Decreto Genova,la consigliera regionale Bartelle(M5S)
presenta una mozione che tutela la salute dei cittadini
“Nell’ipotesi in cui il disegno di Legge di conversione
del Decreto Legge 109/18, che ha già ottenuto l’approvazione di entrambe le
camere, grazie ai voti del Movimento 5 Stelle e della Lega, entrasse in vigore
potremmo gustarci prelibati ortaggi alla diossina, al cromo , all’arsenico o,
perché no, anche tutti e tre insieme”Esordisce così la penta stellata Patrizia Bartelle, nel
sintetizzare il decreto Genova, portato all’attenzione della cittadinanza,ieri sera in sala Cordella ad Adria.
Un incontro organizzato dal partito democratico, in cui
hanno relazionato il consigliere regionale
Graziano Azzalin e l’onorevole Diego Zardini,
oltre a registrare la presenza del sindaco di Adria Omar Barbierato.
Una riunione nel corso della quale era evidente l’imbarazzo
della consigliera regionale, per la decisione del movimento cinque stelle a favore del
decreto Genova avvallata dal gruppo
regionale dei grillini.
“In qualità di Consigliera della Regione Veneto -ha
detto nel suo intervento la Bartelle- ho già depositato una mozione chiedendo
che il Consiglio Regionale Veneto impegni la Giunta a non applicare i nuovi
limiti previsti dalla Legge di Conversione del Decreto Legge 109/18 nell’eventualità
che questa entrasse in vigore”.
“Spiace constatare che i componenti del gruppo
consigliere del Movimento Cinque Stelle, i Consiglieri Jacopo Berti, Simone
Scarabel, Manuel Brusco ed Erika Baldin non hanno accolto il mio invito a
sottoscrivere la mozione. Un documento per il quale il consigliere Azzalin ha
già espresso il proprio sotegno”.
“Auspico infatti- aggiunge la Bartelle- che i rimanenti
componenti del Consiglio, maggioranza compresa, siano di più larghe vedute e
anteponendo l’interesse dei cittadini veneti a quello della propria fede
politica sottoscrivano la mia mozione”.
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