Ha tentato due rapine nei "compro oro", ma ha stretto in mano un pugno di mosche e lo spavento delle sue vittime. E i carabinieri di Taglio di Po, veloci ed efficienti, erano già sulle sue tracce: Nicola Sindoni, 40enne di origine siciliana ma da tempo in zona, è stato denunciato a piede libero -e deferito all'autorità giudiziaria- dopo aver seminato il panico stamane nei due esercizi polesani. Dapprima ha colpito a Taglio di Po, nella sede di via Milite Ignoto: alle 9.30, poco dopo l'apertura, si è presentato alla gestrice come un normale cliente, facendosi aprire la porta a comando.
Poi ha estratto un coltello dallo zaino aperto, squadernato sulla scrivania, e ha intimato di mettere dentro tutto ciò che fosse presente in negozio: «L'avevo già visto passare per la città - racconta la vittima della rapina - e poi ha detto che non stava scherzando. Ha cominciato ad alterare la voce e a tremare, nel Compro Oro non avevo granché di valore». Il rapinatore ha spinto contro il muro la sedia sulla quale stava seduta la donna, ma non le ha fatto del male; poi ha rovistato tutti i cassetti, incredulo non ci fossero quantità di preziosi nell'immobile, che funziona come ufficio di transito. Quindi ha sottratto la borsa e un libretto degli assegni, ha chiesto gli fosse di nuovo aperta la porta in uscita ed è partito alla volta di Porto Viro, dove ha cercato di mettere a segno il colpo con le medesime modalità al "compro oro" di piazza Repubblica, sottraendo alla gestrice una borsa contenente mille euro.
Una volta allertati i carabinieri, questi hanno convocato in caserma le vittime, dal momento che avevano un sospetto: l'uomo è stato riconosciuto dalla conformità dei suoi tratti a quelli che appaiono negli svariati profili facebook aperti nel tempo. I militari sono riusciti a risalire a Sindoni, che ha confessato le due tentate rapine e ha riconsegnato i libretti degli assegni, ma non i portafogli delle donne. Il 40enne, pare con il vizio del gioco d'azzardo alle slot machines, è stato riconosciuto anche da queste ultime, e vanta alcuni precedenti per reati contro il patrimonio.
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