sabato 6 maggio 2017

PORTO VIRO:L'ULTIMA FRONTIERA DELLA CHIRURGIA. .


Pazienti rimessi "in piedi" a tre settimane dall' intervento con tempi di recupero inferiori dell'80% rispetto agli standard.  E tecniche chirurgiche miniinvasive in grado di preservare i  muscoli.
PORTO VIRO: ECCO L'ULTIMA FRONTIERA DELLA CHIRURGIA DELL'ANCA
Trevisan: "Siamo in grado di inserire la protesi "passando" tra un muscolo e l'altro evitando così di danneggiarli. Tutti sono candidabili a questi interventi sia i giovani che gli anziani"

 -   Interventi di protesi all'anca con tempi di recupero eccezionalmente brevi e ridotti di oltre l'80% rispetto agli standard riabilitativi finora raggiunti. Risultati di cui possono beneficiare sia soggetti giovani che anziani operati ad una o ad entrambe le articolazioni. E' questa l'ultima "frontiera" della chirurgia protesica dell'anca praticata alla casa di cura "Madonna della salute" di Porto Viro. "Oggi sono disponibili tecniche chirurgiche che ci permettono un approccio mininvasivo in grado di preservare i tessuti muscolari  - spiega Michele Trevisan, medico ortopedico in forza alla casa di cura  -  Siamo cioè in grado di inserire la protesi "passando" tra un muscolo e l'altro evitando così di danneggiarli. In tal modo si può  effettuare l'intervento non solo ad una, ma anche ad entrambe le anche contemporaneamente, con tempi di recupero veloci che si attestano  sulle tre settimane, lì dove gli standard tradizionali di riassestamento del paziente vanno dai quattro mesi in su. Tutto questo grazie all' attività dell' equipe di dieci professionisti tra chirurghi, riabilitatori e personale infermieristico della casa di cura di via Badaloni". Addirittura, nei pazienti più giovani, non c'è neppure necessità di ricorrere all'ospedalizzazione per effettuare la riabilitazione che può essere gestita direttamente a casa. "Siamo i primi in provincia di Rovigo  ad applicare queste tecniche "fast track" che rimettono in piedi i pazienti in tempi record - prosegue Trevisan - grazie alle nuove protesi  studiate appositamente per questi interventi e prodotte negli Stati Uniti. E tutti sono candidabili a questi interventi: sia i giovani che gli anziani che, meno stanno in ospedale, meglio è ai fini del mantenimento delle capacità cognitive. Ma dobbiamo comunque sottolineare che prima di arrivare alla protesi  si possono oggi effettuare interventi rigenerativi dell'articolazione prima impensabili. Attualmente vengono effettuati in casa di cura circa 70 interventi di protesi all'anca all'anno. Attività che va ad integrare quella già svolta dall' unità operativa di ortopedia e traumatologia guidata da Paolo Piovan che, nel campo della chirurgia ortopedica dell'anca, del ginocchio e della spalla, ha superato, nel 2016, i 420 interventi". 

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