"A Rosolina l’amministrazione “pastrocchio” non ha mai
espresso un’identità politica e si è sempre nascosta con il detto “siamo
l’amministrazione di tutti” dimostrando però che così non è"-sono le parole di Marco Tiozzo, segretario locale della lega nord
"Durante la campagna elettorale l’inciucio ha fatto si che la
destra Coppoliana si è messa d’accordo con il PD ,non ufficiale, di Grossato
che si era definito indipendente, siglando un accordo in barba al segretario
Mantoan in una pizzeria presenti D7 e Crivellari. In questo accordo si doveva,
per la conquista del comune, dare una mano alle prossime elezioni al deputato.
Questo era il patto di sangue per dare in mano il comune ai soliti noti"
"Il sindaco però, si è dimenticato di molte cose oltre che
delle promesse elettorali, tipo la piazza nuova di Rosolina, i posti barca, il
nuovo mercato ortofrutticolo, la piazza di Volto, la città del turismo, la
sicurezza dei cittadini…. Si è dimenticato anche della riconoscenza alle
persone che lo hanno aiutato in campagna elettorale ovvero di Isi e di Diego
Crivellari "-prosegue Tiozzo-
"Qualche giorno fa in barba al patto di gentlement’s
agreement che lo doveva vedere neutrale ai partiti vista la presenza nella
stessa amministrazione di PD e Forza Italia e della sua proverbiale neutralità,
è andato a portare acqua al mulino di Renzo Marangon oppositore storico della
Coppola. Non solo è andato a stringere rapporti di campagna elettorale con
Marangon per la corsa politica della Passadore, ma ha voltato le spalle a Diego
Crivellari che tanto lo aveva aiutato in campagna elettorale per la conquista a
qualsiasi costo del comune di Rosolina.
In questa posizione come si dice da noi è “da na parte el se
bruza, da l’altra el se scota”, ma lui che è uomo del fare, farà, cosa non si sa
ma farà.
La coerenza non è certo il suo forte;-conclude Tiozzo- infatti il sindaco che
ha usato la casa di riposo come arma elettorale, come struttura per dare lavoro
ai rosolinesi ha ritrattato le promesse quando i rosolinesi chiedevano lavoro affermando
attraverso i giornali che la struttura era privata e che nulla poteva fare, ma
ripensandoci stamattina si è fatto rifotografare nei giornali per la posa della
seconda pietra… Meglio che posi meno pietre e si occupi
di più per i lavoratori di Rosolina"
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