(21.03.23)
Dopo la santa messa nella chiesa di carbonara si è svolta nella piazza antistante all’edificio di culto, la cerimonia di intitolazione a Don Nereo Fogato, che fu sacerdote della comunità di Carbonara per ben 47 anni.
Un riconoscimento pubblico accolto con stupore, emozione e gioia dalla sorella 96 enne di Don Nereo, Giovanna, per voce del nipote Sandro, affiancato da nipoti e pronipoti di Don Nereo presenti alla cerimonia.
” In questo giorno di memoria, sentiamo particolarmente vivo il pensiero di Don Nereo, un sacerdote che non amava la notorietà,ma è stato una figura di riferimento per la comunità civile adriese. Siamo grati al Sindaco di Adria per aver intitolato questo piazzale a Don Nereo Fogato”- ha detto il nipote Sandro
A parlare di Don Nereo Fogato, Maria Paola Berti e Stefano Braga che hanno raccontato con il cuore alcuni episodi vissuti da giovani animatori.
“ Don Nereo ha saputo costruire mattone su mattone questa Chiesa, partendo dal nulla, ha saputo costruire tante attività parrocchiali soprattutto giovanili contornandosi di persone capaci di accendere l’entusiasmo e qui ci piace ricordare Mara Braga.
Ci onora pensare che a lui venga intitolata questa PIAZZA perché nella piazza pulsa la vita, luogo dove Don Nereo, in nome di valori condivisi con la comunità, portava avanti iniziative per il bene del futuro dei giovani.
Un grazie va a quanti oggi hanno voluto tutto questo, perché ricordare una persona che è stata guida, ideatore, innovatore di un quartiere, di una Parrocchia, di una città e non solo, significa promuovere il valore della gratitudine, avendo a cuore le RADICI di chi ha scritto un pezzo importante della storia di NOI tutti, un pezzo durato oltre 40 anni”.
A dare l’ufficialità dell’intitolazione del piazzale antistante la chiesa, dedicata a Cristo Divin Lavoratore di Adria, la lettura della delibera del consiglio Comunale del 31 gennaio 2023, da parte di Mattia Spinello, del circolo Noi.
UN PO’ DI STORIA. Classe 1928, Don Nereo Fogato all’età di 11 anni intraprese gli studi ginnasiali e liceali a Bergamo per poi seguire la sua vocazione ed entrò in seminario a Rovigo nel 1946.
Terminati gli studi, nel 1952, fu ordinato sacerdote dal vescovo Mazzocco e nel 1953 divenne cappellano in commenda a Rovigo. Dopo 5 anni fece il parroco a Giacciano con Baruchella dove rimase fino al 1961.
Alla fine dello stesso anno arrivò ad Adria in una parrocchia che ancora non esisteva formalmente. L’anno successivo, nel 1962, venne posata la prima pietra della chiesa di Carbonara che venne aperta ufficialmente al culto nel marzo del 1964, da parte di Monsignor Pietro Mazzocco, arciprete della cattedrale.
Quattro anni più tardi venne aperta la canonica che ben presto diventò un punto di riferimento fondamentale dell’intera comunità. Da quel momento Don Nereo Fogato si attivò per il bene della comunità che lo ricorda per essere stato un formatore, un educatore e un docente di religione alle superiori.
Nel 1992 quando venne inaugurato il ponte Beniamino Gigli, vennero unite le due parti della parrocchia, carbonara vecchia e nuova, con il quartiere ovest di via Malfatti fino a viale Risorgimento. Un’opera pubblica caldeggiata da Don Nereo, poiché il ponte unì materialmente i due quartieri di Carbonara e Borgo XXV Luglio.
Rimase parroco fino al 28 settembre 2008, quando celebrò la sua ultima messa, prima di diventare canonico penitenziere alla chiesa Cattedrale. Morì il 24 ottobre del 2012.
A scoprire la targa i famigliari di Don Nereo. “La memoria del bene si traduce nel bene per il futuro” ha detto durante il rito della benedizione l’arciprete Don Matteo De Mori. La cerimonia si è conclusa tra gli applausi dei presenti per ricordare Don Nereo.
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