Delta:Il successo del concerto dell’immacolata tra solidarietà, 500
pacchi dono e l’accoglienza calorosa dei portoviresi.
Evento organizzato in sinergia dall'Anc Porto Viro, il centro salesiano San Giusto, il banco di solidarietà Beata Madre Teresa di Calcutta, la cooperativa e gli Amici della Giotto di Padova.
Evento organizzato in sinergia dall'Anc Porto Viro, il centro salesiano San Giusto, il banco di solidarietà Beata Madre Teresa di Calcutta, la cooperativa e gli Amici della Giotto di Padova.
“Il concerto dell’immacolata ha avuto un risultato al di sopra di ogni
aspettativa “-esordisce così Nicola Boscoletto presidente della cooperativa
sociale Giotto e socio fondatore dell'associazione Amici della Giotto, nel raccontare dell'esito del concerto musicale dei Pollicini dell’8 Dicembre in chiesa a Donada-.Un successo
perché è stato l’obiettivo di un
percorso di relazioni tra persone e associazioni con un cuore buono e aperto ad
aiutarsi per costruire qualcosa di
positivo, in questa società in cui molto spesso sono più le difficoltà rispetto
alle cose buone;il secondo motivo per l’accoglienza che noi associazioni di Padova abbiamo
ricevuto dalle associazioni di Porto Viro, con cui abbiamo collaborato. In
primis con l’oratorio dei salesiani di San Giusto, l’associazione Nazionale dei
carabinieri con Sandro, Franco e tutte le persone del banco di solidarietà Beata Madre Teresa
di Calcutta, che sono state il fulcro della buona riuscita dell’iniziativa”.”Sodalizi
che pur partendo da esperienze, storie e finalità associazionistiche diverse hanno collaborato insieme con lo scopo di fare qualcosa di buono. Quando
è così uno più uno fa sempre tre, non fa due, -evidenzia Boscoletto-perché non
ci sono interessi particolari da parte delle persone, ne da parte delle
associazioni, perchè lo scopo comune è quello di valorizzare al massimo ciò che
è positivo.
“Abbiamo trovato un’accoglienza positiva nelle persone della città di Porto Viro –ribadisce
Boscoletto- che nel suo complesso ha reso possibile l’iniziativa. Noi che arrivavamo da Padova
con i detenuti, gli operatori della cooperativa, i volontari della Giotto, i
componenti dei Pollicini, bambini e
ragazzi dagli 8 ai 18 anni con alcune famiglie. Tutti hanno respirato positività,
dalla mattinata in oratorio a San Giusto con la messa dell’immacolata al regalo
del pranzo che l’oratorio con l’associazione Abc teatrale ci hanno preparato un
pranzo come se lo avessero preparato per i loro figli. E i titolari
della gelateria di Donada che hanno donato cioccolata e gelati ai bambini e
ragazzi dell’orchestra dei Pollicini.Tutti questi particolari
sono stati la ricchezza della giornata fino a culminare nel gesto del concerto
di musica quale veicolo di aiuto e bellezza”
“Tra le donazioni raccolte a fine concerto e quelle raccolte tramite
bonifici sono state raccolte 1.615 euro, ma in realtà grazie alla generosità di
molti, i soldi che erano stati chiesti dagli sponsor per sostenere
l’iniziativa, come per il service e per il pranzo, sono avanzati ulteriori
1.547 euro per cui i soldi complessivi
da donare ammontavano a 3.162 euro. Di questi, come annunciato nel corso
del concerto dei Pollicini il 50% è stato donato alla Ong Avsi per il progetto
di ricostruzione delle scuole a Qaraqoush (Iraq) .Una vicenda raccontata in un’intervista testimonianza da una bambina,
Miriam, una delle15mila persone che dovettero abbandonare le proprie case in
piena notte, tre anni prima, per non essere
uccise dall’Isis"
"L’altro 50% è stato destinato alla
carità del papa, nel confezionare dei pacchi con prodotti per l’igiene come bagnoschiuma,
dentifrici, saponi, indumenti, deodoranti, spazzolini da denti e una confezione dei biscotti della pasticceria del
carcere. La sorpresa finale è stata la donazione di chi ci ha fornito tali
prodotti. –spiega Boscoletto-.Questo ci ha permesso quindi di quantificare la
donazione totale in 6.100 euro che ci ha permesso di realizzare 500 pacchi dono confezionati da
alcuni carcerati, alcuni operatori della Giotto e degli amici della Giotto, di
cui 420 sono andati alla carità del Papa per il
tramite dell’elemosineria apostolica e un’ottantina sono stati consegnati alla carità del vescovo
di Padova, in quanto il carcere risiede
in quella diocesi”.
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