INFANZIA: 13,5 MILIONI IN VENETO PER TRE POLI
INNOVATIVI- REGIONE SCEGLIE I PROGETTI DI ARCUGNANO, OCCHIOBELLO E
VILLAFRANCA VERONESE, IN ARRIVO MILLE NUOVI POSTI
Nuovi asili per mille bambini
under 6 in Veneto. Sorgeranno ad Arcugnano (Vicenza), Occhiobello
(Rovigo) e Villafranca di Verona, grazie ai fondi Inail che il
Ministero dell’Istruzione, tramite le Regioni, ha messo a bando. La
Regione Veneto si è aggiudicata 13,5 milioni di euro (dei 150
stanziati su scala nazionale) per realizzare “poli dell’infanzia
innovativi”, cioè servizi educativi pubblici per i bambini in età
0-6 anni, che integrino asili nido e scuole materne in un progetto
educativo unitario, nella soluzione logistica e nel percorso
didattico. “E’ un investimento importante per il Veneto, che
potenzierà l’offerta di servizi per la prima infanzia”, ha
sottolineato l’assessore al sociale della Regione Veneto,
presentando i tre progetti insieme agli amministratori di Arcugnano,
Occhiobello e Villafranca. “Mille posti in più rappresentano una
‘boccata di ossigeno’, un investimento significativo nei percorsi
educativi per la prima infanzia e nei servizi per le famiglie, per
aiutare mamme e papà a conciliare meglio tempi di vita e di lavoro.
Attualmente in Veneto 21 bambini su 100 in età 0-3 anni trovano
posto al nido. Il nostro obiettivo è utilizzare al meglio le
risorse, regionali e statali, ordinarie e straordinarie, per
sostenere e potenziare la rete delle strutture per la prima infanzia,
nonostante non sia scuola dell’obbligo, perchè è un diritto dei
più piccoli vivere spazi ed esperienze educative di socialità, ed
è una esigenza delle famiglie, in particolare delle giovani coppie,
riuscire a coniugare genitorialità e lavoro”.
Dei 9 progetti che
hanno partecipato al bando, sette sono stati giudicati ammissibili.
Alla fine tre hanno superato il vaglio tecnico dei criteri
individuati, in base a biocompatibilità, sostenibilità e valenza
educativa del progetto. Il comune di Arcugnano
riceverà 4.347.050 euro per la realizzazione di un ‘polo’ per
l‘infanzia a Torri, nella frazione centrale, che consentirà di
accorpare i plessi esistenti e di sviluppare, in continuità con
l’attuale scuola materna, un arioso complesso che ospiterà 187
posti di asilo nido e 225 di scuola materna. Il comune di Occhiobello
si è aggiudicato 4,5 milioni per realizzare a Santa Maria Maddalena
un polo unico con 90 posti di nido e 90 di scuola materna, da gestire
in convenzione con il comune di Stienta. E, infine, Villafranca
Veronese può contare
su un contributo di 4.584.903 euro per il nuovo complesso per
l’infanzia che impegnerà 10 mila metri quadrati di superficie, di
cui 3 mila di superficie coperta, in un’area contigua al centro
urbano: vi troveranno posto 9 sezioni di scuola materna (270 bambini)
e 60 posti di asilo nido. Si tratterà di tre ‘cittadelle’ per
l’infanzia, avvolte da giardini, orti sociali e percorsi nel verde,
progettate a misura di bambino, ma anche di famiglia.
“Siamo andati
sino in Giappone per acquisire spunti progettuali”, ha sottolineato
con orgoglio il sindaco di Villafranca Mario Faccioli. “Sarà una
struttura circondata da giardino botanico e fattoria didattica,
aperta anche agli scambi intergenerazionali”, ha prospettato
l’assessore ai lavori pubblici di Occhiobello Davide Valentini
commentando il ‘rendering’. Particolarmente soddisfatto il
sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari, per essersi aggiudicato un
contributo record (“non sarebbero bastati i bilanci comunali di
dieci annualità per sostenere una simile spesa”, ha ammesso),
grazie all’aiuto progettuale di uno stagista dello Iuav, Niccolò
Andreella, che ha messo a disposizione dell’amministrazione
vicentina talento e competenze per aiutare il proprio comune a
vincere la gara contro il tempo del duplice bando regionale e
ministeriale.
Nel 2017 la Regione Veneto –
ha ricordato l’assessore - ha investito 33 milioni di euro nelle
scuole per l’infanzia (nidi e materne). Una posta di bilancio alla
quale, oltre ai fondi straordinari Inail di 13,5 milioni per nuove
scuole, si sono aggiunti i 18 milioni appena assegnati dal piano
nazionale per l’infanzia 0-6 anni, che l’assessorato ha voluto
ripartire, d’intesa con Anci e Fism, tra investimenti per
l’ammodernamento e la riqualificazione delle strutture esistenti (5
milioni a beneficio di 24 comuni) e contributi alle spese di gestione
dei comuni e degli enti paritari (13 milioni a beneficio di 485
strutture).
“Per il nuovo biennio
2018-2019 – ha concluso - introdurremo una terza linea di spesa
nella programmazione dei fondi per l’infanzia: la formazione dei
docenti e degli assistenti”.
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