lunedì 23 dicembre 2019

Porto Viro:Sarà Natale anche alla comunità educativa


IL NATALE ALLA COMUNITA’ EDUCATIVA  TITOLI MINORI




Il Natale un po’ per tutti è la festa degli affetti, della famiglia, dei profumi, dei ricordi. A Natale si sente tutto e si sente tanto.Il Natale alla Comunità educativa “In-Patto” non è diverso dagli altri, come non sono diversi i ragazzi e gli educatori che la vivono.La nostra comunità è una casa in cui incontriamo ragazzi di tutte le nazionalità e di tutte le religioni, la cosa più importante che li accomuna è il bisogno di essere accolti ed accettati per quello che sono stati, per quello che sono e per quello che saranno.



Il Natale per noi diventa un momento di condivisione e scambio, si raccontano i riti e le tradizioni di ognuno, si mettono a confronto e si trovano i punti in comune,  si scopre che può essere Natale anche se si professa una religione diversa.  Parlare ai ragazzi della Natività,  di questa famiglia che ha dovuto affrontare un lungo e faticoso cammino per trovare un posto dove stare, che ha vissuto moltissime difficoltà ma che ha potuto poi assaporare le attenzioni e l’affetto di persone semplici che hanno offerto quello che avevano ed hanno celebrato la gioia della nascita di Gesù, diventa occasione per scoprire le storie dei loro lunghi viaggi, delle loro famiglie, tanto diverse quanto uguali tra loro, le emozioni vissute, le paure.



Il Natale è però anche il momento dell’albero e dei doni attesi e pensati, di biglietti in cui scrivere le cose che tutti i giorni è difficile dire.È difficile vivere il giorno di Natale lontano dalla famiglia, dagli amici, dagli affetti, e spesso noi educatori ci chiediamo come poter compensare tutte queste mancanze; sarebbe troppo facile sostituire genitori, fratelli, amici, e fingere di essere una grande famiglia, ma non è questo il nostro obiettivo.

Quello che ci impegniamo tutti i giorni a trasmettere ai nostri ragazzi è che la Comunità è un luogo  dove ognuno di loro può sentirsi “a casa”, al sicuro, a suo agio, dove può riposare la mente e il cuore, mettere in ordine un po’ di pensieri, aggiustare alcune cose rotte lungo la strada, per poi ripartire; il nostro obiettivo quotidiano è che i ragazzi che incontriamo siano pronti, alla fine del percorso, a stare bene senza di noi senza mai dimenticarci, l’un l’altro.



Per questo per noi il Natale è occasione per festeggiare il nostro essere insieme ORA, è scambiarci dei regali e dei doni, per passare dei giorni diversi, alleggerire i pensieri e le nostalgie, senza troppe formalità, senza quell’obbligo spesso diffuso di essere felici per forza; abbiamo imparato in questi anni a vivere le nostre emozioni, a non nasconderle, ad accogliere anche loro senza giudicarle, ad ammettere senza troppi problemi che il Natale – che un po’ ci rende felici e un po’ ci fa arrabbiare, che un po’ è divertente e un po’ ci rende nostalgici – ha tanto da insegnarci.

Ogni anno i ragazzi sono diversi, e quindi cambiano le storie, i vissuti, i racconti, quello che rimane è la certezza che chi arriva alla nostra Comunità trova un posto, il suo posto.

Questo è lo stile educativo di Titoli Minori, questo il nostro concetto di accoglienza, concetto che ci permette oggi di festeggiare l’ennesimo Natale alla Comunità “In-Patto”.



Tanti auguri di Buon Natale di pace e serenità da tutti i ragazzi e dall’equipe educativa della Comunità di Titoli Minori.








domenica 15 dicembre 2019

Polesine “Quando la musica unisce per solidarietà”




“DeltAlive “è stato il titolo dell’evento    organizzato al teatro comunale di Bosaro sabato sera, per una raccolta fondi per aiutare i pescatori della Sacca degli Scardovari, colpiti dall’evento meteo del 12 Novembre scorso. Una serata speciale, organizzata dal sindaco di Bosaro Daniele Panella che è riuscito a coinvolgere  la maggior parte dei primi cittadini Polesani che si sono messi in gioco con le loro conoscenze musicali e particolarità per un evento senza  precedenti, sia per  la  solidarietà espressa verso i pescatori, attraverso le offerte raccolte nel corso della serata, sia   per la tangibile unione di intenti delle amministrazioni comunali presenti, nel voler sostenere i 1500 pescatori  dell’economia trainante del territorio deltizio. A presentare la serata di beneficenza il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Marco Terrestri.   anche del vescovo Pierantonio Pavanello della diocesi di Adria-Rovigo,ha lanciato un messaggio importante “ insieme si può ripartire”.Poche  significative  che delineano il futuro delle comunità  Veneziana e Deltina,  colpite dal maltempo del 12 Novembre, di cui il vescovo ne ha raccontato le vicissitudini nei giorni dopo il nubifragio. A fare da eco al vescovo,sul palco del teatro, il consigliere  regionale Graziano Azzalin, che ha sottolineato come i cittadini Polesani abbiano nel dna, la capacità  di reagire alle sciagure rimboccandosi le maniche, al punto da risollevarsi, ricostruendo ciò che hanno perso.   ha evidenziato che quanto accaduto il 12 Novembre nella sacca degli Scardovari, sia stato un dramma per molte famiglie”Parlo di persone  semplici e tenaci che in tanti anni hanno investito in quello  che oggi è una ricchezza per tutto il territorio:il settore pesca-le sue parole-. “Young &(un)fair, i Salt & Pepper, la professionale performance del  gruppo Insirada con il sindaco di Adria Omar Barbierato, la composizione  tutta dedicata al Delta del Po del sindaco di Villanova Del Ghebbo Gilberto Desiati   e  della  giovane talentuosa Aurora Bandinelli. Stupendo il gran finale sul palco, con  oltre una trentina di rappresentanti di comuni con tanto di fasce tricolori, che  hanno cantato in coro l’anno che verrà  di Lucio Dalla.
E per questo meritano sostegno, vicinanza e aiuti”.Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Laruccia, sindaco di Trecenta salito sul palco in rappresentanza della provincia di Rovigo, dopo l’uscita dalla sala del presidente Ivan Dall’Ara. Ad esibirsi per la serata di beneficenza Daniele Panella con gli Unatantum, le giovani
A dimostrarlo le pagine di storia degli eventi tragici del 1951 e del 1966.
Una solidarietà alla quale ha presenziato il vescovo di Chioggia, sua eccellenza Adriano Tessarollo che a nome
L’assessore regionale Cristiano Corazzari

martedì 3 dicembre 2019

Delta:44 cinquant’enni festeggiano con una conviviale significativa mezzo secolo di storia




 Cinquant’anni di ricordi, di classe, gite, giochi, esperienze diverse, condivise in una conviviale che segna una pagina di storia significativa della classe 1969 di Rosolina.Un appuntamento per raccontare di maestri, professori, e per una sintesi espressa attraverso le parole di Simone Marangon che racconta

“Le origini comuni, quasi come fossero tutte all'interno di un alveo di un  fiume, abbiamo avuto la forza di riunire in un'unica corrente la voglia di aggregazione...tante storie personali, luoghi di vita diversi, percorsi di vita diversi che improvvisamente sono stati catalizzati da una forza alimentata dal comune denominatore di essere nati a poca distanza uno dall'altro. Quasi un messaggio di unione è condivisione in un momento storico/sociale ove egoismo e individualismo sembrano avere purtroppo la meglio“

Una serata magica, dove non è mancata la torta e la foto finale per un arrivederci anche a chi ha preso l’aereo per trascorrere quella serata piacevole al ristorante da Momi’s di Cavarzere, per rinsaldare le proprie origini, per il gusto di stare insieme senza se , senza ma, grazie alla determinazione di chi, con intraprendenza ha costituito un gruppo whatsapp, per chi, attraverso fb, è riuscito a contattare chi ha deciso di vivere in Europa e per chi, per un motivo o l’altro non è riuscito ad essere presente, ma lo sarà, alla prossima occasione, tra un anno, perché le radici sono tali per cui non si possono dimenticare, ma vanno trasmesse nella loro essenza più pura ai figli e vanno consolidate attraverso i racconti di esperienze di vita che nessuno può portare via e non si possono veicolare in rete, perché piene di emozioni e del  vissuto di mezzo secolo di storia  tra tutti i cinquant’enni di Rosolina in quella che sarà la prossima conviviale. Il prossimo anno.

lunedì 2 dicembre 2019

Taglio di Po:nuovo autovelox sulla Sp46

Dal 5 Dicembre sarà attivo un nuovo autovelox nel territorio di Taglio di Po.Il dispositivo è in fase di installazione in questi giorni e  sostituirà quello esistente posizionato all’altezza della frazione di Mazzorno Destro con lo scopo di immortalare  gli automobilisti che supereranno  i 70 Km, in ambedue i sensi di marcia della Sp46, la strada che collega  Taglio di Po-Corbola.”In pratica l’attuale apparecchiatura da monodirezionale diventerà bidirezionale -afferma il sindaco Francesco Siviero”



Il rilevatore di velocità “autovelox” sito sul tratto di strada della Sp 46, Corbola-Taglio di Po, precisamente all’altezza della Frazione di Mazzorno Destro, dal 5 dicembre 2019 sarà attivo su tutte e due le direzioni di marcia, e non solo in direzione Corbola-Taglio di Po come lo è stato fino ad oggi.
Difatti, a seguito di segnalazioni da parte di cittadini e di sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale, molti veicoli che circolavano nella direzione di marcia non controllata dall’autovelox, transitavano ad alta velocità, tanto da creare serio pericolo alla circolazione sull’incrocio con la Via Marchi.
Pertanto, dopo le opportune verifiche di legge, si è giunti alla sostituzione dell’apparecchiatura, da monodirezionale a bidirezionale, tanto da dover richiedere nuova autorizzazione all’ente proprietario della Strada, la Provincia di Rovigo.
Non si tratta di una semplice attività di controllo, ma di un vero e proprio intervento di sicurezza: non era più pensabile poter correre a qualsiasi velocità in prossimità ed in corrispondenza di un incrocio con utenza proveniente da un centro abitato, anche con molte persone anziane che, per recarsi nei centri e servizi più vicini, devono obbligatoriamente percorrere tale incrocio.
Si è voluto adeguare l’impianto preesistente alle nuove esigenze di sicurezza, materia questa che non trova soluzioni se non in interventi di diretto riscontro sulla circolazione, con preghiera all’automobilista di rispettare, anche nelle strade prive di controllo, i cosiddetti limiti di velocità, che devono comunque essere adeguati alle caratteristiche della strada ed alle condizioni del traffico. Il limite previsto è di 70 km/h

domenica 1 dicembre 2019

Polesine-Sanità.PArla Guglielmo Brusco di rifondazione comunista




NON SAREBBE GIUSTO CHE I SINDACI DEI COMUNI INFORMASSERO I POLESANI CHE I FAMIGLIARI NON DEVONO PAGARE LE INTEGRAZIONI DI RETTA DEI  NON AUTOSUFFICIENTI RICOVERATI?  – LO HA DETTO ANCHE L’ULSS 5



Nel 2017, l’ULSS 5 in Tribunale a Rovigo, cercando di qualificare per disabile un malato psichiatrico, nel tentativo di scaricare così su un comune polesano costi da addebitare invece al proprio bilancio,  tra l’altro dichiarava: …” in base alla legislazione vigente, la quota sociale della retta, andava posta a carico dell’assistito ed, in caso di insufficienza del reddito di quest’ultimo, a carico del Comune in cui lo stesso aveva la residenza prima del ricovero”!!!!! Insomma, l’ULSS 5 di Compostella ha sostanzialmente dichiarato che le centinaia di famiglie polesane (e anche le decine di migliaia italiane) che per il reddito insufficiente del famigliare ricoverato, pagano l’integrazione di retta, non dovrebbero pagarla!!!! La Legge 328/2000,  che esiste da ben 19 anni, confermo anch’io, all’art. 6 c. 4 dice proprio questo!!!

E chiedo anche a tanti Partiti, Sindacati , Associazioni dei Consumatori e Famigliari, del perché non portano più spesso  quanto subito da centinaia di famiglie polesane, a conoscenza della Magistratura non solo contabile o di altre istituzioni addette al controllo della legalità.                                                                                 

E ai Sindaci: perché non fate quanto previsto dalla L. 328/2000 che obbliga i Comuni e non i famigliari ad integrare la retta di persone non autosufficienti, con reddito insufficiente, ricoverate in casa di riposo in letti convenzionati?  Se volete i soldi per poter coprire tale obbligo, chiedeteli alla Regione e non lasciate pagare cittadini che per legge, non dovrebbero pagare un bel niente! Informate i cittadini che è il comune di residenza prima del ricovero che deve pagare!!! In Italia, qualche sindaco ha dato questa informazione ai cittadini. Fatelo anche voi!



                  Guglielmo Brusco – Rifondazione Comunista Polesana - Sanità

Corbola:la lunga lettera di Doati al sindaco Domeneghetti

 Caro Sindaco,            
     mi rivolgo a te con questa lettera aperta non con mero spirito di polemica politica dai banchi della minoranza (e ci tengo a sottolineare che quanto dirò non è indirizzato a tutto il gruppo di maggioranza ma unicamente a te) ma vorrei  solo riportarti ad una condotta amministrativa più collaborativa e costruttiva. Mi permetto di farlo per la mia passata esperienza quinquennale di sindaco e paternamente, avendo tu l’età pressappoco dei miei figli.
Ti sottolineo innanzitutto che entrambe le compagini che hanno corso per le elezioni comunali si sono presentate con l’intento di migliorare il nostro paese e la vita dei cittadini che lo abitano; dalla minoranza avevamo fin dall’inizio pensato a una fattiva collaborazione con la maggioranza. Lo dimostra quello che abbiamo fatto finora, votando le cose positive da voi proposte e suggerendone altre che ritenevamo importanti per Corbola, con la richiesta di discuterle nei consigli comunali.
Ma finora la maggioranza da sola ha deciso quali argomenti trattare e li ha sviluppati al proprio interno senza che la minoranza sia stata coinvolta, mai e in nessun modo. Per essere informati degli atti amministrativi da te portati avanti (considera che noi lavoriamo tutti i giorni), possiamo accedere agli atti solo al sabato mattina, con poco tempo per raccogliere tutte le informazioni. Anche per questo siamo costretti a fare delle interrogazioni che, a differenza di quanto tu pensi, non sono volte a infastidire te personalmente o la giunta, ma a capire che cosa è stato pensato dalla maggioranza e se le soluzioni adottate sono ottimali per il paese o se gli eventuali investimenti previsti sono congrui. 
Per quanto sopra non comprendo e a fatica tollero il tuo modo di fare nei confronti dei consiglieri di minoranza: le tue risposte, tardive e spesso inefficaci, non sono date per chiarire ne’ tantomeno per collaborare e costruire ma solo per dimostrare che non sono state infrante  regole e direttive degli enti di grado superiori. Un esempio per tutti gli altri: ultimamente ho richiesto le motivazioni dello spostamento del pontile sul Po dall’ansa “Ballottin” alla capanna del Papa; non essendo chiara la tua risposta, sono stato costretto a ritornare in Comune per chiedere tutta la documentazione collegata e le delibere precedenti. Questo ha comportato una perdita di tempo per noi consiglieri di minoranza ma soprattutto per gli impiegati comunali. Il tecnico comunale poi in modo semplice ed esaustivo mi ha spiegato le ragioni di questo spostamento, che tu non eri riuscito a fare comprendere con la tua risposta.Deduco da ciò e da altro che il tuo intento non è quello civile di avere un confronto produttivo con la minoranza, bensì coltivi la pervicacia dello scontro e agli occhi dei consiglieri di maggioranza e dei cittadini che ti sostengono hai interesse a dipingerci solo come ‘nemici’. Lo denotano anche i tuoi comportamenti in consiglio comunale e mi riferisco alle tue risatine durante i nostri interventi, alle frecciatine ai partecipanti del pubblico vicini alla nostra lista o al tuo continuo fare riferimento a ipotetiche persone che “lavorano nel buio” per indirizzare contro di te l’operato della minoranza.
Appare così evidente un tuo aspetto di personaggio rampante fisso nello scontro con l’altro, con quello che non è dalla tua parte. Tutto ciò dà spunto a qualche povero di spirito a scrivere delle stupidaggini sui sociaI; di recente un tuo ammiratore si è rivolto a te, sollecitandoti ad andare avanti per la tua strada e lasciare perdere noi “comunisti” della minoranza. Con questo signore io personalmente non ho mai parlato, non lo conosco e lui non conosce me e, visto che è un tuo sostenitore, puoi ben chiedergli un incontro nel quale poterci conoscere e chiarire le nostre posizioni ideologiche.
La minoranza si vanta di non istigare nessuno a questi atteggiamenti.




Auspico d’ora in poi un tuo modo diverso di trattare con la minoranza, con più rispetto di quanto non hai fatto finora, non considerandoci nemici o inferiori: tieni conto che siamo tutti stimati lavoratori che vivono non con mezzucci di fortuna ma esclusivamente della propria professionalità. Inoltre per una corretta azione sui social, ti invito ancora una volta a considerare l’attivazione dello streaming durante i consigli comunali, dopo svariate sollecitazioni alle quali non hai mai risposto.
Forse non vuoi che i cittadini interessati sappiano come ti raffronti con chi non è dalla tua parte? O di che cosa hai paura?
Spero inoltre che in uno slancio di democrazia, oltre a trattare la minoranza con i dovuti modi civili,           tu possa deciderti finalmente a dare spazio anche ai tuoi consiglieri di maggioranza e agli assessori nel  trattare in consiglio comunale gli argomenti all’ordine del giorno.
Ti auguro quindi buon lavoro, a vantaggio tuo e di tutta la cittadinanza
                                                                                                                Rossano Doati
                                                                                               capogruppo della Lista “Noi per Voi”