Venezia, 19 mar. 2019 - “Oggi, nel vicentino, è stato ritrovato un capannone con 900 tonnellate di rifiuti pericolosi illecitamente ammassati al suo interno, con probabile coinvolgimento della camorra. Di
qualche giorno fa, invece, la notizia che un altro capannone adibito a discarica abusiva è stato ritrovato nel rodigino, mentre nel veneziano è stato sventato un sistema di riciclo di denaro della ‘ndrangheta, per
circa trenta milioni di euro l’anno”.
Le parole sono della consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia In Comune) per la quale “questa è la prova che la mafia in veneto è ben radicata, non si può più parlare di semplice infiltrazione. L’unica speranza per debellare questa piaga è investire sui giovani, coinvolgendoli e sensibilizzandoli”.
“Se la nostra generazione non è riuscita a contenere le mafie – continua la consigliera regionale - l’unica speranza sono i giovani che vanno coinvolti e sensibilizzati sul fenomeno”.
“La marcia in favore del clima di venerdì 15 marzo us – osserva Bartelle – ha trasmesso un segnale incoraggiante ma non basta, serve fare di più, come l’evento “La primavera dei giovani”, organizzato dal Comitato della Croce di Cavarzere, presieduto da Fiorenzo Tommasi, che si terrà presso l’Istituto Superiore Veronese- Marconi di Chioggia il 22 marzo, in occasione del quale interverranno il Generale della Guardia di Finanza, Emilio Errigo, e il dott. Francesco Rao”.
“Auspico – conclude Patrizia Bartelle – che la marcia contro le mafie, che si terrà a Padova giovedì 21 marzo, possa rappresentare un volano per spingere sempre più giovani contro le mafie”.
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