Intervista a Lucia Pozzato,
presidente del Comitato TERRE NOSTRE
VILLADOSE ( parte integrante del Comitato Ambientale Terre Nostre – Veneto) composto da cittadini di Villadose e Ceregnano.
CI fai un excursus sul problema degli odori che tanto infastidiscono la
cittadinanza?
Dall’estate del 2017 gli odori
provenienti dalla zona industriale di Villadose sono diventati insopportabili,
non solo nel Comune di Villadose, anche nelle frazioni del Comune di Ceregnano,
Pezzoli e Lama, dove i cittadini lamentano forti odori sgradevoli che rendono
l’aria irrespirabile e che sono causa di bruciori agli occhi e alla gola, che si sentono
soprattutto di notte il venerdì, sabato e domenica. Anche in queste ultime
settimane numerose sono le chiamate ai
Vigili del Fuoco e Arpav.
La minoranza in Consiglio
Comunale, sollecitata su queste urgenze, non ha mai mostrato di farsene carico
oltre qualche interrogazione nelle sedute del Consiglio.
Nel frattempo la ditta farmaceutica insediata a Villadose, ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione ad un ampliamento per fare un
laboratorio di ricerca e sperimentazione (senza specificare cosa ricerca e cosa
sperimenta) e anche in tale occasione (agosto 2018) TERRE NOSTRE VILLADOSE ha
sottolineato che la ditta possiede un
inceneritore (i cittadini non lo sapevano) che può bruciare fino a 5.000
tonnellate di rifiuti speciali e ha
anche il permesso di scaricare le acque reflue direttamente nel canale Fossetta
adiacente, che può essere usato per l’irrigazione dei campi.
La richiesta di Terre Nostre di
non concedere subito l’ampliamento, ma di aspettare l’esito degli accertamenti
di Acque Venete ed ARPAV su alcuni sforamenti dei limiti di emissioni, non viene ascoltata ed il parere favorevole
all’ampliamento viene dato.
La minoranza in Consiglio anche
in questo caso non si oppone.
Gli abitanti di Villadose e Ceregnano
non sono tranquilli e vogliono sapere cosa si respira nell’aria dei propri
Paesi e cosa viene versato nell’acqua delle loro terre.
Il 12 luglio 2018 si svolge l’assemblea richiesta da Terre
Nostre nel teatro di Pezzoli, in presenza di ULS 2 polesana, ARPAV,
PROVINCIA, i sindaci di Ceregnano e
Villadose.
Giovanna Casale, medico dell’Ulss
5, del dipartimento di Prevenzione, afferma che nell’aria esaminata dall’ULSS
attraverso le centraline hanno già trovato una sostanza cancerogena, e
sono solo all’inizio.
Alle due domande chiave dei
residenti non è arrivata la risposta che
tutti speravano. E si trattava di domande semplici.
La prima era: “E’ possibile
indicare una data entro la quale il problema dovrebbe essere risolto?”. La
risposta è stata no.
La seconda era: “Potete dire che
nell’aria che respiriamo non ci sia diossina?”. La risposta è stata no.
In queste ultime settimane continuano le segnalazioni a Comune e ARPAV di odori irrespirabili da parte di
cittadini di Villadose.
Da due giorni anche la pagina fb
del comune di Villadose è inondata di segnalazioni di cittadini stufi di dover
chiudere le finestre di notte perché entra odore di zolfo e solventi; e molti
non si chiedono nemmeno cosa ci sia dentro a quegli odori…
Nessun intervento della minoranza
per chiedere chiarimenti al sindaco, responsabile della salute pubblica che si
dichiara tranquillo perché “nessuno è ancora andato al pronto soccorso per gli
odori”.
Chiediamo ai comitati del Polesine e ai rappresentanti delle istituzioni che sono più
sensibili a questi problemi di aiutarci ad organizzare un’opposizione seria e
coerente a chi ha dimenticato il motivo per il quale ha voluto amministrare la
cosa pubblica: il benessere dei cittadini, la qualità dell’aria e dell’acqua, il diritto a un’agricoltura
rispettosa dell’ambiente e a un cibo più sicuro, una migliore qualità della vita in sostanza.
I cittadini aspettano delle
risposte e delle azioni ben precise da parte di chi li rappresenta, il Comitato per ora sta facendo
la sua parte denunciando e chiedendo informazioni ma finora ha sempre trovato
da parte di tutti i consiglieri, nessuno escluso, un assordante silenzio.
Qual è il punto della situazione delle discariche di rifiuti?
A
Villadose esistono 4 discariche di rifiuti: Taglietto 0, Taglietto 1, Taglietto
2, Taglietto 3; attualmente la discarica Taglietto 0 ha problemi di percolato e
Taglietto 1 riceve rifiuti da tutta la provincia, oltre che rifiuti speciali, stipati
in camion che attraversano il centro del paese. E’ in fase di progettazione una
bretella che partendo dalla statale Rovigo-Adria arrivi direttamente alla
discarica, i cui costi saranno scaricati sulle tariffe rifiuti di tutti i Polesani.
Cosa vi preoccupa?
La nostra forte preoccupazione è relativa
ai possibili spandimenti di percolato in falda, soprattutto da Taglietto 0 il
cui post mortem non è stato assicurato dalla ditta Daneco fallita: le falde
inquinate sarebbero un danno irreversibile per il nostro territorio.
E per l’allevamento di Visoni?
Ci siamo battuti a lungo anche
contro l’autorizzazione all’apertura di un allevamento di oltre 10.000 visoni,
sia per motivi etici che ambientali: lo scorso inverno il danno che avevamo
temuto si è rivelato nella sua gravità: una decina di esemplari di visoni sono
stati avvistati liberi nelle campagne circostanti l’allevamento, un video che
lo testimonia è stato postato sulla nostra pagina fb. Questi animali carnivori
non autoctoni si riproducono molto velocemente e possono dare origine ad un fenomeno
simile a quello della diffusione delle nutrie.
Quali sono le azioni che avete intrapreso
contro il generale inquinamento?
I cittadini appartenenti al
Comitato, preoccupati per la presenza di tanti impianti impattanti sul
territorio e vista la presenza di odori sgradevoli nel comune, hanno raccolto
un migliaio di firme a settembre 2017 per chiedere al Sindaco di Villadose
l’installazione di due centraline dell’ARPAV fisse da sistemare nella zona
industriale e nella zona del polo scolastico per monitorare l’aria; hanno
inoltre chiesto l’istituzione di un Tavolo Ambientale.
Avete avuto risposte dal Sindaco?
A questa richiesta il Sindaco non ha mai dato una risposta fino
a marzo scorso, quando in un consiglio comunale ha annunciato che il comune
aveva partorito dopo 2 anni un regolamento per l’istituzione del tavolo
Ambientale; il comitato si è candidato a farne parte assieme al GAS Il Soffione
e a metà luglio 2019 sono stati nominati i due rappresentanti dei cittadini. Al
momento non si sa nulla sulle tempistiche di avvio degli incontri ma si dubita
che, vista la scadenza del mandato di questa amministrazione nel 2020, il
Tavolo sarà convocato per più di un paio di incontri.
Per terminare:Oltre alla fabbrica farmaceutica con inceneritore di
rifiuti, a Villadose ci sono terreni oggetto di spandimenti di fanghi non trattati da parte dell’azienda
COIMPO.
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