venerdì 3 novembre 2017

ADRIA:BARTELLE E SUMAN (M5S)"ACCUSANO LA REGIONE E IL COMUNE DI ADRIA DI VOLER PRIVATIZZARE LA SANITA'PUBBLICA"



Adria: Le consigliere pentastellate Patrizia Bartelle e Elena Suman accusano la Regione e il comune di Adria di voler  privatizzare la sanità pubblica

“Crediamo sia arrivato il momento che la Regione Veneto, il Sindaco di Adria e tutte le forze politiche presenti nel nostro territorio, si mettano a disposizione dei loro cittadini per promuovere insieme delle iniziative che servano ad aprire un confronto politico serio e consapevole a tutti i livelli istituzionali: un confronto che si traduca portatore dei grandi valori di uguaglianza e di solidarietà umana con l’intento di frenare il mercato della salute a cui è sottoposto il nostro territorio in questi ultimi mesi."
Un percorso quello di privatizzare la sanità pubblica,  intrapreso dalla regione Veneto prima con  la delibera di giunta( n. 72/CR del 13 luglio 2017)a favore dell’ospedale privato di Porto Viro, poi  con l’approvazione in  consiglio regionale (del PAGR n.246) a  favore della casa di cura di Occhiobello .Due provvedimenti che di fatto hanno alzato  il livello delle  attività delle due case di cura a danno delle strutture pubbliche territoriali
“L’altra questione-proseguono le due consigliere- riguarda il Sindaco di Adria, Barbujani, e alla sua perseveranza nel voler raggirare il problema “sanità” che incombe nel nostro territorio: leggiamo nel suo comunicato stampa che si è accorto che dall’Atto aziendale firmato/emanato dal direttore generale Antonio Compostella il 23 ottobre non ha tenuto conto delle osservazioni dei sindaci che fanno parte del distretto 2 dell’Ulss 5 polesana…qui va da sé la risposta: “dopo la truffa, anche la beffa.”
“Dopo mesi e mesi di denunce da parte nostra e di altre forze politiche locali, del Comitato dei cittadini costituitosi per la difesa dell’ospedale di Adria e soprattutto dai cittadini stessi, chiediamo se è il caso di esternare con tanto stupore quello che stava scritto da mesi nella Legge n.19 del 25 ottobre di un anno fa e successive delibere di giunta. Che il Direttore Compostella sia un mero esecutore di quanto dettato a livello regionale ,è risaputo in tutto il territorio polesano, ed è altrettanto risaputo che, nonostante tutto, lo stesso Direttore Compostella è stato premiato due giorni fa dalla Giunta regionale perché, se l’anno precedente la Conferenza dei Sindaci aveva indicato delle criticità, quest’anno in realtà, guardando i punteggi della Giunta e anche le Conferenze dei Sindaci, queste criticità paiono essere superate, per cui è gli è stata concessa la “premiazione annua”.
“Va detto per inciso –concludono le pentastellate- che i cittadini continuano a denunciare i disservizi e ci chiediamo che forse sarebbe il caso di pretendere delle risposte reali al Direttore Compostella, come ad esempio cosa sta succedendo al servizio di radiologia; sembra infatti che gli appuntamenti di tutte le diagnostiche vengano ridotti dal lunedì al venerdì, ovvero le attività termineranno alle 16 anziché alle 19. Ulteriore riduzione verrà impostata nel periodo natalizio, ovvero le attività termineranno alle 14”

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