La nascita della macroarea urbana “AURO” formata da Adria e da altri 12 Comuni Polesani è un risultato di notevole importanza ottenuto dall’impegno dell’Amministrazione Comunale Adriese che va nella direzione di valorizzare le potenzialità del nostro territorio con una progettualità più ampia, in sinergia con altri Comuni. Dichiara Sante Crivellaro, referente del gruppo di lavoro di Ibc “economia, lavoro e sociale”
Una rete di tredici enti locali che consente di accedere a bandi pubblici da cui poter attingere a fondi che verranno investiti nel nostro territorio, per uno sviluppo urbano sostenibile.
Il nostro Movimento Civico –dichiara il coordinatore Federico Paralovo- da sempre crede in una visione politica di collaborazione di aree vaste, concretizzandosi fin dall’inizio del mandato con il progetto di InnovationLab che nasce proprio dalla collaborazione del nostro Comune con i Comuni di Villadose e Rovigo. Tale iniziativa ha portato risorse e strumenti che hanno potenziato un servizio pubblico nel centro e nelle frazioni per la diffusione e lo sviluppo delle competenze digitali per i cittadini, associazioni e imprese.
Ancora un altro esempio oggettivo, che registra Adria in rete con altri otto comuni polesani, per la sua posizione geografica, il lavoro concreto che viene svolto nella cabina di regia dell’OGD "Po e suo Delta", il sistema turistico tematico e territoriale del Delta del Po, anche questo riconosciuto dalla Regione del Veneto, con l’obiettivo di potenziare la promozione turistica del nostro territorio.
Da quattro anni infine, grazie alla riconferma del nostro Consigliere Provinciale Sara Mazzucato, siamo protagonisti in Provincia con importanti azioni di collaborazione, ricordiamo infatti la battaglia fatta per il mondo della pesca, che ha permesso a 1500 pescatori di continuare a svolgere la propria attività garantendo continuità attraverso l’assegnazione dei diritti esclusivi di pesca al Consorzio Pescatori di Scardovari.
Per Adria, e il Polesine in generale, c’è ancora molto da fare ma in questi ultimi anni non possiamo che accertare che un nuovo solco è stato tracciato e che per arginare le crisi di questi anni è necessario porre fine alle divisioni tra diversi Comuni riportando centralità agli amministratori locali dotandoli di mezzi e strumenti che facilitino ragionamenti e strategie condivise sovra comunali per il bene comune.
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