CORBOLA:MICHELE DOMENEGHETTI, SINDACO DI CORBOLA, REPLICA ALLE ACCUSE DELL'ASSOCIAZIONE "AQUILA" SUL DINIEGO DELLA SALA
"Dispiace constatare, dopo solo un
anno di tempo dalla sua costituzione, come la fiducia nei confronti
dell’associazione “L’Aquila” sia stata malriposta. Certo le avvisaglie riguardo
al maldestro comportamento di questa associazione sono state , ma ho voluto scommettere
nel tempo, nella speranza che le mancanze dovute all’ingenuità o alla superficialità
lasciassero il passo ad una matura coscienza di se’." Sono le parole del primo cittadino Domeneghetti" Ho più volte voluto
credere che gli impulsi di questa ”Aquila” fossero, se pur selvatici, mossi da
genuini ed austeri principi guidati dalla sola volontà rapace di aggredire dall’alto
e piombare in picchiata sulla testa del problema. Invece no. Questa “Aquila” ha
più le sembianze di un avvoltoio quando ascrive a se meriti che non ha, strumentalizza
argomenti per pavoneggiarsi, ha le movenze di un elefante in una vetreria
quando si rapporta con il mondo istituzionale e l’acutezza dell’allocco quando
organizza gli eventi politici travestiti da informativi. Mi spiego meglio.
Nel leggere gli articoli di
questi giorni, oltre al volantino distribuito per il paese, sorrido…, perché siamo
alle soglie della follia. Le aquile, che stavano organizzando il tanto
pubblicizzato evento, si sono dimenticate di fare la richiesta per
l’occupazione del locale pubblico. Destate poi dal torpore, hanno protocollato
la stessa la mattina (il giorno dell’evento) e, in mancanza di chi potesse
rilasciare l’autorizzazione non hanno potuto avere le chiavi. Capisco l’imbarazzo
per la figuraccia, anche al cospetto di quattro partiti politici invitate per
l’occasione, ma non accetto l’accusa di ostruzionismo…”chi è causa del suo mal
pianga se stesso”.
Sarà mia cura raccogliere gli
atti depositati presso gli uffici, anche in merito alla regolarità di questa
associazione, e verificare l’esistenza di comportamenti diffamatori compiuti
nei confronti della mia persona e nei confronti dell’istituzione che
rappresento a tutela soprattutto dei cittadini di Corbola.
Nella vicenda del medico di
famiglia…sorrido di nuovo! L’intendimento con l’ULSS per il nuovo medico risale
già dalla primavera di quest’anno, quando già nelle riunioni del 6 e 27 maggio
scorso in biblioteca si era prospettato il percorso da farsi. La modalità per
arrivare al riconoscimento della zona carente con vincolo di apertura a Corbola
si è concretizzata con la semplice richiesta del Comune verso la Regione Veneto
lo scorso 28 agosto scorso. L’approvazione e l’accoglimento della zona carente
è stata ottenuta in data 8 novembre senza tanti problemi e seguendo l’iter
ordinario, mentre il nuovo ambulatorio sarà presso il C.i.a.s.s. come del resto
già prospettato a maggio nei già citati incontri. Mi chiedo…di che mancata
collaborazione si sta parlando. Senza questi atti si potevano raccogliere tutte
le firme che si voleva e per il medico si sarebbe dovuto attendere la cicogna.
Dispiace poi constatare che il
pressapochismo e il non controllo dell’argomento sia dilagante e pertanto
invito chiunque interessato a rivolgersi al sottoscritto o ai miei
collaboratori per ricevere ogni informazione utile e veritiera sull’argomento.
Ad ogni modo, ricordo a coloro che
manovrano nelle retrovie come api operose e che, ponendo fede al proprio stile,
si mantengono ai margini della scena in attesa del momento propizio, che la
campagna elettorale è ancora lontana"
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