La grandezza della donna, che contrasta con la sua figura esile, non oscuri però l’artista. La sua voce angelica è un incanto ammaliatore di bellezza ed armonia, che non ha eguali sulla scena pop mondiale. Una voce che tocca i cuori con la profonda umanità che trasmette è un dono raro e prezioso, che ha fatto scrivere dal Washington Post: “Noa crea delle canzoni così perfette che ci si chiede se non siano cadute dal cielo, come alcuni rari temporali in Israele”. Al suo attivo ci sono centinaia di canzoni scritte in inglese e in ebraico e numerose collaborazioni con artisti internazionali. Al pubblico italiano è diventata familiare forse per il tema del film “La vita è bella” di Roberto Benigni, di cui ha scritto il testo su musica di Nicola Piovani, ma il suo percorso artistico ha esplorato vari mondi musicali, dalla canzone napoletana d’autore alle musiche tradizionali ebraiche. L’ultimo suo lavoro è del 2014, “Love Medicine”, cui partecipano grandi jazzisti.
In questo tour italiano Noa è accompagnata dal chitarrista israeliano Gil Dor, il primo che ha intuito le grandi doti vocali e strumentali di una giovane Noa, allora allieva della Rimon School di Tel Aviv. Le propose di partecipare in duo al Festival jazz di Eilat nel 1990 e da allora iniziò un fortunato sodalizio artistico che dura ancora ogg
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