sabato 4 maggio 2019

Porto Viro:Riconfermato alla guida dell'ANC Gianfranco Bressan.Storica ANC intitolata alla medaglia d'oro al merito civile Antonio Ferro


Porto Viro: L'importanza della sezione ANC, parte integrante del tessuto sociale territoriale

 Gianfranco Bressan è stato rieletto presidente della sezione Anc di Porto Viro. A decretarne l’elezione in questi giorni, i voti unanimi dei componenti del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Al suo fianco, come vice presidente, è stato eletto  Emanuele Zerbinati e  in settimana verrà nominato il nuovo segretario. Il sodalizio, con sede in un ala dell’edificio delle scuole medie Pio XXII di via Gramsci a Porto Viro,  si è contraddistinto negli ultimi anni  per aver organizzato delle lezioni curriculari, rivolte ai bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, alle quali hanno relazionato diretti testimoni della storia degli anni di Piombo. Da Agnese Moro, figlia dello statista e politico Aldo Moro a Giovanni Ricci, figlio dell’autista della scorta di Moro. E ancora, personaggi come  Giorgio Balzoni, noto giornalista e allievo del docente universitario Aldo Moro, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle e Luca Telese, giornalista sardo, che nel suo ultimo libro Cuori Contro, racconta episodi ed eventi che ancora oggi si intrecciano con  vicende che hanno tracciato  la storia del nostro bel paese. Tra le attività per le quali  il sodalizio si è sempre prodigato,  la puntuale presenza alle cerimonie  commemorative che identificano la nostra Italia e per le iniziative di sostentamento alle famiglie in difficoltà. Azioni di solidarietà, attive già negli anni del precedente presidente Giovanni Contiero e prima di lui, il padre, Vincenzo.


E proprio nel corso degli anni della sua presidenza, il cavalier Contiero intraprese un altro significativo obiettivo, il cui risultato ha calcato le cronache dei quotidiani di questi ultimi tempi.  Una vicenda maturata con l’intitolazione della sezione di Porto Viro  alla medaglia d’oro al merito civile Antonio Ferro. Il carabiniere rosolinese  che insieme ad altri 11 commilitoni venne barbaramente trucidato dai partigiani a Malga Bala,  nel 1944.

 Una faccenda storica che  scosse gli animi degli studiosi e ne urtò la sensibilità politica locale, al punto tale che il cavalier Contiero approdò nelle stanze del tribunale di Adria prima, e Rovigo dopo. Un episodio per il quale la giustizia fece il suo corso e vinse la verità, ma ad ascoltare la sentenza del giudice  del tribunale di Rovigo furono i figli  Giovanni e Francesco, perché il cavalier Contiero, nel frattempo, si era inesorabilmente spento, in seguito alla scomparsa del luogotenente Antonino Zingale. Il comandante della  stazione di Porto Viro con il quale Contiero condivise le decisioni e le azioni da fare come Anc.

 Insieme ottennero, nell’Aprile  2011,   l’intitolazione ad Antonio Ferro, di una piazza a Volto di Rosolina, dove al centro venne inaugurato  il monumento  che ricorda  tutti i carabinieri caduti per la patria. E dopo tanti anni, lo scorso 25 Marzo,
in occasione  del 75esimo anniversario dell’eccidio di Malga Bala (SLO), le spoglie del carabiniere Ferro sono state  ricevute con tutti gli onori del caso da parte dell’arma dei carabinieri nel cimitero di Rosolina.  Un risultato per il quale, sarebbe stata opportuna durante la cerimonia, una citazione da parte dell’arma in servizio per lo scomparso presidente Vincenzo Contiero.

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