Ancora una volta il Presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine Luigino Marchesini, insieme a tutto il Consiglio di Amministrazione, rivolge il proprio grido di allarme a tutta l’opinione pubblica e soprattutto a tutte le Autorità competenti relativamente alla GRAVISSIMA e DISASTROSA situazione in cui versano le lagune del Polesine.
In particolare la recente piena del fiume Po, la straordinaria e inarrestabile proliferazione macro algale, l’innalzamento della temperatura dell’acqua, provoca uno stato di agonia dei siti di allevamento dei molluschi, e temiamo una evoluzione gravissima della situazione che può portare alla compromissione totale del raccolto.
Già nei giorni scorsi proprio inesorabile sviluppo delle macro alghe, con la conseguente anossia di vaste aree lagunari, ha portato allo sviluppo delle così dette “acque bianche“ e conseguenti morie di vongole veraci.
Tale evento sta colpendo tutta area settentrionale della Sacca di Scardovari tanto da dover bloccare la pesca in questa zona. Anche il flebile equilibrio presente nella Laguna del Canarin è a grave rischio e la preoccupazione degli allevatori di questa sacca cresce di giorno in giorno. Parimenti le Lagune del Barbamarco sta conoscendo un periodo di particolare difficoltà.
La causa principale di questa ormai cronica situazione di crisi, che sta sfociando in un DISASTRO ANCHE AMBIENTALE, è insita nella inadeguatezza dei lavori di vivificazione lagunare che portano ad un completo intasamento delle bocche a mare e dei canali principali di ricircolo.
L’ormai inarrestabile cambiamento climatico che impatta in modo devastante su questi delicati ecosistemi, non fa altro che esaltare questa drammatica situazione che non è più sostenibile e che sta mettendo a repentaglio il maggior comparto economico del Comune di Porto Tolle e del basso Polesine.
Proprio oggi in occasione della riunione della Commissione Lagune abbiamo esposto agli intervenuti la suddetta drammatica situazione in cui versano le lagune e gli allevamenti di molluschi, con una richiesta di urgente aiuto per tutelare l’occupazione di 1500 addetti.
Rivolgiamo un accorato appello al Governatore Zaia e a tutte le Autorità competenti affinché si adottino straordinari ed immediati interventi per fronteggiare una situazione che sta raggiungendo il punto di non ritorno.
Tutto questo avviene nel silenzio più assoluto sia da parte delle Istituzioni a tutti i livelli, sia da parte di tutte le Associazioni di categoria.
Nessun commento:
Posta un commento