Porto Viro: L'importanza della sezione ANC, parte integrante del tessuto sociale territoriale
Gianfranco Bressan è stato rieletto presidente della sezione Anc di Porto Viro. A decretarne l’elezione in questi giorni, i voti unanimi dei componenti del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Al suo fianco, come vice presidente, è stato eletto Emanuele Zerbinati e in settimana verrà nominato il nuovo segretario. Il sodalizio, con sede in un ala dell’edificio delle scuole medie Pio XXII di via Gramsci a Porto Viro, si è contraddistinto negli ultimi anni per aver organizzato delle lezioni curriculari, rivolte ai bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, alle quali hanno relazionato diretti testimoni della storia degli anni di Piombo. Da Agnese Moro, figlia dello statista e politico Aldo Moro a Giovanni Ricci, figlio dell’autista della scorta di Moro. E ancora, personaggi come Giorgio Balzoni, noto giornalista e allievo del docente universitario Aldo Moro, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle e Luca Telese, giornalista sardo, che nel suo ultimo libro Cuori Contro, racconta episodi ed eventi che ancora oggi si intrecciano con vicende che hanno tracciato la storia del nostro bel paese. Tra le attività per le quali il sodalizio si è sempre prodigato, la puntuale presenza alle cerimonie commemorative che identificano la nostra Italia e per le iniziative di sostentamento alle famiglie in difficoltà. Azioni di solidarietà, attive già negli anni del precedente presidente Giovanni Contiero e prima di lui, il padre, Vincenzo.
Gianfranco Bressan è stato rieletto presidente della sezione Anc di Porto Viro. A decretarne l’elezione in questi giorni, i voti unanimi dei componenti del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Al suo fianco, come vice presidente, è stato eletto Emanuele Zerbinati e in settimana verrà nominato il nuovo segretario. Il sodalizio, con sede in un ala dell’edificio delle scuole medie Pio XXII di via Gramsci a Porto Viro, si è contraddistinto negli ultimi anni per aver organizzato delle lezioni curriculari, rivolte ai bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, alle quali hanno relazionato diretti testimoni della storia degli anni di Piombo. Da Agnese Moro, figlia dello statista e politico Aldo Moro a Giovanni Ricci, figlio dell’autista della scorta di Moro. E ancora, personaggi come Giorgio Balzoni, noto giornalista e allievo del docente universitario Aldo Moro, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle e Luca Telese, giornalista sardo, che nel suo ultimo libro Cuori Contro, racconta episodi ed eventi che ancora oggi si intrecciano con vicende che hanno tracciato la storia del nostro bel paese. Tra le attività per le quali il sodalizio si è sempre prodigato, la puntuale presenza alle cerimonie commemorative che identificano la nostra Italia e per le iniziative di sostentamento alle famiglie in difficoltà. Azioni di solidarietà, attive già negli anni del precedente presidente Giovanni Contiero e prima di lui, il padre, Vincenzo.
E proprio nel corso degli anni della sua presidenza, il cavalier
Contiero intraprese un altro significativo obiettivo, il cui risultato ha
calcato le cronache dei quotidiani di questi ultimi tempi. Una vicenda maturata con l’intitolazione della
sezione di Porto Viro alla medaglia d’oro
al merito civile Antonio Ferro. Il carabiniere rosolinese che insieme ad altri 11 commilitoni venne
barbaramente trucidato dai partigiani a Malga Bala, nel 1944.
Una faccenda storica che scosse gli animi degli studiosi e ne urtò la
sensibilità politica locale, al punto tale che il cavalier Contiero approdò
nelle stanze del tribunale di Adria prima, e Rovigo dopo. Un episodio per il
quale la giustizia fece il suo corso e vinse la verità, ma ad ascoltare la
sentenza del giudice del tribunale di
Rovigo furono i figli Giovanni e
Francesco, perché il cavalier Contiero, nel frattempo, si era inesorabilmente
spento, in seguito alla scomparsa del luogotenente Antonino Zingale. Il
comandante della stazione di Porto Viro con
il quale Contiero condivise le decisioni e le azioni da fare come Anc.
Insieme
ottennero, nell’Aprile 2011, l’intitolazione
ad Antonio Ferro, di una piazza a Volto di Rosolina, dove al centro venne inaugurato
il monumento che ricorda
tutti i carabinieri caduti per la patria. E dopo tanti anni, lo scorso
25 Marzo,
in occasione del 75esimo anniversario dell’eccidio di Malga Bala (SLO), le spoglie del carabiniere Ferro sono state ricevute con tutti gli onori del caso da parte dell’arma dei carabinieri nel cimitero di Rosolina. Un risultato per il quale, sarebbe stata opportuna durante la cerimonia, una citazione da parte dell’arma in servizio per lo scomparso presidente Vincenzo Contiero.
in occasione del 75esimo anniversario dell’eccidio di Malga Bala (SLO), le spoglie del carabiniere Ferro sono state ricevute con tutti gli onori del caso da parte dell’arma dei carabinieri nel cimitero di Rosolina. Un risultato per il quale, sarebbe stata opportuna durante la cerimonia, una citazione da parte dell’arma in servizio per lo scomparso presidente Vincenzo Contiero.
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