giovedì 23 aprile 2020

Polesine: Ail dona le uova agli ospedali e dona 20mila euro..


L’AIL Rovigo anche quest’anno ha avuto dimostrazione di vicinanza e solidarietà da parte dei suoi sostenitori. Nonostante la situazione generale dovuta all’emergenza COVID19 e le difficoltà logistiche nelle consegne, la nostra Associazione è riuscita a portare a termine la tradizionale raccolta fondi delle uova di Pasqua.

"A questo proposito si ringraziano i nostri volontari e i sostenitori che hanno acquistato l’uovo per se o l’hanno destinato, attraverso la nostra sezione e anche l’AIL Nazionale, agli operatori ospedalieri e ai volontari impegnati in queste settimane nell’emergenza coronavirus (il cosidetto “uovo sospeso”).-spiega il vice presidente Matteo Stoppa- Purtroppo molte uova sono rimaste invendute ma il Consiglio di Amministrazione ha deciso di compiere un gesto semplice ma significativo: donarle, insieme alle altre “uova sospese”, agli ospedali pubblici di Adria, Rovigo e Trecenta (pronto soccorso, rianimazione, ematologia, emergenza covid, pediatria ecc) oltrechè a gruppi di volontari di vari comuni della provincia. Una dolce sorpresa ricca di riconoscenza.

Ma l’AIL Rovigo non si è fermata qui. Nei giorni scorsi ha versato un contributo straordinario di 20.000 € all’ULSS 5 per l’Ospedale COVID 19 di Trecenta.
 Noi che lottiamo da anni contro malattie terribili abbiamo ritenuto indispensabile compiere un gesto di condivisione nei confrondi di tutti coloro che in queste settimane hanno purtroppo sperimentato la sofferenza derivante da questo virus.
Nei prossimi mesi non mancheranno comunque altre iniziative, in continuità con quanto già fatto, a favore del reparto di Ematologia di Rovigo per il quale si stanno studiando con la Direzione Generale e Sanitaria nuovi progetti relativi all’assistenza ospedaliera, alla ricerca e anche all’assistenza domiciliare.

lunedì 20 aprile 2020

Polesine:14 pc per la didattica a distanza degli studenti dle "De Amicis"


COVID-19, QUATTORDICI PC A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI
PER LA DIDATTICA A DISTANZA. È IL RISULTATO
DELLA COLLABORAZIONE TRA IMPRESA, SCUOLA
E ARMA DEI CARABINIERI
L’iniziativa, coordinata da Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo,
si avvale del supporto di AD Consulting Srl e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo, che questa mattina hanno ricevuto i dispositivi per consegnarli direttamente a casa dei ragazzi.
Rovigo, 20 aprile 2020 – Impresa, scuola e Forze dell’Ordine fanno squadra per supportare i ragazzi nella didattica a distanza. AD Consulting Srl ha concesso 14 computer in comodato d’uso gratuito, fino al termine dell’anno scolastico, ad altrettanti allievi dell’I.I.S. "E. De Amicis" di Rovigo. In tempo di Coronavirus, infatti, gli studenti sono tenuti a seguire da casa le lezioni online, ma non sempre dispongono degli strumenti necessari. L’iniziativa, coordinata da Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, si avvale del sostegno del Comando Provinciale Carabinieri di Rovigo. I militari dell’Arma questa mattina hanno ricevuto i dispositivi per consegnarli direttamente a casa dei ragazzi.

Sono numerose le realtà produttive che, in questo periodo, si rivolgono a Confindustria per offrire il proprio aiuto. Grazie ad una consolidata rete di relazioni, l’Associazione di volta in volta favorisce la nascita di proficue collaborazioni tra aziende e società civile.

“La scuola, così come l’impresa, non può rimanere ferma e gli strumenti d’impresa permettono alla scuola di continuare nella propria azione – dichiara il Vicepresidente di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo Gian Michele Gambato –. Oggi è stato compiuto un piccolo gesto dal grande significato e valore. Un sentito ringraziamento al Comando Provinciale dei Carabinieri per la partecipazione a questa iniziativa ed alla nostra associata AD Consulting per la disponibilità dimostrata”.

“L’emergenza Covid-19 – spiega Paolo Armenio, legale rappresentante di AD Consulting Srl – ha evidenziato che il nostro Paese non è ancora sufficientemente organizzato dal punto di vista tecnologico. Servono urgenti interventi strutturali in ambito digitale. Poco prima del lockdown – aggiunge -, abbiamo dotato la nostra aula informatica di nuovi PC. Ho dunque pensato che, in questo periodo di pausa forzata, sarebbe stato utile metterli a disposizione di chi ne abbia bisogno”.

Per i Carabinieri di Rovigo, questa collaborazione è un’ulteriore opportunità per confermare l’importante ruolo a sostegno del Paese e la vocazione alla prossimità verso i territori ed i bisogni delle popolazioni.

venerdì 17 aprile 2020

Delta:I carabinieri arrestano due fratelli di Porto Viro per droga


Nella serata del 16 aprile 2020, i carabinieri della stazione di Adria (Ro), nell’ambito dei controlli finalizzati a verificare il rispetto delle prescrizioni per contrastare la diffusione del virus "covid-19"   lungo la strada provinciale Nr. 45, hanno fermato una Opel Corsa, con a bordo due fratelli, A.B., 25enne e M.B. 30enne, entrambi di  Porto Viro (Ro) e con precedenti di polizia.


Durante il controllo i due ragazzi tenevano un atteggiamento nervoso e dall’interno dell’abitacolo del veicolo si percepiva provenire un odore acre, tipico delle sostanze stupefacenti. Circostanze che hanno fatto insospettire i militari, i quali hanno approfondito le verifiche procedendo ad una perquisizione dei due giovani e della loro auto.

Nei sedili posteriori dell’automobile i carabinieri hanno rinvenuto uno zainetto con all’interno un involucro contenente 67 grammi di marijuana.
Una successiva perquisizione presso l’abitazione dei due individui ha poi permesso di rinvenire, occultati all’interno di una stanza, ulteriori 300 grammi di marijuana, 0.4 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 5000 euro, verosimile provento di attività di spaccio.
I due ragazzi sono stati pertanto tratti in arresto e posti in regime di detenzione domiciliare presso la loro abitazione, in attesa dell’udienza di convalida prevista per i prossimi giorni.

giovedì 16 aprile 2020

Arquà Polesine:Consigliere Fabrizio Siviero


ARQUA’ POLESINE – Fabrizio Siviero, capogruppo di minoranza, ha presentato un emendamento allo schema di bilancio comunale depositato il 3 aprile 2020. 

L’emendamento è stato fatto in base alle decisioni della Cassa Depositi e Prestiti che ha messo a disposizione misure straordinarie per l’emergenza Coronavirus per gli Enti territoriali e le imprese. “L’operazione prevede la possibilità di rinegoziare i prestiti con capitale residuo non inferiore a 10mila euro – spiega Siviero -. Anche quelli con scadenza ravvicinata, nonché i mutui degli enti in predissesto e quelli degli enti in dissesto qualora abbiano approvato il bilancio stabilmente riequilibrato. Per la rata di giugno, posticipata al 31 luglio, viene sospeso il pagamento della quota capitale e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano di ammortamento vigente. La quota capitale della rata di dicembre sarà corrisposta nella misura dello 0,25% del debito residuo 2020, e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano post rinegoziazione, la cui scadenza minima è prevista per il 2043”. Dice che i pagamenti riprenderanno a giugno 2021, comprensivi della quota capitale ordinaria post rinegoziazione. 

“Aderendo a questa opportunità - sottolinea Siviero - il Comune di Arquà potrà avere nell’immediato una disponibilità finanziaria fino ad 124mila 126 euro pari alle quote di capitale di ammortamento dei mutui in essere e in scadenza il 30 giugno (prorogato al 31 luglio 2020) e al 31 dicembre 2020 oltre ad una ulteriore disponibilità finanziaria derivante dagli interessi da pagare con la rata del 31 dicembre 2020, da ricalcolare applicando la misura di interessi pari allo 0,25%  sul debito residuo anno 2020”. Secondo il consigliere comunale questo si traduce in una immediata disponibilità di fondi che consentirà di individuare situazioni di disagio sociale legate alla contingente emergenza, consentirà inoltre avere fondi a disposizione per interventi mirati all’acquisto di dispositivi di protezione individuale da destinare ai cittadini ed alle attività del Paese. E che l’amministrazione, può avere a disposizioni fondi per interventi mirati ad adeguare gli uffici pubblici, scuole, parchi, impianti sportivi, alle nuove esigenze dettate dall’emergenza.    


Siviero propone inoltre una commissione interna composta da 2 membri della maggioranza e uno della minoranza per individuare le iniziative più idonee a contrastare l’emergenza Covid 19. E nell’immediato propone anche la possibilità di individuare cluster di persone a cui somministrare i test sierologici, da estendere progressivamente a tutti i residenti. “Ciò di cui il paese Arquà ha bisogno, continua Siviero, è avere un’amministrazione attenta alle esigenze legate all’emergenza, attivando semplici ma continue azioni che possono rassicurare la popolazione in un momento così delicato. L’emendamento proposto va proprio in questo senso” conclude.

martedì 14 aprile 2020

Taglio di Po:negativo il tampone dell'ospite positivo al test sierologico

Oggi, 14.04.2020, è arrivata l’attesa notizia che la sospetta posizione di positività di un ospite della struttura “Madonna del vaiolo” di Taglio di Po rilevata in data 10 aprile 2020 è stata sciolta. Il tampone orofaringeo effettuato è risultato negativo e ha rilevato la falsa positività dell’esame sierologico precedentemente effettuato. Della notizia sono stati prontamente informati i famigliari e si provveduto alla revisione delle procedure di sicurezza precedentemente disposte. Si chiude così, con un completo semaforo verde, la situazione dei tamponi eseguiti fra venerdì 10 e sabato 11 aprile nelle case di riposo di Taglio di Po, Corbola ed Ariano nel Polesine in stretta collaborazione con la Azienda USL n. 5 Polesana. Con grande efficienza da parte del personale sanitario sono state eseguite, prima le prove sierologiche agli ospiti, poi al personale cui è stato eseguito pure il tampone orofaringeo.
E’ da rilevare che la situazione di contenimento messa in campo dal CIASS sembra aver sortito effetti concreti. Già dal 24 febbraio la direzione ha attivato le più rigorose misure di contenimento per il Covid-19, dotando il personale di mascherine chirurgiche e dpi. Ha poi provveduto alla chiusura totale dei “Centri servizio” dal 5 marzo ed agendo fra i primissimi per adeguare i protocolli interni al contenimento del corona virus. Il CIASS ha così ottenuto il riconoscimento positivo dalla task force dell’Azienda USL n. 5 Polesana per le azioni adottate e per l’attenzione avuta nei confronti della sicurezza degli ospiti e del personale tutto, nella convinzione che le scelte molto restrittive messe in atto abbiano fornito una barriera effettiva al propagarsi del virus.   
E’ prevista una ulteriore serie di iniziative dell’Unità interna dedicata allo studio ed applicazione delle misure di contenimento del corona virus, istituita il 24 febbraio scorso e composta da tutte le professionalità a disposizione del Consorzio per indirizzare l’operato quotidiano del personale e per poter fronteggiare possibili effetti derivanti dal c.d. lockdown soft. Un plauso va dedicato al personale, diretto ed esternalizzato, per la professionalità, dedizione, umanità e completa trasparenza profusa nell’accudire gli ospiti. Un messaggio di ringraziamento viene diretto anche ai famigliari per la vicinanza espressa finora. 
Altro aspetto molto importante è l’annunciata periodicità con cui l’Azienda USL n. 5 Polesana provvederà alla verifica svolta in questi giorni.

Il Sindaco Siviero aggiunge: “Siamo felici per l’ottimo risultato raggiunto e come Amministrazione ci associamo ai ringraziamenti del Direttore a tutto il personale del CIASS. Siamo consapevoli che in momenti come questi il duro lavoro, l’impegno e la trasparenza verso l’utenza pagano sempre. Ci aspettano ancora momenti difficili, ma fino ad oggi l’argine ha retto, soprattutto grazie ad una costante attenzione e lungimiranza”.

sabato 11 aprile 2020

Taglio di Po:SIndaco Siviero"Un caso sierologico positivo, ma attendiamo l'esito del tampone"

"Oggi 10 aprile 2020 sono iniziate, per le strutture del CIASS, le attività di monitoraggio del personale e degli ospiti per il COVID 19, partendo dal Centro servizi “Madonna del Vaiolo” di Taglio di Po. In stretta collaborazione con la Azienda USL n. 5 Polesana sono state eseguite, prima le prove sierologiche agli ospiti, poi al personale cui è stato eseguito pure il tampone orofaringeo."sono le parole del sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero

L’obiettivo è quello d’intercettare eventuali positività cui poi dare o meno conferma tramite il tampone.
I risultati hanno dato semaforo verde per tutti i lavoratori operanti presso la struttura mentre in un’ospite completamente asintomatico si è rilevato un presunto sospetto di positività.
Quindi, determinatosi Il caso di sospetto COVID, da protocollo, è stato messo in sicurezza presso il reparto protetto già precedentemente predisposto e adottati i protocolli previsti in attesa dell’esito del tampone che ci si aspetta entro le 48 ore. L’esito del tampone rileverà la falsa positività, che si auspica, o la conferma della positività stessa. Della situazione sono stati prontamente informati i famigliari.

E’ da rilevare che già dal 24 febbraio il CIASS ha attivato le più rigorose misure di contenimento per il Covid-19, dotando il personale di mascherine chirurgiche e dpi. Ha poi provveduto alla chiusura totale dei “Centri servizio” dal 5 marzo ed agendo fra i primissimi per adeguare i protocolli interni al contenimento del corona virus.

 Il CIASS ha così ottenuto il riconoscimento positivo dalla task force dell’Azienda USL n. 5 Polesana per le azioni adottate e per l’attenzione avuta nei confronti della sicurezza degli ospiti e del personale tutto, nella convinzione che le scelte molto restrittive messe in atto abbiano fornito una barriera effettiva al propagarsi del virus.  

Dal 24 febbraio è stata costituita una Unità interna dedicata allo studio ed applicazione delle misure di contenimento del corona virus composta da tutte le professionalità a disposizione del Consorzio per indirizzare l’operato quotidiano del personale tutto, dalla formazione al reperimento dei dispositivi di protezione individuale. A loro va dedicata una particolare menzione per la professionalità, dedizione, umanità e completa trasparenza profusa sinora nell’accudire gli ospiti e consentire una quotidiana relazione con i famigliari utilizzando varie modalità, dall’utilizzo dei mezzi informatici, alle videochiamate, ai messaggi, al supporto psicologico, all’accompagnamento personale nei momenti difficili.

Altro aspetto molto importante è stato lo studio e la preparazione ad affrontare operativamente eventuali situazioni di sospetto contagio. Su richiesta della Regione Veneto, presso ogni Centro servizi, si è provveduto a predisporre un apposito spazio protetto cui assegnare eventuali ospiti sospetti ed in cui operare in sicurezza i percorsi socio-sanitari. Ecco perché la situazione odierna non desta preoccupazione né per l’ospite, né per il personale."-conclude il sindaco Siviero

martedì 7 aprile 2020

Rosolina:Il consigliere Pako Massaro interviene con alcune proposte per affrontare l'emergenza sanitaria


Il consigliere rosolinese Pako Massaro interviene con alcune proposte  in questo periodo di emergenza sanitaria


“Le “sterilizzazioni”(non far pagare) dei canoni demaniali per il settore primario e per il settore turistico per il 2020, i terreni non sono stati lavorati dopo la forte moria e le prenotazioni nelle nostre località non ci sono per la stagione già alle porte. Come possono le attività pagare milioni di euro di canoni demaniali se non potranno avere certezza delle entrate, anche perché come bene sapete tutti i canoni demaniali si pagano prima di iniziare a lavorare-sono la parole del leghista Pako Massaro., capogruppo di Più Rosolina, che prosegue nelle richieste-Chiediamo che i soldi che il comune ha incamerato, e non ha ancora speso, negli ultimi due anni di tassa turistica vengano spesi per promuovere la nostra località cosi che si riesca a salvare quello che rimane della stagione estiva. Ricordo sempre che l’indotto di Rosolina Mare e Albarella muove oltre 5000 lavoratori e che se questo non succedesse avremmo 5000 stagionali di Rosolina e dintorni senza uno stipendio. Quest’anno il turismo dovrebbe essere promosso attraverso una campagna “A Rosolina Non ti facciamo pagare la tassa turistica”.Altra cosa evidenziata dal consigliere di minoranza ,le  incentivazioni per  le attività ricettive, attraverso tavoli istituzionali  che promuovano la vendita di prodotti agricoli e il pesce delle  marinerie del nostro territorio.Nel concludere il capogruppo leghista, chiede a tutte le forze politiche del territorio di contribuire a sostenere la campagna mediatica, per incentivare i Veneti trascorrere le ferie in regione per dare una mano all’economia  Veneta, all’insegna dello slogan  “I veneti che amano il Veneto scelgono il Veneto”

Poste Italiane E Carabinieri Insieme Per Consegnare La Pensione Agli Anziani

   
 
Grazie alla collaborazione tra Poste e l’Arma dei Carabinieri, 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando così di doversi recare negli Uffici Postali.


Roma, 6 Aprile 2020 – Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.
 L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi.  In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
 La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. 
 L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.



                   

domenica 5 aprile 2020

Polesine:Tanta commozione per i funerali di" Maria dei foghi"

ARQUA’ POLESINE – Tantissima intensa commozione ai funerali di Maria Manfrin, 89 anni, la signora dei fuochi, chiamata affettuosamente in paese “La Maria di foghi”. Il feretro è partito dall’ospedale di Trecenta dove Maria è morta giovedì alle 21. Una volta arrivato ad Arqua’ Polesine è passato in località Lago, davanti all’azienda Martarello di cui lei è stata una perfetta titolare e amministratrice. Poi ha fatto il giro in via Alberto Mario dove c’è la sua abitazione ed è quindi arrivato al centro del paese per raggiungere il cimitero. Ad attenderla i figli, le nuore, il genero e i nipoti. La bara beige con sopra i fiori bianchi e gialli, è stata posta, per pochi minuti all’ingresso del cimitero. Il parroco don Vincenzo ha fatto una breve funzione religiosa. I parenti, tutti con la mascherina e tutti lontani tra di loro, per l’emergenza da Coronavirus, hanno ascoltato in silenzio pieni di commozione.


Il feretro è stato poi portato in cimitero davanti alla cappella della “Famiglia Manfrin Maria e Martarello”. I figli e i nipoti si sono stretti in qualche minuto di preghiera, poi si è provveduto alla tumulazione. E’ stata una morte quasi improvvisa, nonostante l’età avanzata, e ha toccato la sensibilità di persone di tutto il mondo. Infatti i famigliari hanno ricevuto condoglianze da tutta Italia, da tante nazioni europee e mondiali, dal sindaco, dalla giunta, e da tutto il consiglio comunale. Maria ha lasciato a tutti un grande messaggio: quello di essere stata una donna forte, una grande lavoratrice, una moglie, mamma e una nonna presente e perfetta. Originale nei modi, ambiziosa nel lavoro e nella cura della sua persona, amava stare sempre sulla breccia dell’onda, ogni settimana si faceva fare la piega ai capelli, si dava sempre il rossetto e lo smalto alle unghie. Maria Manfrin, era nata il 27 luglio 1930 e la famiglia stava pensando di organizzare una bella festa per i suoi 90 anni. Il suo paese d’origine era la frazione  Bernarda del Comune di Pincara, poco lontano da Arqua’ Polesine. I suoi genitori facevano arrotini ed erano soprannominati “I pevari”. Da giovane ha conosciuto Coriolano Martarello, che ha sposato a 18 anni. Lui, aveva ereditato dal padre Giovanni una fabbrica di fuochi d’artificio e la portarono avanti insieme. Negli anni ’70 Maria rimase vedova con 5 figli e non si perse d’animo, anzi continuò l’attività portandola ai vertici del mondo. “Ora lancia i fuochi d’artificio al servizio del Signore, in paradiso” è un commento affettuoso.

sabato 4 aprile 2020

Porto Viro:successo per l'idea di Alice Bianchi per #SeSieteACasaImpastate.


Tantissime persone clienti e non, si sono fatti seguire online dagli esperti della pizza "La Favorita" per impasto, lievitazione, cottura e tutto quello che riguarda il mondo della pizza.
"Una riscoperta dello stare in famiglia e impastare, in questo periodo di emergenza sanitaria  che ci ha permesso di stare accanto ai nostri amici e clienti seppure questa forzata lontananza"Sono le parole  di Alice Bianchi

Da questa settimana ho cominciato anche a distribuire lievito, perché in giro non se ne trovava più ed io ne ero super rifornita, lasciandolo fronte attività".


" Sulla pagina sempre della pizzeria è stato creato un album, dove sono state inserite le tantissime foto delle pizze, fatte ed impastate".

" Insomma per me e per la nostra attività che il 3 aprile compirà 14 anni, in un momento del genere è stata una carezza sul cuore non da poco, aver visto la condivisione, la partecipazione e soprattutto il ritorno a quello che si era perso, stare in famiglia e impastare".

L’Appello della Caritas Parrocchiale ai portoviresi


 Le volontarie della Caritas parrocchiale lanciano un appello di aiuto ai portoviresi per le fmaiglie in difficoltà
Le scorte alimentari sono esaurite, le famiglie in difficoltà sono aumentate e non riusciamo a dare una mano a tutti

In questo periodo di emergenza sanitaria la caritas parrocchiale di Scalon, prosegue la propria opera volontaria per  aiutare le persone in difficoltà, attraverso la consegna dei generi di prima necessità che le volontarie recapitano a casa dei cittadini, per evitare assembramenti alla sede della Caritas, situata nei locali dietro alla chiesa intitolata a Santa Maria Madre della Chiesa, patrona della città polesana.”Solitamente consegnavamo alimenti e vestiti il mercoledì pomeriggio alle persone che venivano a fare la fila per chiedere un aiuto per la propria famiglia –racconta Adolfina Pozzati,una delle volontarie Caritas- ora, le persone che stanno affrontando un periodo difficile, sono aumentate, altre ci vengono segnalate dal  comune di Porto Viro e le nostre scorte alimentari sono ormai esaurite”



Per questo motivo Pozzati lancia un appello”mi rivolgo  a quelle persone sensibili di cuore che escono per fare la spesa, chiedendo loro di pensare ai cittadini che stanno attraversando un momento di difficoltà dovuto a questo periodo di misure  contenitive per affrontare al meglio l’emergenza  del Coronavirus  e magari acquistare un pacco di pasta e generi di lunga scadenza,per poi portarli nella sede Caritas, durante il loro rientro a casa. Poi, con il gruppo delle volontarie ci adopereremo per consegnare i generi di prima necessità  alle persone bisognose”

venerdì 3 aprile 2020

Arquà Polesine:E' morta giovedì sera all'ospedale di Trecenta, Maria dei Foghi


E’ morta ieri sera (giovedì 2 aprile), alle 21, Maria Manfrin, 89 anni. Era ricoverata all’ospedale di Trecenta. Aveva delle patologie ed era anche risultata positiva al tampone per Coronavirus. Da un anno era ospite in una casa di riposo. Signora molto nota, in paese era conosciuta con la “Maria dei foghi” per aver portato avanti l’azienda dei fuochi d’artificio Martarello. Originaria di Pincara, era nata il 27 luglio 1930. Era vedova di Coriolano Martarello da cui aveva avuto cinque figli, Alfredo, Giovanni, Vincenzo, Ermes e Annalisa. Una donna dal grande coraggio e dalla grande forza, nonché pietra miliare dell’azienda leader dei fuochi d’artificio. Infatti era stata proprio lei, con la sua grande forza di volontà a portare avanti l’attività dagli anni ’70 in poi dopo la morte del marito. Coriolano era figlio di Giovanni Martarello che, dopo la fine della prima guerra mondiale, negli anni ’20, aveva creato la prima fabbrica ad Arquà Polesine, nella località Lago. Sposati da giovanissimi, Corialano e Maria hanno continuato l’attività. Negli anni ’70, dopo la morte di Coriolano, nonostante avesse ben cinque figli piccoli, Maria, munita di grande coraggio e tanta buona volontà, era riuscita a portare avanti con successo l’azienda del marito. Era lei stessa che andava alle fiere e preparava gli impianti per il lancio dei fuochi artificiali. Molto conosciuta nel suo settore in tutto il mondo, si riconosce a questa donna il grande merito di avere lavorato tanto e di aver tenuta unita la famiglia dove lei stessa faceva tutto. Sabato 4 aprile, alle 11, in cimitero ci saranno le esequie con i familiari più stretti.