QUELL’INCENERITORE CI STA
AVVELENANDO
Ci risiamo: nell’attesa che il
Sindaco di Villadose mantenga la parola data a luglio a Pezzoli, davanti ad
un’agguerrita platea di cittadini, ossia che convochi entro Settembre
un’assemblea pubblica anche nel suo Comune al fine di spiegare cosa sta
succedendo da almeno un paio d'anni in zona industriale, apprendiamo dai
giornali che i nostri sospetti erano più che fondati: qualcuno sta avvelenando
le nostre acque di irrigazione e l’aria che respiriamo.
Per mesi abbiamo dovuto
sopportare di venir letteralmente screditati da parte di alcuni amministratori
comunali di Villadose i quali non perdevano occasione di dire che noi cittadini
creavamo inutili allarmismi. Forse questi amministratori pensano ancora che si
possa barattare la salute di un intero territorio con qualche festa in paese.
Nulla contro chi si impegna per far vivere una comunità, ma anche chi chiede
che venga rispettato l’ambiente in cui viviamo e tutelata la salute umana fa un
grande lavoro per la società e va rispettato, non deriso sui social network in
cerca di qualche facile consenso, diffondendo la bugia secondo la quale noi del
Comitato Terre Nostre di Villadose
saremmo addirittura contro il lavoro.
Esistono regole precise, ed
esistono i principi di precauzione e prevenzione, che per una Pubblica
Amministrazione dovrebbero essere il faro che illumina tutte le scelte che
compie in campo ambientale. Ogni azienda che decide di investire deve farlo nel
massimo rispetto di quel territorio e di chi in quel territorio vive. I
provvedimenti della Provincia di Rovigo sono chiari e dicono una cosa precisa:
c’è un’azienda, la Fresenius Kabi Ipsum srl, leader mondiale della
farmaceutica, che non sta rispettando i limiti di inquinamento imposti
all’interno del provvedimento di Autorizzazione integrata ambientale. Non
sta rispettando le regole e sta inquinando. Gli odori che spesso ammorbano
l’aria che respiriamo, soprattutto a Pezzoli, lo dice anche Arpav in un suo
rapporto dell’11/04/2018, proverrebbero proprio da lì.
Ora ci chiediamo, con sempre
maggior preoccupazione: perché durante la riunione pubblica del 12 luglio a
Pezzoli tutti gli Enti si sono spesi per rassicurare e dire quanto tale azienda
fosse “brava e stesse collaborando”? A noi cittadini non interessa questo:
essere bravi non significa non rispettare le regole e, se poi beccati in
flagrante, cercare di rimediare! Si parla di sostanze cancerogene fatte
respirare ad ignari cittadini.
A causa di un inceneritore di
sostanze tossiche autorizzato all’interno dell’azienda, tutti noi stiamo
respirando veleno! Poco importa che si abiti sotto vento o meno. Tali sostanze
si diffondono ovunque e aggravano una situazione dell’aria già tra le peggiori
al mondo.
Noi del Comitato Terre Nostre
chiediamo la chiusura di tale inceneritore.
E chiediamo che la Provincia, che
con una terza diffida sembra stia
finalmente arrivando a capire quale sia l’origine dell’inquinamento di quest'area,
revochi in autotutela il provvedimento emesso in data 13 luglio 2018 di
modifica non sostanziale dell’AIA concessa proprio a Fresenius Kabi Ipsum
srl per ampliare la sua produzione
all’interno del tanto lodato stabilimento di ricerca. Se la ditta non rispetta
i limiti di emissione ora, come potrà farlo smaltendo ulteriori nuove sostanze
all’interno di tale centro? Come si fa ad emettere un provvedimento del genere,
in una situazione di non rispetto delle regole imposte? Dall’Ente provinciale
esigiamo la massima cautela e rispetto, in primis, del bene pubblico, prima che
degli interessi privati. E dal Sindaco
attendiamo la convocazione dell’assemblea pubblica per aggiornamenti, assieme
ad Arpav, Asl e Provincia.
Ricordiamo inoltre che è passato
un anno dalla raccolta firme per un tavolo ambientale, e nulla si è mosso: in
questo modo il sindaco riconosce la dignità di 1000 abitanti di Villadose che
hanno firmato?
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