domenica 11 novembre 2018

PAPOZZE:PRESENTATO IL LIBRO" PARTIGIANO FRANCO"


Presentato il libro IL PARTIGIANO FRANCO


La nipote Anna Maria Catano racconta la vicenda di un partigiano scomparso nel nulla nel 1944.  

Un triste dramma partigiano, Definizione lapidaria.  Finalmente a settant’anni di distanza dai fatti, si ammette, sia pur a denti stretti, che franco Passarella non fu ucciso da “orde fasciste”, ma perse la vita in un “triste dramma partigiano”, che fu torturato e condannato  a morte da quelli che avrebbero essere in suoi compagnia”. 

Perentoria la  sentenza pronunciata da Anna Maria Catano, giornalista e nipote di Franco Passarella, assassinato – questa è il termine esatto – il 25 giugno del 1944.

Una storia orribile per una serata intensa e partecipata alla presenza di un pubblico  numeroso che ha seguito con attenzione  ed interesse la vicenda che si è venuta a delineare nelle parole dell’autrice, visibilmente commossa e  incalzata dalle domande della presentatrice, Alessandra Capato. Franco Passarella, liceale dell’Arnaldo da Brescia,  educato alla libertà in famiglia e cresciuto  nella fucina dell’oratorio Santa Maria della Pace  dei padri filippini,  il giorno dopo aver brillantemente superato gi esami di maturità con la media dell’otto e mezzo,  che aveva sostenuto per  accontentare la madre, a sale in montagna  per unirsi ai partigiani di Giustizia e Libertà  E’  il 19 giugno del 1944, la madre e la sorella Laura  lo accompagnano per un tratto di strada sin fuori la città e quando il sentiero  inizia ad inerpicarsi, si salutano e le due donne ritornano a casa. Da quel momenti silenzio totale. Franco sembra scomparso nel nulla.  Su di lui la cortina del silenzio. In realtà è  la cortina dell’omertà, perché  un paese intero ha visto, un prete, cui Franco consegna la sua carta di identità  e un piccolo testo della Divina Commedia, lo confessa prima di consegnarlo  quattro  figuri che portano come lui il fazzoletto verde di Giustizia e Libertà, che si atteggiano a combattenti patriottici ma che in realtà sono  bravacci che terrorizzano la valle. Dopo essere stato torturato, Franco viene ucciso con un colpo alla testa.

Tanti e tanti sapevano ma la ragion di stato ha imposto il silenzio sino al 2013 quando lo torico Mimmo Franzinelli ha squarciato il velo e sino  al 2017 col libro d Anna Maria Catano.




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