Irene Priolo, Assessore all'ambiente, difesa del
suolo e della costa, protezione civile della Regione Emilia-Romagna, è la nuova
Presidente del Comitato di indirizzo AIPo, l’organo istituzionale di guida
dell’Agenzia formato da quattro Assessori in rappresentanza delle Regioni
istitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto). Lo ha deciso lo
stesso Comitato nella seduta di oggi, giovedì 30 luglio 2020, alla quale hanno
preso parte oltre a Priolo gli Assessori regionali Marco Gabusi (Piemonte), Pietro Foroni (Lombardia) e
Gianpaolo Bottacin (Veneto). L'incarico
di Presidente è assegnato per un biennio a ciascuna delle quattro Regioni, a
rotazione. Priolo succede al collega
piemontese Gabusi e rimarrà in carica fino al luglio 2022.
Il Presidente e gli altri componenti il Comitato di
indirizzo AIPo non percepiscono indennità per lo svolgimento di tale funzione.
“I prossimi
due anni - ha dichiarato l'assessore Irene Priolo - ci vedranno impegnati nella
realizzazione di opere importanti. Svolgerò con il massimo impegno il nuovo
incarico, andando di persona a vedere i principali cantieri e non solo in
Emilia-Romagna, nella consapevolezza delle importanti funzioni che AIPo riveste
per la difesa idraulica di un territorio esteso, fragile e complesso,
ulteriormente messo alla prova dalle conseguenze provocate dalla crisi
climatica. Ma sarà anche interessante lavorare alla realizzazione di VENTO una
importante ciclovia che costituisce un nuovo legame fra i nostri territori
all'insegna della sostenibilità del turismo. Ringrazio i colleghi che mi hanno
preceduta e con i quali continuerò a collaborare con entusiasmo.”
Foto e notizie sull’Assessore Priolo al link
Le funzioni di AIPo
AIPo,
istituita nel 2003 dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto,
ha ereditato le funzioni prima esercitate dal disciolto Magistrato per il Po
(creato nel 1956). L’agenzia cura le gestione del reticolo principale del Po
(fiume Po e affluenti): progetta, esegue e mantiene in efficienza le opere per
la sicurezza idraulica – dalle arginature di competenza, che ammontano a complessivi
3.600 km, alle casse di espansione in esercizio - attua previsioni idrologiche, attiva il servizio di piena, si occupa di demanio
idrico e polizia idraulica, realizza e mantiene in esercizio le infrastrutture
per la navigazione fluviale, a partire dalle conche di navigazione.
AIPo
si avvale di un proprio Polo scientifico-tecnologico situato a Boretto (RE),
con laboratori idraulici e geotecnici dotati delle necessarie attrezzature e
tecnologie.
Gli interventi programmati
Nel
triennio 2020-2022 Aipo prevede interventi di sicurezza idraulica nel
territorio del bacino del Po per 277,6 milioni di euro, con cantieri per 133
milioni solo quest’anno.
In
Emilia-Romagna le opere più significative riguardano i nodi idraulici di
Modena, Parma e Reggio Emilia, assieme agli interventi programmati per il piacentino.
In
Lombardia, l’avvio dei lavori delle casse di espansione a Lentate, Senago,
Varedo e Paderno Dugnano, per evitare le ricorrenti esondazioni del fiume
Seveso nella città di Milano, oltre all’adeguamento delle arginature nel tratto
di Po mantovano.
In
Piemonte da segnalare l’iter per la progettazione della cassa di espansione
della Dora Riparia a Torino, l’intervento con doppia finalità idraulica e
ambientale sul Pellice e le progettazioni preliminari in corso su Chisola,
Varaita, Maira e Grana-Mellea.
Nel
Veneto (in cui AIPo è competente per il Po e il suo Delta), le opere in
sinistra Po a Cavanella (Adria) per la realizzazione di un diaframma
anti-filtrazione all’interno dell’argine, quelli in sponda sinistra del Po di
Goro ad Ariano nel Polesine, la sistemazione delle difese a mare alla Sacca di
Scardovari e a Boccassette-Cà Zuliani.
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