VENETO:800334343 è il numero verde attivo 24 ore su
24, 7 giorni su 7.Si tratta del progetto InOltre, un centro di ascolto
anti-suicidi, che nei primi cinque anni ha raccolto le chiamate disperate di
3775 persone sull’orlo del baratro. Di queste 535 sono state accompagnate in un
percorso per uscire dal tunnel:I nOltre è il nodo focale che riceve la richiesta
di aiuto, la analizza e la affida agli psicologi del gruppo di riferimento a
livello provinciale, che prendono in carico le persone e costruiscono attorno a
ciascuna di esse un sistema di sostegno, coinvolgendo i servizi e gli enti
territoriali in grado di dare supporto(dai centri caritas, dagli avvocati di
strada alle forze dell’ordine, dalle acli all’agenzia delle entrate passando
per Equitalia).Regia scientifica della
rete il dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata
dell’Università di Padova.
Nel tempo il
bacino d’utenza si è gradualmente trasformato, ovvero per quei cittadini /risparmiatori
disperati che sono stati investiti dalla
bufera delle ex popolari venete
L’avvio del progetto è stato fortemente voluto dall’imprenditrice
Serenella Antoniazzi di Concordia Sagittaria, che con il suo “io non voglio
flalire”(un libro che ha portato la pièce teatrale portata in scena da Giulia
Bornacin) ha sdoganato il tema del fallimento imprenditoriale.Tutto questo per
dire che il fallimento non equivale solo a portare i libri in tribunale, ma è
in realtà molto di più,ovvero uno fenomento psico-economico(secondo gli
studiosi), a forte valenza emotiva, che fa cadere l’imprenditore(e chi gli sta
attorno) nella spirale perversa di uno stato psicologico di sconforto da cui a
volte si viene risucchiati.
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