divieto così esteso che comporta un grave danno all’economia legata ai  pescatori professionali. In alcuni territori esiste un indotto storicamente e culturalmente importante legato ai pescatori professionali di acque interne che non sono certo bracconieri. Riteniamo essenziale incentivare i controlli per bloccare chi esercita in modo illecito - sottolineano i due consiglieri dem - ma non a danno di chi lavora onestamente e permette di immettere nel mercato prodotti freschi”.
“Ci siamo mossi con i nostri colleghi in Parlamento affinché la Commissione riprenda in mano il testo per emendarlo. Tra le ipotesi che abbiamo condiviso c’è per esempio quella di dare potere alle Regioni per individuare tutte le vie d’acqua, non solo i laghi o i grandi laghi, dove derogare alla norma. Non possiamo abbandonare a se stesso un settore perché la sua voce è meno forte di altre. Anche questo - concludono - è Made in Italy da salvaguardare!”.