Al via la XVI edizione di “Antichi Organi del Polesine”
Quattro concerti
per scoprire, ascoltare e valorizzare un patrimonio custodito nelle nostre
chiese
ROVIGO - Presentata venerdì 23 novembre a
palazzo Celio, sede della Provincia, la XVI edizione della rassegna “Antichi
Organi del Polesine”, in programma dal 2 al 22 dicembre.
L’iniziativa, coordinata da Asolo Musica, è
inserita nel circuito organistico regionale “Cantantibus Organis” ed è stata
realizzata grazie al finanziamento del Ministero dei beni e delle attività
culturali, della Regione Veneto, dei comuni di Costa di Rovigo, Lendinara,
Porto Tolle e Rovigo, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e il sostegno
economico di RovigoBanca.
A illustrare la manifestazione sono
intervenuti Chiara Paparella, nelle vesti di responsabile dell’organizzazione,
e il direttore di “Asolo Musica - Veneto Musica”, Federico Pupo. Presenti
all’evento il presidente dell’amministrazione provinciale Ivan Dall’Ara e, in
rappresentanza dei comuni partner dell’iniziativa, l’assessore alla Cultura del
Comune di Rovigo, Alessandra Sguotti, la vice sindaco del Comune di Costa di
Rovigo, Moira Ferrari, e il consigliere di RovigoBanca, Ferdinando Pezzuolo.
«Lo scopo del progetto
– ha dichiarato Chiara Paparella - è
quello di valorizzare i preziosi strumenti storici del territorio polesano,
sensibilizzando il pubblico e, allo stesso tempo, sollecitando le istituzioni
affinché trovino le risorse finanziare necessarie per restaurare e dar voce
agli altri preziosi antichi strumenti non ancora restaurati. Sedici edizioni, caratterizzate dalla costante
crescita del pubblico presente ai concerti, possono ben testimoniare la
validità e il successo della nostra proposta».
«Il Polesine – ha aggiunto Federico Pupo
- è una terra ricca di organi storici
prestigiosi, voluti fortemente in passato, dalle comunità locali per
accompagnare le funzioni liturgiche. Le particolari caratteristiche di
costruzione di questi antichi strumenti, presenti in questo territorio così
come nel resto del Veneto, li rendono distinguibili dagli organi presenti in
altre regioni italiane ed europee. Un motivo in più per proteggerli e
valorizzarli».
Nel suo intervento l’assessore Alessandra Sguotti ha voluto sottolineare
l’interesse dell’amministrazione per una manifestazione che, partendo dalla
valorizzazione degli organi storici, riesce, nel contempo, a contribuire alla
crescita culturale del pubblico e a porre al centro dell’attenzione il Polesine
con le sue chiese. Luoghi che, come nel caso del Tempio della Rotonda,
custodiscono un patrimonio di considerevole valore artistico e culturale, degno
di essere conosciuto e apprezzato.
A farle eco Moira Ferrari che, nel ringraziare Asolo Musica per
l’opportunità offerta di ospitare grandi talenti con eventi di alta valenza
artistica, ha voluto ricordare gli sforzi profusi dalla sua amministrazione per
valorizzare l’antico organo custodito nella chiesa di Costa di Rovigo, senza i
quali lo strumento rischierebbe il silenzio e l’oblìo.
Considerazioni che hanno trovato completamente d’accordo
Ferdinando Pezzuolo che ha spiegato come l’organo sia uno strumento di alto
valore simbolico, che appartiene all’intera collettività. «Per realizzare un organo - ha commentato Pezzuolo - le comunità di molte località del Polesine
si sono tassate e hanno avviato pubbliche sottoscrizioni per dotare le loro
chiese di questi strumenti. Alla base
del loro agire c’erano quegli stessi valori che sono a fondamento delle nostre
banche di credito cooperativo, nate anch’esse all’ombra del campanile. Valori
che la nostra banca ha voluto celebrare il 27 ottobre scorso a Molinella, dove
fu fondata la prima Cassa Rurale del Polesine».
L’itinerario di concerti d’organo anche
quest’anno si articolerà in quattro appuntamenti che si svolgeranno all’interno
di altrettante chiese della provincia di Rovigo, travalicando i secolari
confini territoriali delle Diocesi di Adria/Rovigo e di Chioggia.
La rassegna prenderà il via domenica 2
dicembre a Lendinara, presso la chiesa di San Biagio, dove è ubicato l’organo
post-romantico “Malvestio” del 1926. Protagonisti della serata saranno Marco
Vincenzi, docente di Clavicembalo al Conservatorio di Verona, insieme al
soprano Alesssandra De Negri.
Il
secondo appuntamento si terrà a Rovigo domenica 9 dicembre nel Tempio della
Beata Vergine del Soccorso, che custodisce l’organo più antico del Polesine,
costruito da Gaetano Callido nel 1767. Nella chiesa, detta “La Rotonda”, si
potrà apprezzare in veste di organista Giampietro Rosato, docente di
clavicembalo e organo al Conservatorio di Udine, che accompagnerà Giovanni
Dalla Vecchia, docente di violino al Conservatorio di Cagliari.
Un altro strumento callidiano, ma meno antico, datato 1782, custodito
nella Chiesa dedicata a San Rocco a Costa di Rovigo, sarà al centro dell’attenzione
nel terzo appuntamento, in programma domenica 16 dicembre. Ospiti della serata Beppino
delle Vedove, organista della Cattedrale di Udine e docente d’organo e
composizione organistica del conservatorio udinese, e la violoncellista
Francesca Favit, friulana ma rodigina di adozione.
Infine,
sabato 22 dicembre concerto nella Chiesa dedicata a S. Nicolò Vescovo in
località Cà Venier nel Comune di Porto Tolle. Nella chiesa, che ospita dal 1887
lo strumento dell’organaro veneziano Giacomo Bazzani, il giovane organista
veneto Filippo Turri, accompagnato dalla giovanissima e talentuosa trombettista
polesana Gloria Sottovia, scenderà il sipario sull’edizione 2018 della
manifestazione.
Quattro
concerti, nel segno della qualità artistica, per una rassegna che ancora una
volta intende valorizzare il territorio attraverso le sue chiese, custodi di
organi storici, macchine sonore che destano meraviglia. Un patrimonio da
scoprire, ascoltare e salvare.
Tutti i
concerti si terranno alle ore 21.00. Ingresso libero.
Per
informazioni: tel. 328.4532974 - Facebook: Antichi Organi del Polesine
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