lunedì 15 agosto 2022

PRESIDENTE CSA SIMONE MORI”ABBIAMO PROPOSTO TRE SOLUZIONI TURNISTICHE, TUTTE BOCCIATE DAI SINDACATI CHE PERÒ NON HANNO FATTO UNA CONTROPROPOSTA NEI SETTE INCONTRI AVUTI”.

Sono state ampiamente argomentate in una conferenza stampa,organizzata all’auditorium Pertini, le risposte dei componenti del Consiglio di Amministrazione (CDA)della casa di riposo di Adria  ai rappresentanti delle tre sigle sindacali riguardo il nuovo modello di orario proposto ai lavoratori.

IL Cda  infatti ha risposto  alle sigle sindacali  Cgil, Cisl e Uil  che chiedono il ripristino dei vecchi turni di lavoro per non  abbassare lo standard regionale  delle ore assistenziali che dal  più 30-35% diminuirebbe al +20% .Un calcolo  articolato su parametri definiti dalla regione del Veneto una trentina di anni fa.

“Da febbraio scorso abbiamo  intrapreso un percorso  con le maestranze, le sigle sindacali e le Rsu, per concordare insieme  come poter ottimizzare la  gestione del personale, dopo aver  chiuso  con un passivo di un milione e 200mila euro il bilancio dell’ente, di cui 950mila euro dovuti ai mancati accessi   in struttura per la situazione emergenziale causata dal Covid -ha spiegato il presidente Simone Mori .

Per ottimizzare i turni di lavoro  abbiamo investito in tecnologia, utilizzando un softwar studiato per le Ipab,  che ci ha consentito di creare  nuove matrici per le tabelle orari per i lavoratori e abbiamo creato nuove figure che si occupano solo delle attività alberghiere con lo scopo di diminuire i carichi di lavoro di chi si deve occupare dell’assistenza degli ospiti -spiega il Presidente Simone Mori.

Delle tre soluzioni presentate sui nuovi turni di lavoro, durante i sette incontri avvenuti, nessuna di queste è stata accettata dai sindacati  che non hanno presentato alcuna  controproposta-sottolinea Mori.

“Abbiamo analizzato il fabbisogno assistenziale nelle varie fasce orarie in funzione delle attività da fare all’interno dei nuclei, la cui  turnistica era impostata sulle 200 unità anziché quelle reali da 160  ospiti-entra nei dettagli  il direttore dell’ente Paola Spinello.

In base al contratto collettivo abbiamo studiato  turni   più equilibrati e avvicendati.  Questo ha significato cambiare il turno di tutti per creare un’equità tra lavoratori. Prima infatti, i tempi determinati  coprivano i fine settimana dei tempi indeterminati  -prosegue-.  

I turni sono avvicendati per rispettare la sequenza turistica del mattino, pomeriggio e sera  per evitare così  che i lavoratori facciano per un mese tutte le mattine o solo i pomeriggi 

Per rientrare nelle spese, stiamo esplorando altre strade  per evitare  sia che l’ente vada in default e sia per mantenere l’assistenza pubblica, a differenza delle altre Ipab polesane dove alcuni servizi  sono gestiti da cooperative esterne”- rimarca Mori 

Il Presidente   ha poi risposto alle dichiarazioni fatte alla stampa dall’esponente Dem Spinello, limitandosi a dire che se il consigliere ha le prove delle paventate criticità  da lui sostenute, provveda a denunciarle.  

“I dati usciti sui cartacei in questi giorni sul numero dei positivi tra operatori e ospiti sono discorsi da bar-afferma Mori- perché l’unico organo deputato a farlo è l’Ulss 5 Polesana che da un po’ di tempo non diffonde i dati delle varie case di riposo polesane e per  quanto mi riguarda non ho avuto richieste in merito -prosegue Mori- “In questo periodo estivo non abbiamo bloccato le ferie dei lavoratori, nonostante i nuovi casi di covid per i quali seguiamo i protocolli dell’Ulss previsti. Nei nuclei investiti le visite sono sospese,ma le informazioni sono assicurate anche attraverso una chat attiva da tempo”

Il componente del CDA Mauro Colombo, ha poi aggiornato sui lavori previsti per l’ottenimento del Certificato prevenzione Incendi (CPI)nella struttura di Riviera Sant’Andrea.

”Abbiamo terminato i lavori nel nucleo blu, per il quale attendiamo il collaudo -spiega-  per poi trasferire gli ospiti. A settembre affideremo i lavori per il nucleo azzurro”.



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