sabato 30 giugno 2018

PORTO VIRO:OASI FELINA, CONSIGLIERE GIACON"IL GATTILE ABUSIVO?UNA BALLA"


PORTO VIRO:OASI FELINA, CONSIGLIERE GIACON “IL GATTILE ABUSIVO?UNA BALLA”




Il consigliere comunale Thomas Giacon  entra a gamba tesa sulla questione dell’Oasi felina, al centro delle discussioni via social tra la presidente dell’associazione Oasi-Onlus Rina Bovolenta e la sindaca.



“Siamo di fronte ad una sindachessa arrogante e presuntuosa, soprattutto verso quelle persone e/o associazioni che la pensano diversamente da lei. Purtroppo per lei i tempi del comunismo o del fascismo sono finiti, ora siamo in democrazia e le ricordo che il 58% dei cittadini non l'ha voluta, non può pretendere che i cittadini di Porto Viro siano sui sudditi, non può negare la libertà di opinione ne di pensiero”.


Poi Giacon incalza”Lei rappresenta un’amministrazione senza idee e senza progetti pronti ad accusare e a dare colpa a chi li ha preceduti quando ci sono complicazioni, ma altrettanto pronti e attenti a prendersi i meriti anche se sono di altri (vedi via Torino, fondi Adriatic LNG, Pol. Acque, Fondi Gal).Questa amministrazione lavora per distruggere tutto ciò che è stato fatto o programmato da altri amministratori, il gattile ne è l’esempio, addirittura inventandosi che è abusivo. Il comune non fa abusi in quanto ente che autorizza e controlla”.



“La sindachessa si contraddice, si dimentica che la sua amministrazione ha stanziato dei fondi per ultimare il gattile, in particolare per adeguarsi alle prescrizioni tecniche avanzate dall’ ASL fatte sul progetto predisposto dagli uffici comunali”



“Più che distruggere il gattile, opera tanto desiderata e attesa non solo dall'associazione Oasi ma da gran parte dei cittadini, la sindachessa dovrebbe guardare dentro ai suoi cassetti o dentro qualche ufficio per riscontrare veramente qualche importante abuso/i, ma si guarda bene da non farlo, per evitare forti mal di testa, oppure non ne è al corrente??-



“La politica  attuata dell'amministrazione Veronese è negativa, siamo oltre il confine della mala politica, oggi con il gattile, manca solo la volontà politica e amministrativa per risolvere (probabilmente legate all’ultimazione dei lavori), qualche complicazione che per un comune come Porto Viro è all'ordine del giorno.Dovrebbe essere un'azione naturale per rispondere alle necessità non solo di un'associazione che da più di 30 anni offre gratuitamente un servizio alla comunità basso polesana ma anche verso tutti i cittadini come dimostrato sul social media”.



“Se il gattile non sarà reso agibile sarà solo responsabilità della sindaca, orgogliosa, ma soprattutto rancorosa, verso chi la contraddice. Le do anche un suggerimento, assegni il gattile in via sperimentale all’associazione Oasi per 24 mesi, considerato che è l’unica associazione di questo genere, non si accanisca all’idea di fare un bando pubblico, che poi alla fine sappiamo già come va a finire. Solo allora procederà come da normative forte dell’esperienza nuova fatta”.

Noi siamo un esempio per tanti comuni con quest’opera, quando è maturato il progetto del gattile c'era un urgenza imminente da affrontare e risolvere e abbiamo individuato il miglior posto in quel momento per garantire la minima spesa e la miglior realizzazione. C'era la necessità di intervenire subito. Se alla Sindachessa non piace il posto, usi i soldi che l'amministrazione Giacon le ha garantito tramite Adriatic LNG per realizzarne un altro, ma provvisoriamente usi l'esistente ormai pronto”.



“Un buon amministratore dovrebbe migliorare le opere di chi lo ha proceduto, non distruggerle, dovrebbe risolvere i problemi e le relative contingenze per una semplice questione di dovere e responsabilità, invece troppo spesso questa sindaca si fa sovrastare dall'ira, e dalle ripicche personali, pertanto se è in difficoltà a fare il sindaco le consiglio di ritornare a fare l'avvocato, forse avrà più soddisfazioni”.



venerdì 29 giugno 2018

VENETO:SANITA',PRIMO CASO DI WEST NILE A POLESELLA.2 LINK PER INFORMAZIONI

SANITA’. PRIMO CASO DI WEST NILE DEL 2018 IN VENETO. ATTIVO SISTEMA DI SORVEGLIANZA REGIONALE. COLETTO, “PREVENZIONE FUNZIONA, AZIONI DI CONTRASTO, CURE GARANTITE”. RACCOMANDAZIONI PER LE PERSONE. 2 LINK PER INFORMAZIONI



Il 12 giugno scorso il sistema regionale di sorveglianza integrata di malattie trasmesse da vettori, con l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha rilevato la prima positività per virus West Nile (WNV) in un pool di zanzare catturate in una trappola posizionata nel comune di Villa Bartolomea (Verona). Nei giorni successivi sono state rilevate positività anche in altre trappole delle province di Treviso e Venezia. Alle positività per WNV nelle zanzare è seguito nella giornata del 26 giugno la conferma di laboratorio del primo caso di malattia neuro-invasiva da virus West Nile del 2018 in una persona residente a Polesella in provincia di Rovigo. Dal 1 giugno è attivo il sistema di sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori, tra cui la febbre West Nile: a seguito dei riscontri la Regione, le Aziende ULSS ed i Comuni hanno attuato attività specifiche di contrasto previste dal Piano regionale.
E’ questo il quadro tracciato dalla Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto rispetto al ripresentarsi, anche quest’anno, dell’infezione da virus West Nile, trasmesso dalla zanzara comune del genere Culex presente nel nostro territorio.
Conosciamo bene questa realtà – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – e anche quest’anno, dal primo giugno abbiamo attivato un capillare sistema di sorveglianza, abbinato ad azioni di contrasto il più incisive possibile. Il contagio umano nella forma neuro-invasiva – aggiunge l’Assessore – non è fortunatamente frequente ma, quando si presenta, il sistema sanitario, già allertato, è in grado di riconoscere prontamente la malattia ed erogare cure efficaci, quando un paziente si presenta con determinati sintomi di interessamento neurologico”.
La Regione del Veneto dal 2010, in accordo con le autorità nazionali, ha implementato un sistema regionale di sorveglianza integrata clinico, entomologico e veterinario per uno stretto monitoraggio degli agenti patogeni trasmessi da vettori. Nel corso degli anni la Regione Veneto ha inoltre predisposto un piano di lotta alle zanzare che prevede l’effettuazione, da parte dei Comuni di interventi di disinfestazione prevalentemente dei focolai larvali e in casi specifici, adulticidi. Le Aziende Ulss hanno il compito di valutare l’efficacia dei trattamenti.
Il virus West Nile, comparso in Veneto nel 2008, è trasmesso all’uomo dalle zanzare del genere Culex infette che pungono prevalentemente nelle ore crepuscolari e notturne.
L’infezione da virus West Nile nella maggior parte dei casi decorre nell’uomo in modo asintomatico. Nel 20% dei casi possono verificarsi sintomi di lieve natura come febbricola, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni cutanee (febbre West Nile, WNF). In una piccola percentuale di casi, in particolare nelle persone anziane e debilitate, si possono presentare febbre alta, debolezza muscolare e complicanze neurologiche come encefalite (Malattia neuroinvasinva – WNND). Si sottolinea che l’infezione non si trasmette per contagio diretto da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di zanzara infetta, o attraverso le donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti di persone con infezione.
Nel nostro territorio, inoltre, da alcuni anni è presente anche la zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre), che può trasmettere le infezioni da virus Dengue, Chikungunya e Zika. Questo tipo di zanzara punge preferibilmente nelle ore diurne, con un massimo di attività nelle ore successive all’alba e nelle ore che precedono il tramonto.
I cittadini, raccomanda la Direzione Prevenzione della Regione - possono svolgere un ruolo importante per evitare la proliferazione delle zanzare attraverso l’adozione di semplici comportamenti come:
  • non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, etc.
  • svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;
  • coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne);
Per evitare la puntura di zanzara negli ambienti in cui non sia disponibile la climatizzazione è fortemente consigliata l’applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori insetticidi liquidi o a piastrine.
All’aperto, per la protezione individuale dalle punture di zanzare è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi). Un sufficiente livello di protezione è inoltre assicurato dall’utilizzo di repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza. Nell’uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e deve essere adottata la massima cautela nei bambini o su pelli sensibili. I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo.
Per una scelta informata sui repellenti è disponibile una guida “Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare” consultabile al seguente link al sito regionale: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/zanzara-tigre.
Infine nella Regione Veneto, a seguito del riscontro della recente positività del virus West Nile nelle zanzare in sequenza ravvicinata in diverse province e della notifica di un caso umano di encefalite sono state attivate le misure di controllo sulle donazioni di sangue ed emocomponenti, di organi e tessuti per evitare la diffusione dell’infezione. Ulteriori informazioni su

POLESINE:BASEBALL,RIPARTE DOMENICA IL CAMPIONATO DI BASEBALL

Dopo il Torneo delle Regioni, riprende il campionato. Il Baseball Softball Club Rovigo domenica fa visita alla capolista Nuova Pianorese per alimentare le speranze di playoff.


Dopo la parentesi dedicata al "Torneo delle Regioni", che ha visto il Veneto chiudere al secondo posto della classfica a squadre grazie anche all'apporto di ben 18 atleti del Baseball Softball Club Rovigo, torna il campionato di Serie B. La terza giornata di ritorno del girone B, in calendario domenica 1 luglio, porta il team rodigino di coach Fidel Reinoso in casa della capolista Nuova Pianorese Baseball. A causa di qualche problema organizzativo sul campo di Pianoro, il match verrà giocato sul diamante dell'Athletics Bologna Baseball. Gara uno alle 11, gara due alle 15.30.

Sulla carta si tratta, con tutta probabilità, della sfida più impegnativa dell'intera stagione regolare. Il roster rossoblù arriva alla sfida contro la corazzata emiliana forte del doppio successo ottenuto due settimane fa sul campo dell'altrettanto temibile Junior Alpina Trieste. Due affermazioni nette, frutto di alcuni accorgimenti tattici introdotti nel gioco difensivo ma anche di una ritrovata verve in battuta e sul monte di lancio. Dà fiducia soprattutto la crescita dei giovani, determinanti nel portare a casa gli ultimi due successi che hanno riacceso le speranze di agganciare il treno playoff. In classifica Rovigo è salito al sesto posto, ma con il doppio confronto contro i Dragons, fanalino di coda del girone B, ancora da recuperare. Tornare da Pianoro con almeno un successo renderebbe incandescente il finale di stagione dei rossoblù.

Non sarà facile. L'andata sul diamante di via Vittorio Veneto finì con due nette vittorie per la Nuova Pianorese, che non ebbe difficoltà contro una squadra rodigina ancora alle prese con il rodaggio di inizio stagione. Da allora, però, molte cose sono cambiate. I polesani sono cresciuti e recentemente i friulani hanno incassato anche due sconfitte, che però non hanno compromesso la loro leadership nel girone e, con essa, le chance di accedere ai playoff come prima classificata. Il roster rossoblù è in salute: tutti sono a disposizione di Fidel Reinoso.

POLESINE:LA "CXR GENERATION" FA TAPPA A FRATTA

La "CXR Generation" fa tappa a Fratta
Grande partecipazione per la "Corri tra le ville", podistica non competitiva organizzata dal Comune con la collaborazione della CorriXRovigo. 


Dopo il successo della "Pretty Run 2018", che sabato scorso ha riversato sulle strade e piazze di Rovigo oltre mille podiste, la CorriXRovigo ha ripreso i consueti appuntamenti del giovedì. Pur non essendo un appuntamento inserito nel calendario dell'edizione 2018, la tappa "unofficial" di ieri sera, giovedì 28 giugno, è stata davvero speciale. La "CXR Generation" si è infatti spostata a Fratta Polesine per la prima edizione della "Corri tra le ville", manifestazione non competitiva organizzata dal Comune di Fratta Polesine in collaborazione con lo staff CorriXRovigo.

Un evento che ha unito lo sport con la cultura e con la storia che contraddistinguomo uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Rovigo. Una formula che ha convinto i circa 400 sportivi che si sono presentati sulla linea dello start alle 20 in piazza Martiri, con la splendida Villa Badoer illuminata a far da cornice. Al via anche tanti gruppi podistici dei Comuni limitrofi e della provincia di Ferrara.

Come di consueto, runner e camminatori hanno potuto scegliere tra due percorsi: uno da 5 chilometri e uno più lungo da 9 chilometri, snodati in tratti di asfalto e sterrato. Suggestivi soprattutto i passaggi nei parchi di villa Avezzù, villa Labia, villa Matteotti e casa Sacra Famiglia. Per il ristoro finale si ringraziano l'Osteria Tre Corone e l'associazione Faedesfa Onlus.
Ma la gratitudine di "Corri tra le ville" e CorriXRovigo si estende anche alla Protezione Civile, al gruppo D&G, alla Pro Loco, all'Avis, all'azienda agricola Sicchiero, alla famiglia Avezzù e a suor Gabriella, madre superiora della Casa Sacra Famiglia, nonchè ai tanti volontari che hanno garantito sicurezza lungo i tracciati e aiutato nella gestione dei ristori. 

La CorriXRovigo torna il 12 luglio con una tappa ufficiale con partenza e arrivo al Polo Natatorio di Rovigo. Iscrizioni ancora aperte sul sito www.corrixrovigo.it o direttamente al negozio Finish Line di Rovigo, in Area Tosi.

CORBOLA:IL CONSIGLIO COMUNALE DICE NO ALL'ALLEVAMENTO AVICOLO CON 15 MOTIVI



CORBOLA:UNANIME IL NO POLLI LA POSIZIONE DEGLI AMMINISTRATORI



Corbola: Il consiglio comunale approva all’unanimità le osservazioni che verranno depositate in provincia  in vista della commissione Via (valutazione impatto ambientale), organo preposto per vagliare il progetto presentato dalla Freguglia Carol, per la realizzazione di un allevamento avicolo tra via Basson e via Spin che dovrebbe produrre  345mila capi. 


Le 15 osservazioni lette dal sindaco Michele Domeneghetti nel corso della seduta pubblica, sono il frutto dei quattro incontri tra la cittadinanza e il primo cittadino. Alle prime due riunioni  hanno infatti  relazionato i tecnici che hanno redatto il progetto dell’azienda proponente, al terzo incontro due tecnici della provincia e al quarto incontro il sindaco ha letto tutte le osservazioni raccolte e accolto altre proposte da parte dei cittadini. Criticità evidenziate dagli abitanti e da un tecnico ingaggiato dalla consigliera regionale Patrizia Bartelle, residente nel comune di Corbola. La produzione dei 345mila capi per i tre cicli di produzione previsti,ogni 35,46 e 60 giorni comporterebbe un incremento del traffico pesante insostenibile per le  vie d’accesso al futuro allevamento avicolo, proprio per le condizioni in cui versano le vie Garzara e Spin:carreggiate strette che non permettono l’incrociarsi di due mezzi pesanti, se non utilizzando alcune “aree di sosta”  private. I cinque capannoni previsti dal progetto dovrebbero sorgere in un’area in cui non vengono rispettate le distanze (previste dalla normativa) da due allevamenti di animali e da tre abitazioni. Una situazione  che preoccupa i corbolesi per il consumo di suolo destinato all’agricoltura con conseguente deprezzamento delle terreni circostanti e delle abitazioni vicine. Altra questione riguarda l’approviggionamento dell’acqua potabile. Il tutto per tre posti di lavoro e poco indotto a beneficio della comunità del territorio. Alla commissione Via, vengono poi richieste le analisi sulle emissioni delle polveri sottili, influenzate dall’uso degli antibiotici destinati agli animali e per la gestione della pollina la cui produzione è di quantità imponenti.



“La partecipazione dei cittadini agli incontri è stato un forte segnale di democrazia- evidenzia il consigliere di minoranza Marco Finotelli- e noi della minoranza vogliamo dare un’impronta politico- amministrativa per dimostrare che, di fronte a questioni che coinvolgono la salute e la genuinità del nostro territorio, non ci sono distinzioni politiche che tengano. Suffragare la nostra scelta di procedere in maniera unanime con una raccolta firme, già proposta  nel quarto incontro da alcuni cittadini, potrebbe essere un punto di forza ancora maggiore, proprio per far capire a chi dovrà decidere che il paese è unito e pronto a fare barricate contro eventuali decisioni contrarie”.”In questo caso l’unione tra maggioranza e minoranza è dimostrazione di lealtà e correttezza e noi della minoranza saremo a disposizione del paese per portare avanti la ferma volontà dei cittadini  nel dire No all’insediamento avicolo, pronti a lottare al loro fianco”.Nel suo intervento Roberto Crepaldi ha chiesto che al punto 9 delle osservazioni venga posto l’accento sull’importanza della salute dei cittadini che è prioritaria per il benessere dei cittadini, come cita la nostra costituzione. La proposta è stata accolta dalla maggioranza.  


Per quanto riguarda la questione raccolta firme il sindaco ha annunciato che darà mandato all’ufficio anagrafe per predisporre che i cittadini possano firmare per dire no all’allevamento avicolo. Appena sarà concluso il breve iter organizzativo  sarà esposto un cartello informativo sulla questione. “Chiaramente questa raccolta firme non rientra nei tempi utili per la Via-ha evidenziato il sindaco-la cui scadenza delle osservazioni è prevista per il 2 Luglio”.

E' intenzione del sindaco Michele Domeneghetti coinvolgere i tre rappresentanti polesani in regione (Corazzari, Azzalin e Bartelle) per portare la questione in seconda e terza commissione regionale.




giovedì 28 giugno 2018

CORBOLA:ECCO LE 15 OSSERVAZIONI PER DIRE NO ALL' ALLEVAMENTO DI POLLI


CORBOLA:ECCO DI SEGUITO LE OSSERVAZIONI LETTE  DAL SINDACO MICHELE DOMENEGHETTI, DURANTE LA RIUNIONE DEL 27 GIUGNO IN BIBLIOTECA COMUNALE.LE STESSE SONO STATE LETTE DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE  DEL 28 GIUGNO.





COMUNE DI CORBOLA



OGGETTO: D.Lgs. 03.04.2006 n. 152 (TUA) e L.R. 18.02.2016 n. 4: domanda di Valutazione di Impatto Ambientale e contestuale Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione di un nuovo allevamento avicolo in Via Spin a Corbola (RO) – Rif. Pratica SUAP: FRGCRL80M54H620M – 03122017-2243 Prot. SUAP n. 67350/24-03-2018. Osservazioni in merito alla domanda di V.I.A. ai sensi dell’art. 27-bis D.Lgs 152/2006.



Il presente documento è frutto delle riunioni pubbliche organizzate dal Comune di Corbola in data 23 maggio, 6, 19 e 27 giugno c. a. nell’ambito delle consultazioni pubbliche previste dalla norma citata in oggetto.

In coerenza con la normativa sopraccitata, con la finalità di proteggere e preservare la salute della popolazione del territorio, contribuire al miglioramento dell’ambiente e della conseguente qualità della vita, provvedere al mantenimento delle risorse ambientali ed ecosistemiche (terra, acqua ed aria), nonché alla preservazione dei beni e delle infrastrutture pubbliche esistenti in una logica di sviluppo sostenibile, questo Ente, sottopone all’attenzione della commissione V.I.A. provinciale le seguenti osservazioni:



1 - Viabilità: l’accesso all’area di produzione è prevista dalla strada comunale di via Garzara per un tratto di circa 1450 m e di via Spin per un tratto di circa 90 m. La carreggiata non ha segnaletica orizzontale di mezzeria in quanto non ha una larghezza minima sufficiente a garantire una corsia per ogni senso di marcia. La larghezza prevalente non supera i 4 m. I primi 900 m di via Garzara attraversano una zona abitata ad edificazione diffusa pertanto su entrambi i lati si incontrano passi carrai privati ricavati dal tombinamento di fossi, alternati a banchine cedevoli con relativa scolina. Il fondo stradale (nastro di asfalto) insiste sul sedime del vecchio tracciato anticamente costipato e battuto nel tempo con riporti non omogenei. La consistenza del rilevato stradale pertanto non è stato strutturato per essere considerato idoneo a sopportare carichi eccessivi. Lungo tutto il tratto inoltre sono alloggiate le reti di infrastrutturazione urbana (adduttrice acqua potabile, rete gas). Attualmente il tratto appare in buono stato in quanto è stato interessato recentemente da lavori di rifacimento della tubazione gas con successivo ripristino del manto mentre il tratto oltre via Spin presenta tratti di cedimento di metà della carreggiata e smottamento della banchina. Il comune negli anni scorsi è dovuto intervenire per lunghi tratti nel consolidamento di sponda del rilevato e ripristinare le condizioni minime di esercizio.

Pertanto, dato lo stato di fatto sopra esposto, si evidenzia la criticità nel far transitare mezzi con capacità superiore alle 3,5 t con la frequenza costante media giornaliera dichiarata di 1,6 autotreni, tale stima non contempla i mezzi di trasporto per la costruzione delle strutture previste (autobotti, trasporto inerti, trasporto delle strutture in acciaio e dei vari materiali da costruzione). Tale criticità è ancor più rafforzata quando nell’eventuale e realistico caso di incrocio di due mezzi gli stessi saranno costretti a fuoriuscire dalla carreggiata ed interessare la banchina cedevole.

Non solo, le esigue dimensioni e le curve del tracciato impongono comunque la fuoriuscita dal nastro di asfalto interessando inevitabilmente le banchine inerbate.

Pertanto questo ente, in accordo con la cittadinanza intervenuta, ribadisce la non idoneità della viabilità pubblica presente e prevede l’insorgere di problematiche e danni strutturali ai manufatti ed alle reti in essi alloggiati, generando inevitabilmente spese a carico della comunità.

Si chiedono opere di mitigazione volte alla risoluzione delle problematiche evidenziate.

2 – Distanza da allevamenti suinicoli e bovini esistenti: La D.G.R.V. 856/2012 stabilisce le distanze minime tra allevamenti avicoli, in relazione alla categoria, da residenze, da centri abitati e da allevamenti intensivi esistenti (si veda allegato 1). Nel caso in esame trattandosi di allevamento avicolo di categoria 3 dovrebbe mantenere una distanza di 1000 m da allevamenti di suini e 500 m da allevamenti avicoli. Si pone in evidenza la presenza di una aziende agricola a meno di 800 m ed una seconda azienda agricola a meno di 550 m aventi entrambe autorizzazione attiva e tuttora in esercizio per allevamento intensivo di suini (si veda allegato 2).

3 – Architettura assetto aziendale: Attualmente nell’area di progetto insistono due civici adibiti a civile abitazione ed una azienda agricola con l’abitazione del conduttore e della propria famiglia, stalle, capannoni ed annessi rustici. Nella relazione di progetto non viene specificato in che modo l’azienda agricola proponente risolve la vicinanza dell’azienda agricola confinante e le due abitazioni esistenti in quanto ricadenti ad una distanza inferiore ai 150 m previsti dalla D.G.R.V. 856/2012.

4 – Contratto di soccida: nella relazione di progetto viene dichiarata la realizzazione di un nuovo allevamento avicolo in Comune di Corbola, destinato all’accrescimento di polli da carne allevati a terra, in conduzione di soccida con il gruppo Veronesi (soccidante) che fornisce i pulcini di un giorno di vita e il mangime necessario al loro sviluppo e che, a fine ciclo di allevamento, ritira i polli e li trasporta al macello.

Il contratto di soccida è un contratto agrario di tipo associativo relativo all'allevamento del bestiame. Deriva dalla abrogata forma di prestazione d’opera (mezzadria). A seconda del tipo di soccida, il socio soccidante concede bestiame al soccidario che presta l'opera; costui a titolo di pagamento condividerà gli utili delle attività connesse. Il soccidante è direttore d'impresa. Ne consegue che colui che avrà la direzione dell’azienda e che potrà incidere attivamente sulle scelte in merito alla conduzione del nuovo allevamento sarà il gruppo Veronese. Almeno così viene inteso.

In tale assetto l’azienda proponente si pone come prestatore d’opera (soccidario) su terreno non di proprietà e condotta sotto la direzione del gruppo (soccidante) il quale farà confluire mangimi e capi da ambiti separati e non connessi con le logiche aziendali della ditta soccidaria eludendo la logica del piano aziendale, dello sviluppo di attività strettamente connesse con le possibilità e potenzialità aziendali e del principio di sostenibilità dei processi produttivi con il territorio di accoglienza. Tale approccio si connota sempre più come impianto a carattere industriale e mal si coniuga anche con i principi che sottendono all’accesso ai finanziamenti del PSR e con la destinazione agricola del territorio.

Si chiede ad AVEPA un parere tecnico sulla legittimità della struttura aziendale in relazione alla richiesta di aiuti comunitari per lo sviluppo aziendale del PSR.

5 – Durata e validità dei contratti: con il fine di preservare l’attività eventualmente insediabile si chiede di vincolare i contratti di succida, affitto, concessione o altre forme di contratto per la durata complessiva prevista dell’attività in modo da non creare le condizioni per una modifica degli assetti autorizzati e degli accordi raggiunti con la comunità locale.

                 Inoltre, dato il coinvolgimento attivo del gruppo succidante nella figura del direttore d’azienda, si chiede, nell’eventualità che tale progetto abbia un seguito, che esso venga contemplato negli eventuali accordi stipulati con la comunità locale.

6 – Approvvigionamento di acqua potabile: Attualmente la zona di via Basson e via Spin è servita da una adduttrice datata in acciaio (diam. 400 mm) in pessime condizioni e percorre il rilevato stradale di via Garzara fino al serbatoio di via Spin. Dal serbatoi in direzione di via Spin parte una distributrice in pvc di diam. 110 mm, mentre per servire via Basson parte una distributrice in pvc di diam. 63 mm. Ad oggi le portate permesse da queste tubazioni sono considerate già insufficienti in quanto si riscontrano carenze di approvvigionamento nei momenti di maggior richiesta. Pertanto, in relazione alla prevista ed eventuale maggior necessità di acqua potabile dovuta ai cicli di produzione aziendali si chiede all’ente competente Acquevenete Spa un parere tecnico in merito alla idoneità della rete esistente e la garanzia di un sufficiente e normale apporto presso le utenze domestiche a valle dell’azienda.

7 - Assetto idraulico ed idrogeologico: La zona dove ricade l’intervento è stata interessata anni addietro da allagamenti e ristagni di acqua meteorica dovuti alla non efficienza del sistema di scolo. Tale rete privata di fossi e scoline, non opportunamente manutenuta, ha creato non pochi problemi alle colture. Le recenti campagne di manutenzione, in accordo tra pubblico e privato, hanno migliorato lo stato della rete nonostante rimangano da rimuovere alcune criticità legate a tombinamenti non efficienti in prossimità di passi carrai e passi di accesso ai fondi. Attualmente, tolta la quota di acqua che viene assorbita e permea nei terreni coltivati, la rete si è dimostrata al limite della sufficienza. Pertanto nel progetto, ferma restando la dovuta rispondenza dell’invarianza idraulica prevista per legge, si chiede che lo stabilimento venga dotato di vasche di prima pioggia capaci di rallentare il normale deflusso verso la rete di scolo.

8 – Consumo Superficie Agricola Utilizzata: facendo espresso richiamo alla Legge Regione Veneto n. 14/2017 in merito alle disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio", facendo riferimento alla classificazione territoriale definita nel PTRC come “Aree ad elevata utilizzazione agricola” (art. 7 e 10 delle NTA), si chiede alla commissione V.I.A. la verifica del rispetto dei principi sotto elencati in relazione al progetto presentato:

a) favorire il mantenimento e lo sviluppo del settore agricolo anche attraverso la conservazione della continuità e dell’estensione delle aree ad elevata utilizzazione agricola limitando la penetrazione in tali aree di attività in contrasto con gli obiettivi di conservazione delle attività agricole e del paesaggio agrario;

b) favorire la valorizzazione delle aree ad elevata utilizzazione agricola attraverso la promozione della multifunzionalità dell’agricoltura e il sostegno al mantenimento della rete infrastrutturale territoriale locale, anche irrigua;

c) favorire la conservazione e il miglioramento della biodiversità anche attraverso la diversificazione degli ordinamenti produttivi e la realizzazione e il mantenimento di siepi e di formazioni arboree, lineari o boscate, salvaguardando anche la continuità eco sistemica;

d) garantire la compatibilità dell’eventuale espansione della residenza anche attraverso l’esercizio non conflittuale delle attività agricole e zootecniche;

e) limitare la trasformazione delle zone agricole in zone con altra destinazione, con particolare riferimento ai grandi impianti produttivi, al fine di garantire la conservazione e lo sviluppo dell’agricoltura e della zootecnia, nonché il mantenimento delle diverse componenti del paesaggio agrario in esse presenti;

f) garantire la sostenibilità dello sviluppo economico del settore rurale attraverso processi di trasformazione del territorio realizzati con il minor consumo possibile di suolo.

9 – Emissioni di sostanze: per quanto concerne la produzione e l’emissione di sostanze nell’aria, acqua e terreno, si chiede alla commissione V.I.A. di valutare non solo i dati medi, ma i dati di picco di ogni sostanza ed il loro effetto considerando il mix prodotto e se questi possono avere effetti sulla salute delle persone (lavoratori compresi). 

10 – Emissioni di polveri: per quanto concerne la produzione e l’emissione di polveri sottili, si chiede alla commissione V.I.A. di valutare se il metodo di abbattimento adottato è ritenuto efficace, e si chiede di valutare l’istallazione di filtri ad acqua e/o nebulizzatori per l’abbattimento costante delle polveri espulse da ogni singolo capannone con relativo sistema di raccolta e scarico dell’acqua di lavaggio.

11 - Emissioni di polveri PM 2.5: si chiede di fornire opportune delucidazioni in merito alla valutazione delle polveri sottili PM 2.5 e delle misure per controllare e contenere tale emissione.

12 - Produzione di pollina: A seconda della tipologia di prodotto (pollo allo spiedo ecc) si prevedono cicli della durata di 30-45 gg, nell’anno 12 cicli da 30 gg e 8 cicli da 45 gg. In media possiamo considerare circa 10 cicli annui per 5 capannoni. In relazione alla produzione di pollina prodotta da ogni ciclo moltiplicata per il n. di cicli annui per i 5 capannoni, si chiede alla commissione V.I.A di valutare se la quantità di pollina prodotta è compatibile con l’estensione aziendale del proponente, e nello specifico, se la quantità di pollina prodotta viene tutta stoccata per poi essere sparsa sui terreni nel periodo di concimazione, o se viene rimossa periodicamente per essere conferita presso altre aziende convenzionate. 



13 – Presenza storica di allevamenti intensivi: si contesta categoricamente la dichiarazione riportata nella relazione di progetto dove si asserisce che la zona ha profonde radici storiche di allevamenti intensivi. In contrapposizione netta al riconoscimento di zona “ad elevata utilizzazione agricola” sancita dagli strumenti urbanistici regionali e locali.

Preme far presente che gli allevamenti intensivi esistenti sul territorio di Corbola mantengono ancora una dimensione aziendale limitata che permette loro, nel caso dei bovini e suini, un equilibrio tra produzione di foraggio/sementi e smaltimento/spargimento del letame/liquame prodotto.

                 Notevolmente diverso se non inesistente il legame con la produzione agricola dei territori ospitanti degli innumerevoli stabilimenti avicoli costruiti a ridosso dei confini del territorio del Comune di Corbola. Come per lo stabilimento in oggetto, capi e mangimi non provengono da produzione aziendale, il prodotto finito viene venduto e trasformato altrove, mentre i residui di produzione (odori, polveri, pollina e sostanze antibiotiche) rimangono sul territorio con conseguenze per la salute ancora non quantificabili. 

                 Sulla base di queste considerazioni si chiede alla commissione V.I.A. una valutazione in merito ai seguenti aspetti:

a)   Dato il massiccio uso di antibiotici necessario al mantenimento del pollame, visti i presunti residui di tali molecole non solo nelle carni ma anche nei terreni in virtù dello spargimento della pollina stessa, si chiede una valutazione delle conseguenze di tali sostanze sui terreni, sulle colture coltivate ed in prospettiva le conseguenze sulla salute umana.



b)   Data la presenza di numerosi allevamenti avicoli sul territorio circostante il Comune di Corbola e dato che le conseguenze ambientali non rispettano i confini amministrativi di insediamento ma ricadono inevitabilmente sui territori vicini, si chiede di valutare se la concentrazione di carico procapite (animale allevato/su abitante insediati) è ritenuto sopportabile. 



14 – Ricadute economiche sul territorio: sulla base della gestione aziendale già trattata al punto 3 e 4 e da quanto è stato presentato nelle riunioni pubbliche, l’occupazione prevista di 3 unità se è sufficiente per le dinamiche aziendali non è equilibrata in relazione alle problematiche ambientali ed economiche che tale attività potrebbe creare. Anche l’indotto risulta essere molto limitato, in quanto tutto proviene da apporti esterni all’azienda (pollame vivo, mangime e prodotto finito). La stessa azienda soccidaria come la soccidante genererà utili in altre realtà avendo esse sedi legali presso altri Comuni. Diverso sarebbe se la stessa attività fosse legata, almeno in buona percentuale, a dinamiche aziendali che traggano le materie prime e servizi dal territorio stesso dove sono insediate.

15 – Deprezzamento terreni e fabbricati limitrofi: L’intervento proposto non ha dimensioni trascurabili, ed impone, date le distanze da rispettare dallo stesso, una non utilizzazione piena dei terreni limitrofi tale per cui risulterebbe impossibile la costituzione di nuovi allevamenti (ad es. di suini) per un raggio di 1 Km. Imporrebbe perciò alle aziende limitrofe esistenti la limitazione nell’uso di stalle e stabulari o la limitazione nell’ampiamento aziendale con il conseguente e prevedibile abbassamento dell’appetibilità e quindi del prezzo di terreni e fabbricati. Tale deriva esporrebbe il territorio verso la scomparsa progressiva della piccola/media proprietà contadina ed al conseguente fenomeno del colonialismo latifondista ed il progressivo spopolamento della campagna.



Il presente documento viene posto alla votazione nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2018 presso il Comune di Corbola con il fine di dare al Sindaco proponente mandato di deposito presso la Commissione Provinciale V.I.A.

Le presenti osservazioni ivi contenute saranno inoltre inviate alla Seconda e Terza Commissione Consiliare Regionale del Veneto competenti in materie di politiche del territorio, ambiente, difesa del suolo, turismo e politiche agricole affinchè possano trarre suggerimento per le normative di nuova elaborazione o per il miglioramento delle esistenti.   





                                         







BADIA POLESINE:BECCATO LADRO 25ENNE.INCASTRATO DAI VIDEO DELLE TELECAMERE


I Carabinieri della Stazione di Badia Polesine denunciano

all’Autorità Giudiziaria una persona per furto.





I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Badia Polesine hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato un 25enne della provincia di Padova. I militari hanno accertato che il giovane aveva commesso due furti in due distinti episodi in danno di una pizzeria del luogo. Le indagini hanno permesso di riconoscere e identificare il soggetto grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del locale. I due colpi commessi in fotocopia, previa effrazione di una finestrella, hanno consentito all’autore di impossessarsi complessivamente della somma di 150 euro in banconote di vario taglio, custodite all’interno del registratore di cassa, oltre al danno causato dalla rottura dello stesso infisso, che si aggira intorno ai 500 euro.

CORBOLA:28 GIUGNO ORE 19.IN CONSIGLIO COMUNALE SI PARLERA' DEI 15 MOTIVI PER DIRE NO AI POLLI

CORBOLA:NELLA SERATA DEL 27 GIUGNO, IN BIBLIOTECA COMUNALE, SI E' SVOLTO IL QUARTO INCONTRO "NO-POLLI".UN'OCCASIONE IN CUI IL SINDACO HA LETTO LE  QUINDICI OSSERVAZIONI RACCOLTE DURANTE GLI INCONTRI PUBBLICI DEL 23 MAGGIO, 6 E 19 GIUGNO.

Nel corso della serata alcuni cittadini hanno letto il comunicato stampa inviato ai giornali in cui chiedono una chiara posizione del consiglio comunale che si riunirà nella serata del 28 Giugno alle ore 19.

Corbola: Alcuni corbolesi ” chiediamo una posizione chiara da parte del consiglio comunale”
Diverse le riunioni organizzate sia dall’amministrazione comunale che  da spontanei comitati di cittadini, sulla questione del terzo e nuovo allevamento intensivo di polli, previsto tra le località Basson e Spin a Corbola. Incontri dai quali, sono uscite proposte concrete e propositive affinché l’amministrazione comunale di Corbola, con l’appoggio della cittadinanza, mantenga ferma, la propria contrarietà alla realizzazione dell’allevamento avicolo progettato dall’azienda Freguglia Carol, come dichiarato nell’incontro pubblico del 19 Giugno.
Le perplessità sono motivate  soprattutto dalla presenza di oltre 12 allevamenti intensivi nel territorio comunale, che si aggiungono a quelli attivi nei territori dei comuni limitrofi, la cui puzza si sa, non si ferma ai confini dei territori comunali. “Autorizzarne altri- incalzano i cittadini- creerà ulteriore  disagio fisico e olfattivo alla popolazione. Per quanto riguarda il valore economico delle proprietà, è inevitabile una diminuzione del valore effettivo, solo per citare le osservazioni più eclatanti al progetto”.
Si ritiene inoltre, che la presenza dei capi allevati, all’interno di queste strutture, deve venir valutata nel suo insieme complessivo, per area vasta, e non per singolo allevamento o comune.
La popolazione chiede all’amministrazione comunale, nel consiglio comunale di giovedì prossimo, di prendere una posizione chiara ed inequivocabile rispetto a questi insediamenti produttivi.
Si chiede inoltre vengano modificati gli strumenti dì programmazione territoriali, in maniera che il territorio comunale, sia preservato da ulteriori richieste di insediamenti intensivi, ed abbia un’idea di futuro diverso.


Significativo l'intervento di Lucia Pozzato di Terre Nostre di Villadose che ha affermato"Spero abbiate più fortuna di quanto accaduto a Villadose.Un comune dove si è insediato l'allevamento di visoni, senza aver il parere dell'ulss e dove sono nati piccoli allevamenti di polli e suini, diventati poi grandi in seguito a richieste di ampliamento da parte delle ditte. Autorizzazioni andate avanti con deroghe rilasciate dalla regione Veneto".In merito la consigliera  regionale Patrizia Bartelle, si è proposta per redigere una interrogazione da sottoporre al consiglio regionale, per avere delle risposte chiare in merito.


mercoledì 27 giugno 2018

ROSOLINA:VERBALE DELL'INCONTRO TRA ALCUNI AMMINISTRATORI E LA CITTADINANZA



RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


ROSOLINA:VERBALE DELL’INCONTRO DEL 22 GIUGNO TRA AMMINISTRATORI E CITTADINI
Venerdì 22 giugno a Rosolina presso la sala civica si è tenuto il primo incontro tra  amministratori e  cittadinanza.
Una tavola rotonda strutturata per discutere sui primi due anni dell’amministrazione Vitale. La discussione tra i cittadini ha toccato argomenti sensibili come: il cimitero, il verde pubblico, le strade, la mancanza di programmazione, lo sport, il turismo, pesca e il sociale.


Dall’incontro sono emerse da parte dei cittadini le carenze in diversi campi e sono stati richiesti interventi urgenti per normalizzare situazioni ormai da troppo tempo irrisolte. I cittadini hanno chiesto un piano effettivo e non solo a parole che Manifestino cosa realmente e fattivamente l’amministrazione vuole fare per le strade di Rosolina che sono ormai in condizioni di pericolo.

·       
E’ stato proposto di rivedere il progetto della piazza di Rosolina e di preveder la costruzione anche della via del tramonto per collegare la chiesa al cimitero e con la curia pensare anche al riposizionamento dell’asilo a fianco alla chiesa è una visione della piazza che vada dalla chiesa all’attuale piazza martiri della libertà.

·        Si è parlato anche dei dossi fuori misura,  che obbligano a fermarsi per non danneggiare le autovetture,e per questo i cittadini hanno chiesto che vengano sostituiti con “rallentatori” in asfalto come quelli davanti alle scuole. 




·        Sul cimitero si è chiesto di intervenire o direttamente o attraverso il gestore per mettere in sicurezza tutte le zone pericolose come l’entrata dove alcune persone, a causa del pavimento sconnesso, sono cadute facendosi male, le stesse non sono state risarcite nè dal comune nè dal gestore attuale, Non da meno la lamentela per i prezzi delle lampade votive quasi doppi rispetto ai paesi limitrofi.


·        I cittadini inoltre hanno chiesto una maggiore puntualità sulla programmazione dei servizi: dallo sfalcio dell’erba alla pulizia delle strade senza dimenticare i giardini pubblici e i parchi giochi per i bambini. Sono stati chiesti più controlli per chi porta a passeggio il cane senza Sacchetto per i “bisogni” ma anche cestini per conferire i rifiuti.



·        Lo sport è stato un’ argomentazione appassionata, i cittadini hanno lamentato una mancanza di progetto è una continua perdita di opportunità: dalla non iscrizione della prima squadra alle esigenze da parte della palla canestro, ad una mancanza di piano per permettere ai ciclisti di usufruire dei percorsi a Rosolina Mare. Inoltre nessuno è a conoscenza di ciò che l’amministrazione voglia fare per completare i lavori al centro sportivo di Volto e Villaggio Norge.

·        Sul turismo sono piovute molte critiche e suggerimenti; i cittadini chiedono al comune di dialogare di più e non solo durante i mesi estivi.La programmazione dei servizi e delle manifestazioni dovrebbe essere pronta in inverno , quando i clienti prenotano le vacanze.

·        Si vuole inoltre che la tassa turistica venga spesa per il turismo e non per i lavori per cui il comune ha già i fondi, anche perché, ricordano i cittadini, il comune di Rosolina è il comune più ricco della provincia.

·        Per la pesca, è stato chiesto di assegnare i posti barca promessi da 2 anni anche per permettere ai pescatori di poter lavorare in sicurezza oltre che per poter partecipare ai bandi regionali per rinnovare la propria attrezzatura. Il comune con questi ritardi sta permettendo l’occupazione dei posti non assegnati da parlate degli abusivi. Inoltre i pescatori presenti hanno chiesto di risolvere il problema del canale di Levante, per permettere la raccolta del novellame, qui il consigliere Pako Massaro ha dato piena disponibilità di aiutare il sindaco a trovare una soluzione.



·        Anche per il sociale ci sono stati dei suggerimenti al sindaco da parte dei cittadini; sono stati chiesti i pasti a domicilio oltre che un assistente sociale in comune per poter aiutare le persone che hanno bisogno e di chiarire chi fa cosa con e nelle diverse associazioni che collaborano con il comune facendo magari schemi informativi che scongiurino la presunzione di ‘clientelismo’ che potrebbe apparire.
La dott.ssa Falconi poi ha risposto alla richiesta di chiarimenti sul personale, sottolineando che attualmente il comune di Rosolina è l’unico comune ad avere tutto il personale in stato di agitazione e manifestanti. La preoccupazione che il personale che va in pensione non viene sostituito rischiando che se passa troppo tempo dal pensionamento si perda la possibilità di assumere.
Sfortunatamente nessuno della maggioranza ha partecipato alla tavola rotonda per ascoltare la voce dei cittadini, nonostante i manifesti fossero stati appesi anche nella bacheca del comune.Speriamo che ai prossimi incontri ci siamo tutti i rappresentati dell’amministrazione ad ascoltare i cittadini.