Rosolina perde, dopo 10 anni, il festival ‘Voci per la Libertà’, un'eccellenza di livello internazionale, una vetrina eccezionale, una occasione importante di indotto e, soprattutto, un evento non solo di primo piano, ma anche estremamente qualificante, per la sua attenzione ai diritti umani.
Che, premettiamo subito, non sono proprietà di nessuno, non sono patrimonio della destra o della sinistra, ma, come dice il termine ‘umani’, appunto di tutti, dell’umanità”. Lo annuncia il gruppo consiliare Continuità nel Cambiamento, forza di opposizione in consiglio comunale a Rosolina.
“Rosolina perde il festival ‘Voci per la libertà’ per precisa scelta politica – legittima, chiariamolo subito – dell’amministrazione comunale. Pare che la scusa addotta sia stata la mancanza di risorse economiche. Invece bisogna dire che si tratta di una scelta politica: a Rosolina un palcoscenico così importante che promuove i diritti umani, l'uguaglianza e i diritti civili non è ben accetto."
“Ripetiamolo: la scelta del Comune è senza dubbio legittima, rientra nelle facoltà e competenze di chi ha vinto le elezioni e governa. Come opposizione, però, possiamo certo esprimere il nostro grande dispiacere per la fine di un evento che assicurava una vetrina nazionale al nostro paese e, soprattutto, lanciava dei messaggi fondamentali, che sono, ripetiamolo ancora una volta, patrimonio di tutti: la tutela dei diritti umani”.
“Per carità, magari sarà stato un festival costosissimo, insostenibile per l’amministrazione comunale. Magari. Fa specie, però, che in questo caso ci fosse chi stava alla finestra non vedendo l’ora di prenderlo. Esattamente come ha fatto il Comune di Rovigo, col quale Voci per la libertà ha già firmato. Legittima, certo, la scelta dell’amministrazione comunale. Che sia stata anche provvida, sensata e presa nell’interesse del paese lo vedremo”.
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