TORNA TRA VILLE E GIARDINI,
VENTATA DI OTTIMISMO SULL’ESTATE POLESANA
Lo spettacolo dal vivo
arricchisce le persone.
“La
ripartenza di Tra ville e giardini è un bel segnale. Riannodare il filo
della cultura, che si era spezzato con la recente situazione emergenziale; riprendere
il rapporto col pubblico, è uno di quei segni forti che rende bene la
grande volontà e tenacia che gli organizzatori hanno messo per realizzare
questa edizione 2020”. Le parole dell’assessore regionale alla Cultura Cristiano
Corazzari rendono bene l’atmosfera di consapevole ottimismo e di trepidante
attesa, in cui si è svolta stamani, a Palazzo Celio, la conferenza stampa di
presentazione dell’edizione numero XXI della rassegna di spettacoli itinerante
Tra ville e giardini, promossa e finanziata dalla Provincia di Rovigo col
contributo di Regione Veneto Reteventi e Fondazione Cariparo e l’organizzazione
esecutiva di Ente Rovigo Festival.
La manifestazione, che segna l’estate
polesana e che si connota per lo spettacolo dal vivo, ha rischiato seriamente
di saltare, poiché le nuove regole anti-assembramento, incidono pesantemente su
questa forma culturale. “Non era scontato ripartire – ha concluso l’assessore
regionale – perché gli organizzatori potevano scegliere di accontentarsi del
contributo pubblico restando fermi e sarebbero stati comunque giustificati. Invece
hanno deciso di mettersi in gioco, per dare una mano alla cultura”.
“Siamo
partiti in ritardo con la programmazione – ha ricordato il presidente della
Provincia di Rovigo, Ivan Dall’Ara – abbiamo dovuto ridurre il programma
e chiedo scusa ai Comuni che per questo motivo non sono potuti entrare nella
rete organizzativa. Ringrazio vivamente i Comuni che partecipano, perché
senza la loro fiducia, non saremmo qui oggi. Avremo nuove regole, i posti
saranno assegnati su prenotazione, le sedie saranno ridotte, ma nonostante
tutto Tra ville e giardini riuscirà anche quest’anno a percorrere il nostro
territorio e far riscoprire ancora siti inediti che si trasformeranno in un
grande teatro all’aperto”.
Sempre
sul piano dell’incoraggiamento l’intervento di Antonio Giolo della
Fondazione Cariparo: “Siamo impegnati a fare in modo che iniziative già
approvate prima del lockdown siano effettivamente realizzate – ha detto. – Tra ville
e giardini per sua natura si svolge all’aperto, quindi in luoghi privilegiati
dalla normativa, per cui, se non ci fosse stata, bisognava inventarla. Un
popolo senza attività culturali è un popolo più povero”. Un segno di
continuità con la passata edizione lo ha dato la presidente della Commissione
Pari opportunità provinciale Antonella Bertoli, che ha ricordato
l’impegno per la parità di genere anche nel mondo artistico. “Tra ville e
giardini darà ancora uno spazio alle figure femminili – ha detto. – A prima
vista sembrerebbe che non ci siano discriminazioni nel mondo dello spettacolo,
ma esiste ancora una forbice abbastanza larga tra i compensi degli artisti
maschili rispetto a quelli femminili”.
Al
direttore artistico e ideatore della rassegna, Claudio Ronda di Ente
Rovigo Festival, il compito di illustrare la parte tecnica dell’edizione, senza
prima fare una riflessione sull’attuale crisi del comparto cultura e spettacolo,
completamente bloccato dal lockdown e con una ripartenza assai complicata. “Lo
spettacolo dal vivo – ha dichiarato Ronda – per sua natura è incontro
con le persone e non può essere surrogato da forme tecnologiche di
espressione. Il significato che assume quest’anno Tra ville e giardini è proprio
questo: ritorneremo ad incontrarci negli stessi luoghi
delle passate edizioni, tutti assieme seppure con le regole nuove, torneremo a
scambiarci storie ed emozioni, torneremo a condividere un pensiero o un sorriso,
ed è la condivisione che fa l’arricchimento personale”.
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