In riferimento agli articoli apparsi, oggi, sabato 17 dicembre 2022, sulla stampa locale, per l’attesa di un minore nella camera calda del Pronto Soccorso di Adria, la Direzione dell’Azienda Ulss 5 Polesana, esprime indignazione per quanto accaduto, e si scusa con la famiglia coinvolta e tutti gli utenti. Purtroppo, questo rappresenta il risultato di una troppo rigida interpretazione delle norme, senza tenere conto dei conseguenti effetti sui cittadini.
l’Azienda Ulss 5 ha già avviato una indagine interna tesa a verificare le responsabilità di quanto accaduto, nella certezza che sarebbe bastato applicare le direttive regionali, inviando i bambini subito in area pediatrica, trovando contemporaneamente un locale adeguato per chi attende l’effettuazione del test tampone
“Il buon senso - afferma il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 5 Polesana dottoressa Patrizia Simionato - Deve sempre prevalere, ovviamente nel rispetto della norma.
E’ comunque doveroso precisare che la Direzione è prontamente intervenuta per impartire direttive aziendali, che riescano a soddisfare i percorsi, nel rispetto della normativa anti – Covid 19, ma adeguate alle esigenze di accoglienza e sicurezza dei cittadini, onde evitare qualsiasi disagio”.
Infatti, pur essendo breve la sosta nelle camere calde, il locale non era certo idoneo all’attesa del risultato del test tampone e il Responsabile ospedaliero dei percorsi avrebbe dovuto considerare in primis questo aspetto.
“Rispetto all’evento, l’Azienda è spiaciuta che lo spirito di tutela verso l’utenza e l’impegno quotidiano di tanti operatori sia offuscato dalla rigidità nell’ interpretazione di alcune indicazioni, vanificando il buon lavoro e l’attenzione verso i pazienti dei professionisti che operano presso l’Ospedale di Adria” afferma il Direttore Sanitario dell’Azienda Ulss 5 dottor Alberto Rigo.
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