martedì 23 luglio 2019

Polesine:Il comitato terre nostre di Villadose denuncia lo stato di malessere dei cittadini,dovuto agli odori e all'assordante silenzio della politica di Villadose




Intervista a Lucia Pozzato, presidente del  Comitato TERRE NOSTRE VILLADOSE ( parte integrante del Comitato Ambientale Terre Nostre – Veneto) composto da cittadini di Villadose e Ceregnano.

CI fai un excursus sul problema degli odori che tanto infastidiscono la cittadinanza?
Dall’estate del 2017 gli odori provenienti dalla zona industriale di Villadose sono diventati insopportabili, non solo nel Comune di Villadose, anche nelle frazioni del Comune di Ceregnano, Pezzoli e Lama, dove i cittadini lamentano forti odori sgradevoli che rendono l’aria irrespirabile e che sono causa di bruciori  agli occhi e alla gola, che si sentono soprattutto di notte il venerdì, sabato e domenica. Anche in queste ultime settimane  numerose sono le chiamate ai Vigili del Fuoco e Arpav.
La minoranza in Consiglio Comunale, sollecitata su queste urgenze, non ha mai mostrato di farsene carico oltre qualche interrogazione nelle sedute del Consiglio.
Nel frattempo la ditta farmaceutica insediata a Villadose, ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione ad un ampliamento per fare un laboratorio di ricerca e sperimentazione (senza specificare cosa ricerca e cosa sperimenta) e anche in tale occasione (agosto 2018) TERRE NOSTRE VILLADOSE ha sottolineato  che la ditta possiede un inceneritore (i cittadini non lo sapevano) che può bruciare fino a 5.000 tonnellate di rifiuti speciali e   ha anche il permesso di scaricare le acque reflue direttamente nel canale Fossetta adiacente, che può essere usato per l’irrigazione dei campi.
La richiesta di Terre Nostre di non concedere subito l’ampliamento, ma di aspettare l’esito degli accertamenti di Acque Venete ed ARPAV su alcuni sforamenti dei limiti di emissioni,  non viene ascoltata ed il parere favorevole all’ampliamento viene dato.
La minoranza in Consiglio anche in questo caso non si oppone.
Gli abitanti di Villadose e Ceregnano non sono tranquilli e vogliono sapere cosa si respira nell’aria dei propri Paesi e cosa viene versato nell’acqua delle loro terre.
Il 12 luglio 2018  si svolge l’assemblea richiesta da Terre Nostre nel teatro di Pezzoli, in presenza di ULS 2 polesana, ARPAV, PROVINCIA,  i sindaci di Ceregnano e Villadose.
Giovanna Casale, medico dell’Ulss 5, del dipartimento di Prevenzione, afferma che nell’aria esaminata dall’ULSS attraverso le centraline hanno già trovato una sostanza cancerogena, e sono solo all’inizio.
Alle due domande chiave dei residenti  non è arrivata la risposta che tutti speravano. E si trattava di domande semplici.
La prima era: “E’ possibile indicare una data entro la quale il problema dovrebbe essere risolto?”. La risposta è stata no.
La seconda era: “Potete dire che nell’aria che respiriamo non ci sia diossina?”. La risposta è stata no.

In queste ultime settimane continuano  le segnalazioni a Comune e  ARPAV di odori irrespirabili da parte di cittadini di Villadose.
Da due giorni anche la pagina fb del comune di Villadose è inondata di segnalazioni di cittadini stufi di dover chiudere le finestre di notte perché entra odore di zolfo e solventi; e molti non si chiedono nemmeno cosa ci sia dentro a quegli odori…
Nessun intervento della minoranza per chiedere chiarimenti al sindaco, responsabile della salute pubblica che si dichiara tranquillo perché “nessuno è ancora andato al pronto soccorso per gli odori”.
Chiediamo ai comitati del Polesine e ai rappresentanti delle istituzioni che sono più sensibili a questi problemi di aiutarci ad organizzare un’opposizione seria e coerente a chi ha dimenticato il motivo per il quale ha voluto amministrare la cosa pubblica: il benessere dei cittadini, la qualità dell’aria  e dell’acqua, il diritto a un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e a un cibo più sicuro, una migliore  qualità della vita in sostanza.
I cittadini aspettano delle risposte e delle azioni ben precise da parte di chi li  rappresenta, il Comitato per ora sta facendo la sua parte denunciando e chiedendo informazioni ma finora ha sempre trovato da parte di tutti i consiglieri, nessuno escluso, un assordante silenzio.


Qual è il punto della situazione delle discariche di rifiuti?

                A Villadose esistono 4 discariche di rifiuti: Taglietto 0, Taglietto 1, Taglietto 2, Taglietto 3; attualmente la discarica Taglietto 0 ha problemi di percolato e Taglietto 1 riceve rifiuti da tutta la provincia, oltre che rifiuti speciali, stipati in camion che attraversano il centro del paese. E’ in fase di progettazione una bretella che partendo dalla statale Rovigo-Adria arrivi direttamente alla discarica, i cui costi saranno scaricati sulle tariffe rifiuti di tutti i Polesani.

Cosa vi preoccupa?

La nostra forte preoccupazione è relativa ai possibili spandimenti di percolato in falda, soprattutto da Taglietto 0 il cui post mortem non è stato assicurato dalla ditta Daneco fallita: le falde inquinate sarebbero un danno irreversibile per il nostro territorio.

E per l’allevamento di Visoni?

Ci siamo battuti a lungo anche contro l’autorizzazione all’apertura di un allevamento di oltre 10.000 visoni, sia per motivi etici che ambientali: lo scorso inverno il danno che avevamo temuto si è rivelato nella sua gravità: una decina di esemplari di visoni sono stati avvistati liberi nelle campagne circostanti l’allevamento, un video che lo testimonia è stato postato sulla nostra pagina fb. Questi animali carnivori non autoctoni si riproducono molto velocemente e possono dare origine ad un fenomeno simile a quello della diffusione delle nutrie.

Quali sono le azioni che avete intrapreso contro il generale inquinamento?

I cittadini appartenenti al Comitato, preoccupati per la presenza di tanti impianti impattanti sul territorio e vista la presenza di odori sgradevoli nel comune, hanno raccolto un migliaio di firme a settembre 2017 per chiedere al Sindaco di Villadose l’installazione di due centraline dell’ARPAV fisse da sistemare nella zona industriale e nella zona del polo scolastico per monitorare l’aria; hanno inoltre chiesto l’istituzione di un Tavolo Ambientale.

Avete avuto risposte dal Sindaco?

A questa richiesta  il Sindaco non ha mai dato una risposta fino a marzo scorso, quando in un consiglio comunale ha annunciato che il comune aveva partorito dopo 2 anni un regolamento per l’istituzione del tavolo Ambientale; il comitato si è candidato a farne parte assieme al GAS Il Soffione e a metà luglio 2019 sono stati nominati i due rappresentanti dei cittadini. Al momento non si sa nulla sulle tempistiche di avvio degli incontri ma si dubita che, vista la scadenza del mandato di questa amministrazione nel 2020, il Tavolo sarà convocato per più di un paio di incontri.



Per terminare:Oltre alla fabbrica farmaceutica con inceneritore di rifiuti, a Villadose ci sono terreni oggetto di spandimenti di  fanghi non trattati da parte dell’azienda COIMPO.

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