martedì 25 settembre 2018

POLESINE:GIUSEPPE TRANIELLO GRADASSI (PD)"UN CONGRESSO VERSO IL POPOLARISMO"

Popolarismo non Populismo






Terminato il periodo estivo, ritengo sia il momento di richiamarci tutti ad un maggior impegno comune per il Paese e per il nostro Partito, tralasciando l’eccessiva dialettica plurale che invece di essere una ricchezza, abusata da un eccessivo verticalismo personale delle componenti e da una visione di rappresentanza politica ancora obsoleta, troppo personalizzata e chiusa, ci rende ancora una “splendida incompiuta” che non ha saputo così cogliere il consenso dell’elettorato.

I primi tre mesi del Governo Giallo/verde sono nefastamente passati, così come il nostro Partito non si è ancora completamente ripreso dai risultati del 4 marzo, ma questo non ci deve distrarre o demotivare da una nuova ed energica azione politica di verità e di presenza democratica perché lo dobbiamo alla nostra storia, agli ideali che ci hanno spinto ad essere Pd.



L’innamoramento degli italiani per i giallo/verdi non è certamente finito e dove c’è un “innamoramento” vediamo e constatiamo tutti i giorni, che la critica razionale serve a poco, anzi riscontriamo come il Populismo attuale nutrito di odio, nemici, ignoranza ed individuazione del “capo”, instilla nel Paese, nella nostra Provincia, nei nostri Comuni divisione e la costruzione di una società basata su rancorose inimicizie, con sempre nuove promesse di risultati decisivi raggiungibili nell'immediato solo con una torsione autoritaria.



Questo però non ci esime dalla fatica del “dovere di verità”, per quanto faticoso ed antipatico ora esso sia, nei confronti di un Governo: Nazionale, Regionale e del nostro Capoluogo che stanno facendo di una narrazione farcita di falsità uno strumento di governo contando sulla memoria corta dei cittadini.

Perché lo dobbiamo alla politica che vogliamo, alla democrazia che abbiamo sempre comunque perseguito, lo dobbiamo alla gente che ci ha dato comunque un consenso ed anche a noi stessi.



Le bugie e un’azione di demolizione, altro che cambiamento, stanno già avendo i loro effetti, però se vogliamo che il “tempo passi in fretta” e l’innamoramento finisca, non possiamo esimerci da un’azione politica: unitaria, democratica e di coesione sociale intensa faticosa. Abbiamo il compito di essere riferimento per tutti coloro che hanno a cuore un’Italia basata sulla democrazia partecipata e solidale e non sulla meschina sopraffazione.



Il Congresso Nazionale sarà occasione di rilancio e nuove proposte, che dovranno (al contrario di uno Statuto vecchio e non attuale alle esigenze di una stagione di emergenza), vedere al centro della discussione la costruzione di una proposta unitaria di centrosinistra e di una democrazia realmente partecipata, costruttiva per un Paese culturalmente migliore; più che concentrarsi sull’eventuale leadership.



Quindi disponiamoci tutti ad un maggiore impegno ad una maggiore presenza sul Territorio, mimetizzarci o rassegnarci non serve perché “il tempo passi in fretta”.



Lottiamo contro il populismo, puntando sul popolarismo. Il populismo agisce sui timori, il popolarismo sui valori, il populismo cerca un colpevole, il popolarismo una soluzione, il populismo il voto, il popolarismo il consenso.







Il Segretario Provinciale

Giuseppe Traniello Gradassi

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