martedì 16 marzo 2021

ANCORA 120 TONNELLATE DI PELLET SEQUESTRATO DALLA GUARDIA DI FINANZA IN POLESINE, 4 DENUNCE PER FRODE

La Guardia di Finanza polesana ha sequestrato ancora 120 tonnellate di pellet e ha denunciato quattro persone per frode nel commercio, dovuta alla vendita di prodotti con segni distintivi falsi. È il bilancio di alcuni controlli effettuati la settimana scorsa dai reparti delle Fiamme Gialle, a seguito dei quali è stato accertato che due imprese, entrambe operanti nell’alto Polesine, vendevano pellet spacciandolo falsamente per “certificato”.
In particolare, la Tenenza di Lendinara ha sequestrato 1359 sacchi di pellet, pari a circa 20 tonnellate, riportanti il marchio registrato “FSC”, non corrispondente per forma e contenuti a quello previsto dal disciplinare del marchio. Peraltro l’azienda rivenditrice è risultata anch’essa priva di certificazione a suo nome. È scattato, quindi, il sequestro della partita di merce.
Nel corso di un altro controllo, eseguito dalla Tenenza di Occhiobello, i finanzieri hanno appurato che un rivenditore di pellet sfuso, privo di certificazione rilasciata dalla società EN-Plus, ne metteva in vendita -spacciandolo per certificata- una notevole quantità priva dei requisiti di tracciabilità dettati dal disciplinare. In questo caso il sequestro ha riguardato circa 100 tonnellate depositate in magazzino: i titolari sono stati denunciati per il reato di frode in commercio.
L’operazione delle Fiamme Gialle rodigine, particolarmente importante per le dimensioni del fenomeno rilevato, si inquadra nelle attività di controllo di polizia economico-finanziaria a contrasto delle frodi e a tutela dell’economia legale, con particolare riguardo alle condotte che, oltre a condizionare le regole di mercato e di leale concorrenza, risultano particolarmente insidiose per i consumatori.

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