La consigliera regionale penta stellata Patrizia Bartelle interviene sulla questione della moria della semina di cozze e vongole nella Sacca degli Scardovari.”Era il lontano 1 settembre 2015, quando il consiglio regionale approvò la mia mozione sull’impegno alla programmazione di lavori, per la vivificazione delle lagune. Tutti i consiglieri regionali studiarono con attenzione il testo, e con entusiasmo aderirono all’impegno che si doveva prendere la giunta regionale. Nel frattempo sono passate varie tornate elettorali, ed i voti, per i vari livelli amministrativi sono stati chiesti ancora a quella popolazione che attende la realizzazione di impegni mai onorati. La giunta Zaia, invece di cercare i soliti consensi elettorali in Polesine, dovrebbe finalmente applicare una corretta programmazione territoriale a lungo termine,pianificata ad un tavolo tecnico apposito, che preveda una strategia cronologica di interventi di scavi mirati nelle lagune, per assicurare il ricircolo dell’acqua e quindi la riapertura della bocca sud in sacca degli Scardovari.Operazioni che permetterebbero ai molluschicoltori di aumentare quel 10% dei 3.600 ettari utilizzati in Sacca degli Scardovari.Per questo sarebbe utile che gli assessori Corazzari e Pan, accogliessero l’invito dei pescatori nel recarsi nelle frazioni di Porto Tolle, per conoscere meglio il territorio e rendersi così conto delle potenzialità di sviluppo del comparto della pesca, che oggi rappresenta un’economia trainante per la regione Veneto”.
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