La società Italiana
Aviazione Civile presieduta da Lorenzo
Teucci, ha pubblicato in questi giorni in rete, il terzo dei cinque articoli
della transvolata Sesto Calende a
Helsinki, dell’aviatore Umberto Maddalena (https://aviazione
nazionale.com/maddalena).
La leggendaria traversata aerea di oltre 6mila km, fu
compiuta nel Settembre 1920 dall’aviatore bottrighese insieme al toscano Guido
Mattioli, l’omero che esalterà le gesta
del pilota, a bordo del Savoia
S.16, un biplano a 5 posti della SIAI (Società Idrovolanti Alta Italia).
A
scrivere la storia dei due leggendari
piloti Barbara e Davide Rocchi, in occasione del centenario dell’impresa dell’ufficiale
italiano .I due autori, fanno sapere che una volta terminato il racconto dell’impresa
dell’ufficiale Bottrighese, procederanno a farlo tradurre in inglese e
finlandese, per dare seguito alla
diffusione di alcune pagine di storia della nostra aviazione.
“Fece l’attraversata
in un momento storico in cui la popolazione si stava riprendendo dagli effetti
della tremenda influenza spagnola e
guarda caso, ora siamo a cento anni da quella influenza che in
proporzione è stata meno devastante sul piano economico, rispetto a quella che
stiamo vivendo” – racconta Barbara Rocchi –
“Maddalena è un modello di esempio
ancora valido, nonostante sia trascorso un secolo dall’impresa che abbiamo
raccontato-racconta il fratello Rocchi- perché si è costruito una carriera da
zero, dimostrando attraverso le sue
traversate di essere un uomo irruente e coraggioso, ma nello stesso tempo di
saper risolvere situazioni complicate usando la testa e il suo percorso formativo all’accademia navale
di Livorno. L’ufficiale italiano con le sue imprese è stato anche un
esportatore e quindi promotore del made in Italy nel Baltico”.
“L’aviatore
bottrighese è uno degli ufficiali che ha ricevuto prestigiose medaglie servendo il suo paese-racconta Alberto
Bergo,vice presidente dell’associazione intitolata all’aviatore- Maddalena si era attivato per evitare il declino dell’autonomia
comunale di Bottrighe per mano fascista”.
Al Maddalena sono dedicati la scuola
materna, la via dove si trova la sua casa, alcune imprese artigiane del luogo,
il monumento marmoreo in piazza Libertà. Nell’atrio dell’ex municipio di
Bottrighe è presente un busto. Al Maddalena è intitolata anche la scuola media
di Bottrighe e per la quale ci stiamo battendo perchè venga riaperta. Un’azione
per la quale siamo sostenuti dall’amministrazione comunale di Adria.”
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