martedì 29 ottobre 2019

Porto Viro:Conto alla rovescia per la FIERA DEL LIBRO E LA FIERA MATA

 Cresce l’attesa per la fiera Mata in programma il primo mercoledì di Novembre a Porto Viro.
L’antica ricorrenza, trova le sue origini agli albori di Donada e Contarina,i due comuni fondati dalle nobili famiglie veneziane(1600-1700), che per la prima volta si unirono nel comune di Porto Viro negli anni 30, vennero divisi nel 1939, per poi essere fusi definitivamente nel 1995, attraverso un referendum popolare. Nel corso degli anni, la fiera Mata,  antica fiera del bestiame che si organizzava a Contarina nel mese di Agosto, venne spostata dal sindaco di allora in un periodo fresco, matto,( da qui il nome) perché il bestiame risentiva troppo del caldo  estivo. Nel corso degli anni la fiera, si è arricchita di eventi culturali come la fiera del libro e ha mantenuto il mercato  in piazza Repubblica e lungo Corso Risorgimento con le giostre allestite nella piazza del mercato. Ad arricchire il calendario delle iniziative  l’associazione Artisti del Delta, presieduta da  Claudio Arborini, che oltre ad allestire all’ingresso e sulla gradinata del municipio  un’esposizione di opere con l’intervento di pittori e scultori di livello nazionale ed internazionale  sul tema “Fiera Mata-bancarelle al mercato” organizzerà un’estemporanea di pittura degli angoli più suggestivi della fiera. L’inaugurazione, alla presenza delle autorità cittadine, avverrà il 6 Novembre  alle ore 10.Nell’ occasione si svolgerà anche l’incontro con l’autrice Mirella Pregnolato con il libro “Alla ricerca dei ossi d’Paladin” .Un testo che riporta  citazioni e documentazioni attestanti la nascita dell’evento come Fiera del bestiame (forse la più importante della provincia) avvenuta fra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. Un evento che verrà realizzato in memoria di Doriano Tortello, socio fondatore del sodalizio Artisti del Delta, recentemente scomparso.

domenica 27 ottobre 2019

Polesine:Una delegazione in Camargue per una staffetta turistia culturale

Continuano le azioni previste dal piano di intervento regionale in materia di politiche giovanili sul territorio dell'ulss 5. Gli obiettivi del piano sono: l'opportunità di confronto tra vecchie e nuove generazioni (anche in relazione all’apprendimento di competenze in ambito professionale), il contrasto al disagio giovanile attraverso attività creative collegate alla realtà produttiva del territorio e lo sviluppo di competenze nell'uso delle nuove tecnologie.
Tra le diverse attività, il progetto "La staffetta" prevede il confronto con le istituzioni, le realtà no profit e gli operatori turistici del territorio di appartenenza e l'incontro con realtà simili nelle Riserva di Biosfera europee. 
Hanno partecipato al viaggio in Camargue dal 22 al 24 ottobre dieci giovani tra i 17 e i 29 anni, quattro rappresentanti delle cooperative sociali che stanno seguendo il progetto, Franco Vitale e Daniele Grossato per il comune di Rosolina, Roberto Pizzoli e Raffaele Crepaldi per Porto Tolle. Presente anche Porto Viro con Valeria Mantovan, nell'ottica della stretta collaborazione avviata dai comuni deltini che si affacciano sulla costa sui temi del turismo, dell'inclusione e dello sviluppo sostenibile del territorio. 
Il report del viaggio e il lavoro prodotto dai ragazzi saranno oggetto di un incontro aperto alla cittadinanza durante il quale verranno presentati i contenuti del progetto. Durante la tre giorni è stato possibile incontrare le istituzioni locali e gli operatori turistici e realizzare visite guidate alla scoperta del Delta francese. Ora ai ragazzi, guidati dagli operatori di REM scs e Goccia scs, il compito di fare sintesi dell’esperienza e avanzare le proprie proposte per rendere maggiormente fruibile la visitazione nel Delta del Po. ROBERTO PIZZOLI: "Penso di aver imparato molto dai giovani che stanno partecipando a questo progetto, dal loro entusiasmo e dalla loro volontà di spendersi per il proprio territorio. Questo viaggio mi ha lasciato più di quanto spesso non mi lascino le tante riunioni a cui partecipo."
FRANCO VITALE :" Complimenti all'organizzazione che ha seguito il progetto. I giovani hanno verificato le grandi potenzialità del nostro territorio con la volontà di mettersi in gioco al fianco delle proprie amministrazioni ed essere parte integrante di un grande progetto turistico, anche per destagionalizzare l'offerta."
VALERIA MANTOVAN: “È stata una esperienza costruttiva ed intensa. È un progetto che permette non solo a noi amministratori addetti al turismo ma soprattutto ai nostri giovani di avere consapevolezza del proprio territorio, delle proprie potenzialità e delle proprie mancanze avendo dei metri di paragone che, grazie a questa esperienza, si stanno costruendo. Ringrazio gli organizzatori per  l'opportunità data e per l’ ottimo lavoro svolto sino ad ora con questo progetto"

venerdì 25 ottobre 2019

Sciopero giornalisti. Bartelle “vicinanza e solidarietà ai giornalisti de ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ e di Poligrafici editoriale.


Sciopero giornalisti. Bartelle “vicinanza e solidarietà ai giornalisti de ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ e di Poligrafici editoriale.

Venezia 25.10.2019 - “Come polesana sono cresciuta leggendo ‘Il Resto del Carlino di Rovigo’ che negli anni è sempre stato un riferimento di buon giornalismo. Scoprire che la società editoriale a cui fa capo ha predisposto un piano aziendale talmente duro da indurre i lavoratori delle varie testate a scioperare per due giorni mi sconforta”

Così la Consigliera Regionale Patrizia Bartelle (Veneto 2020 - Italia in Comune) che aggiunge:

“la professione del giornalista ha un’importante utilità sociale perché mette in condizioni tutti di essere informati, funzione quanto mai importante in questi giorni in cui tra notizie spazzatura troppo spesso diffuse on line e repressione della libertà di stampa galoppante (un esempio su tutti la Turchia in merito alla questione siriana), bisognerebbe investire quanto più possibile nell’informazione”

Patrizia Bartelle, Consigliera Regionale (Veneto 2020 - Italia in Comune)

venerdì 18 ottobre 2019

I primi nove mesi di #sPOSTati per costruire un futuro ai minori polesani



Nei primi nove mesi di attività del progetto educativo #sPOSTati – un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile- sull’intera provincia di Rovigo è stato già attivato un ampio ventaglio di azioni educative rivolte ai minori dai 5 ai 14 anni, alcune legate all’animazione territoriale quali i centri estivi, le attività di promozione alla lettura e riqualificazione spazi con i laboratori di lettura BiblioL’Hub; altre invece strettamente più affini all'educativa territoriale in capo alla Cooperativa sociale Titoli Minori, capofila progettuale, che mette a disposizione di Comuni e Istituti Comprensivi un educatore con funzione di “ponte” in maniera tale da mantenere salda la rete non solo tra questi due servizi bensì, in alcuni casi, anche con i Servizi Sociali delle ULSS e i Consultori Famigliari. I minori intercettati fino ad ora attraverso l'animazione territoriale sono circa una quarantina mentre per la parte di educativa territoriale sono già in carico dal mese di febbraio ad oggi circa 15 minori dai 5 ai 14 anni. I comuni coinvolti sono Adria e l’Istituto Comprensivo Adria uno, l’Istituto comprensivo di Stienta e il Comune di Gaiba, l’Istituto comprensivo di Costa. Inoltre, sono in fase di promozione la stesura di protocolli di intesa specifici con Ulss 5 e i Comuni di Ariano, Taglio di Po e Rovigo.

Per quanto riguarda i centri estivi, quelli che si sono tenuti nel Comune di Lendinara hanno coinvolto un’ottantina di minori in due distinti laboratori di VideoMaking e Arte Terapia, Silvia Valente Presidente Ctg Atene del Polesine e Coordinatrice dell’animazione estiva commenta: “È stata un’esperienza affascinante sia per gli animatori e ancora di più per i minori. Attraverso il laboratorio “VideoMaker” i minori si sono potuti immedesimare non solo nel ruolo di attori ma anche curare in prima persona la realizzazione dei video stessi e la regia sotto la guida di un professionista dell’Associazione Mondogira, partner progettuale. Altrettanto interessante e valida l’esperienza dell’Arte Terapia, uno strumento utile ai minori per la promozione dello sviluppo della loro creatività attraverso l’esplorazione ed espressione artistica delle loro emozioni.” Dello stesso avviso l’Amministrazione comunale lendinarese che ha accolto con grande entusiasmo il progetto #sPOSTati a favore delle nuove generazioni proprio in virtù della possibilità di promuovere azioni concrete a sostegno della formazione e in contrasto alle forme di dipendenza da parte dei minori. Federico Amal, Consigliere Comunale e già Assessore alle Politiche Sociali,  dichiara: “La rete creata sul territorio dalle varie realtà associative conferma la possibilità di crescita di Lendinara qualora si creino sinergie efficaci tra le varie competenze che contraddistinguono molti dei nostri operatori dei vari segmenti di formazione, moltiplicando il valore aggiunto del progetto stesso. Un plauso a tutti coloro che abbiano sostenuto e reso concreto questo progetto, auspicando sia solo l'inizio di una collaborazione continuativa.”

In ottica di definizione di un quadro più completo delle diverse situazioni di disagio minorile attualmente prese in carico all’interno del progetto #sPOSTati già si registra il raggiungimento di
obiettivi


 fondamentali e significativi, quali: il rientro a casa di minori dopo la permanenza in Comunità; l'accompagnamento di minori; l’attivazione un supporto scolastico educativo; infine, la creazione attraverso l'educativa territoriale, partendo quindi dalla strada, di Servizi complementari all'interno di spazi messi a disposizione dai Comuni stessi.


Il progetto #sPOSTati è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”


                                       

giovedì 17 ottobre 2019

Porto Tolle:La minoranza interviene sui diritti esclusivi di pesca

Porto Tolle:La minoranza interviene sui  diritti esclusivi di pesca


Inutile fare un excursus socio – politico della situazione che si verrebbe a creare se i diritti esclusivi di pesca non venissero affidati al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine: è la prima fonte di reddito del territorio, non ci vuole una grande fantasia nel pensare a cosa comporterebbe una perdita simile per tutti noi. Il nostro intento come opposizione è esprimere ancora una volta solidarietà piena e vicinanza a tutti i pescatori, che sono con il fiato sospeso in attesa di capire come sarà il loro futuro. Questo pensiero è sicuramente comune a tutti i cittadini di Porto Tolle e non solo, anche perché è nell’interesse di tutti che la pesca continui a far girare l’economia del nostro territorio e di tutta la Provincia.    Interveniamo alla vigilia di un importante consiglio Provinciale dove si dovrebbe decidere il futuro dei diritti esclusivi di pesca, i quali tutt’oggi consentono un lavoro stabile a oltre 1500 pescatori più tutto indotto che ne consegue. Purtroppo, però, questa decisione del consiglio Provinciale è preceduta da una situazione conflittuale tra la Provincia, detentore dei diritti, e il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine che ne è sempre stato il gestore. Ovviamente non entriamo  nel merito del conflitto , anche se ci sarebbe molto da ridire nei comportamenti di entrambi le parti, a nostro avviso molto spesso  irresponsabili, ma vogliamo  rimanere nel merito della vicenda dei diritti esclusivi di pesca che abbiamo seguito  fin da subito con grande preoccupazione cercando di dare il nostro contributo; abbiamo per questo chiesto un consiglio comunale aperto dove poter discutere e confrontarsi per  poter trovare una soluzione possibile che possa garantire la continuità dei diritti di pesca al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine . Purtroppo questo passaggio non ha sortito ciò che ci eravamo prefissati e questo ci ha ulteriormente preoccupati. Infatti la divergenza tra la Provincia e il consorzio si è ulteriormente allargata con il sindaco Pizzoli che non è riuscito a trovare un punto convergente. Inoltre è stato deludente anche il risultato avuto anche con la grande mobilitazione dei pescatori davanti alla Provincia che ha prodotto un nulla di fatto. Oggi purtroppo assistiamo sulla stampa a continui attacchi reciproci, senza esclusioni di colpi, volti a sostenere tesi diverse e contrapposte. Noi non vogliamo con questo articolo entrare nel merito delle questioni, però vogliamo porre una riflessione alle parti in causa nella speranza che possa far riflettere sia gli uni che gli altri. Partiamo dal momento che i diritti esclusivi sono stati messi a disposizione del consorzio dalla Provincia: circa trent’anni fa, nasce questo accordo da una intuizione da parte di due persone illuminate e lungimiranti come il Presidente Brigo e il Maestro Rigolin. Sono i padri dei diritti esclusivi di pesca, e sono riusciti in questa impresa attraverso la concertazione tra la Provincia e il mondo produttivo della pesca.
Questa concertazione è stata la base sulla quale si sono da sempre basati i diritti esclusivi di pesca, anche negli anni successivi, e che in trent’anni hanno prodotto quello che oggi sappiamo sul nostro territorio. Pertanto siamo convinti che se vogliamo che questa realtà possa continuare a dare la possibilità di lavoro a 1500 persone, a poter investire per crescere e sviluppare nuovi posti di lavoro sia diretti che indiretti, non ci sia altra strada che la concertazione e il dialogo politico in un confronto, anche aspro e duro, ma proficuo e concreto. Pensiamo che la contrapposizione sia molto rischiosa perché potrebbe compromettere anni di lavoro e addirittura il futuro di tutto il settore. Pertanto con questo intervento vogliamo fare un appello alle parti perché riprendano il dialogo e trovino una soluzione condivisa, solo così si può garantire la continuità del lavoro ai 1500 pescatori. Crediamo che non valga la pena mettere a rischio un settore intero delegando la decisione finale ad un giudice del TAR, in una causa giudiziaria che sarà sicuramente infinita. La politica e il consorzio debbono riprendere il filo della questione ponendosi come obbiettivo primario la garanzia di lavoro dei 1500 pescatori non per un anno, due, 15 anni… ma per sempre! Crediamo che da questa situazione si possa e si deve uscire solo attraverso il coinvolgimento di tutte le parti dal comune alla Provincia, alla regione (che proprio oggi ha approvato all’unanimità una mozione di sostegno a lungo termine dei diritti esclusivi di pesca al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine), al Governo che sicuramente non si tirerà indietro se sollecitato in un tavolo concertativo. Allora consiglieri Provinciali nonché presidente della Provincia e presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine fermativi un attimo a riflettere e per favore riprendete il dialogo per il bene dei pescatori e di un intero territorio. Lasciate stare i ricorsi in tribunali le procure gli avvocati e quant’altro e dimostrate con senso di responsabilità per le cariche che avete di riprendere il dialogo attorno ad un tavolo concertativo con la presenza di tutte le istituzioni coinvolte. Ovviamente come gruppo consigliare di opposizione del comune di Porto Tolle siamo a disposizione per quello che ci compente e per quello che serve per contribuire affinché questo dialogo possa trovare la strada giusta e corretta per salvaguardare i 1500 pescatori, un intero settore della pesca, e garantire un territorio che da anni basa la sua economia e sviluppo su questo settor

martedì 15 ottobre 2019

GRANO, MEMORIA E FUTURO: AGRIFREE CELEBRA L'AGRICOLTURA BIOLOGICA IN UN PARTECIPATO INCONTRO A PORTO VIRO

All’interno del salone il grano passa di mano in mano, dal passato al futuro, e con un florido presente. Molti aspetti del riuscito incontro “I sapori d’la Mea”, organizzato domenica scorsa allo stabilimento Agrifree di Porto Viro, rimandano a questo binomio inscindibile: dall’austero capannone di via Ca’ Pesara, ristrutturato dalla famiglia Fregnan dopo essere stato nei decenni l’abitazione dei custodi e la scuola della matriarca, quindi magazzino e ora sala congressi; al testimone passato attraverso le generazioni, dal bisnonno Silvio al nonno Renzo, dal padre Marco alla giovane Giorgia lanciata verso le produzioni 100% biologiche, in consorzi con i mulini, i pastifici e le panetterie del Polesine.

A celebrare l’azienda, sempre più vocata al femminile e alla gioventù («la new economy del cibo», è stata definita) anche la sindaca di Porto Viro, Maura Veronese: «I Fregnan hanno le idee chiare – esordisce – e nemmeno io credevo ne uscisse una cosa così bella, che valorizza il territorio». Veronese ripete il leitmotiv: «Qui si pratica un’agricoltura che guarda al futuro, tornando un po’ al passato, e inizia una filiera gestita da ragazzi giovani, vanto per tutto il Delta del Po».
È proprio Giorgia Fregnan a delineare i caratteri del suo impegno: «Dopo che mio padre ha modernizzato gli impianti, l’impresa è passata a me e a mio cognato Nicola Crepaldi, che da due anni abbiamo imboccato la strada del biologico sfruttando la naturale produttività dei terreni. Coltiviamo cereali a km zero, per la macina ci serviamo di un mulino a pietra nel Delta ferrarese, anche quello 100% biologico».
E poi la pasta, e il pane: anche Nicola Finotti è giovanissimo, ha 22 anni e da tre lavora nel panificio di famiglia. «Quella di Agrifree – spiega – è una farina versatile, adatta sia al pane che alla pizza, ai grissini e alle torte casalinghe. Il prossimo anno abbiamo anche intenzione di insegnare l’arte del pane attraverso corsi di formazione direttamente in panificio».

Il convegno “I sapori d’la Mea” è stato voluto proprio da Marco Fregnan e da Andrea Finotti, titolari delle rispettive aziende: un’affluenza inattesa, con qualche centinaio di persone interessate ai vari aspetti della produzione. Non ultimi i collaboratori, come la ristorazione di Zafferano che impiega la farina di Agrifree. «La svolta è avvenuta quattro o cinque anni fa – racconta Marco Fregnan – quando mio padre Renzo ha lasciato la piccola azienda, e ci siamo chiesti se convertirla al biologico.

Allora sono state individuate le colture adatte al territorio, con le prime prove di macinazione e pastificazione: di qui la selezione dei grani e dei partner, la ricerca di un certificato e il mantenimento della catena biologica grazie ai mille consigli di Adriano Bersani e di Andrea Finotti». Nasce così una linea di prodotti non lasciata al caso, ma frutto di programmazione e tesa al mangiar sano.

giovedì 10 ottobre 2019

Porto Viro:ecco gli operatori per il censimento incaricati dal comune

A ottobre 2019 parte una nuova edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Il Censimento permette di conoscere le principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia. Per la seconda volta l’Istat effettua la rilevazione censuaria con cadenza annuale e non più decennale, il che consente di rilasciare informazioni continue e tempestive.


A differenza delle passate tornate censuarie, il Censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione di esse. Ogni anno le famiglie chiamate a partecipare sono circa un milione e quattrocentomila, in oltre 2.800 comuni.
Il nuovo Censimento è comunque in grado di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione, grazie all’integrazione dei dati raccolti con le diverse rilevazioni campionarie con quelli provenienti dalle fonti amministrative. I principali vantaggi introdotti dal nuovo disegno censuario sono un forte contenimento dei costi della rilevazione e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie.
Partecipare al Censimento è un obbligo di legge, la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione.
Se il cittadino ha bisogno di aiuto o assistenza può rivolgersi in forma del tutto gratuita al Centro Comunale di Rilevazione (CCR) del Comune, presso l’Ufficio Elettorale e Statistica (Tel 0426/325724-325727 - Mail: elettorale-statistica@comune.portoviro.ro.it).

Gli operatori del Centro Comunale di Rilevazione sono:

Responsabile : Emanuela Amabile Raddi
Referente : Rosella Astolfi
Rilevatori CHE PASSERANNO PRESSO LE ABITAZIONI MUNITI DI TESSERINO CON FOTO:
Maitena Bonandin, Elisabetta Ferrucci, Valentina Furlanetto, Fabio Pregnolato, Francesco Rubin
(INSERIRE ALLEGATO FOTO)

La famiglia può essere chiamata a partecipare al censimento in corso oppure può non essere coinvolta nelle rilevazioni campionarie di quest’anno, quindi :
  • Se la famiglia riceve una lettera intestata che la invita a compilare il questionario online fa parte del campione della rilevazione da lista (n. 402 famiglie a Porto Viro).

  • Se la famiglia è informata dell’arrivo di un rilevatore, attraverso una lettera non nominativa e una locandina nella cassetta delle lettere o affissa negli ingressi dei palazzi fa parte del campione della rilevazione areale (n. 53 famiglie a Porto Viro)

  • Se la famiglia non riceve alcuna lettera non fa parte del campione 2019 e potrebbe essere contattata nei prossimi anni.

Per ulteriori informazioni: