Partiamo da Matteotti
La partenza sarà il 23 luglio dalla casa, ora museo, di Giacomo Matteotti. Un luogo simbolo per chi è antifascista, un luogo dal quale le parole ‘uccidete me, non le idee che sono in me’ continuano ad attraversare i decenni per dirci che sono i valori che si rappresentano, le persone che si difendono a tracciare la linea netta che divide fascismo ed antifascismo.
Il discorso che decretò la sentenza di morte per Matteotti fu il suo ultimo intervento in Parlamento, il 30 maggio 1924, quando denunciò le minacce, ritorsioni, violenze e aggressioni delle milizie fasciste per il controllo del voto durante le elezioni appena svolte.
el Veneto questa tappa è importante, fra Verona, capitale italiana di tante organizzazioni fasciste e Vicenza dove le istituzioni hanno da poco eliminato la clausola antifascista.
La libertà e la democrazia non sono beni che si possiedono, sono valori conquistati attraverso uomini e donne che, come Matteotti, non esitarono a scegliere da che parte stare.
Anche noi oggi non esitiamo e scegliamo la loro parte.
l 23 luglio saremo a Fratta Polesine, insieme alle Sardine, per dire che questo è il Veneto che Vogliamo.
Il Veneto antifascista, ma anche quello che vuole che l’ambiente sia rispettato, che ci si prenda cura della terra sulla quale viviamo, così come dei valori democratici e dei diritti fondamentali per ogni persona. La Lega e la destra hanno trasformato il Veneto nella terra della cementificazione, delle riduzione di tasse per i più ricchi, della privatizzazione lenta, ma progressiva della sanità, dell’esodo altrettanto lento e progressivo dei giovani, della solitudine dei territori e delle persone che vi vivono.
Partiamo da Matteotti per avviare il cambiamento della politica in Veneto. Perché sono le persone, con le idee che rappresentano, a definire la politica. Non il contrario.
Il 23 luglio a Fratta Polesine…con le mascherine!
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