Splendore
barocco ed emozioni in note alla Rotonda
Partita la rassegna Antichi
Organi del Polesine
Sabato sera ha preso il via a Rovigo la XV edizione
della rassegna concertistica “Antichi Organi del Polesine”, promossa da Asolo
Musica-Veneto Musica e realizzata grazie al finanziamento del Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto e dei Comuni di Rovigo,
Porto Tolle, Costa di Rovigo e Lendinara, con il patrocinio della Provincia di
Rovigo e il sostegno di RovigoBanca.
A trionfare nella splendida cornice del Tempio
della Beata Vergine del Soccorso – “La Rotonda”, arrivando direttamente al
cuore degli ascoltatori, gli splendori della musica barocca eseguiti dal trio
composto da Nicola Lamon all’organo, Chiara Arzenton al violino e Fabiano
Martignago al flauto dolce.
La storica manifestazione, organizzata nel territorio
della provincia di Rovigo allo scopo di promuovere, attraverso concerti, la
valorizzazione, la conservazione e il recupero di un patrimonio
storico-musicale ricco e prezioso, costituito dagli antichi organi a canne, è
tornata nuovamente in Rotonda dopo alcuni anni di assenza.
In questo luogo, artisticamente caratterizzato da
maestosità e bellezza, l’ensemble dei tre giovani e brillanti interpreti ha
presentato un repertorio in grado di valorizzare il pregevole organo a canne
qui custodito, offrendo l’opportunità all’attento pubblico presente di
effettuare un viaggio nel tempo. È significativo notare che l’organo del Tempio
della Rotonda, realizzato da Gaetano Callido nel 1767, è uno dei primi
strumenti realizzati dal grande organaro veneto, essendo contrassegnato come
opera n. 34, che in 44 anni di attività ne costruì ben 430.
Nel corso della serata, l’intenso dialogo tra i tre
strumenti ha dato vita ad alcune significative pagine di autori barocchi,
spaziando idealmente tra Italia, Germania e Inghilterra. Attraverso le sonorità
del flauto dolce, del violino e dell’organo, l’ascoltatore è stato guidato alla
scoperta di suoni, stili e prassi esecutive dell’epoca.
Il programma si è aperto con l’esecuzione di “Aria
sopra la bergamasca” di Marco Uccellini, compositore romagnolo seicentesco che
occupa un importante posto nello sviluppo della sonata per violino, per poi
proseguire con la “Triosonata in la minore” di George Philipp Telemann,
compositore tedesco che in quasi settant’anni di attività compositiva
attraversò le diverse fasi musicali dal pieno Barocco fino alle soglie del
Classicismo, con una prodigiosa capacità di aggiornamento stilistico. A seguire,
il settecentesco “Voluntary” op. 7 n. 8,
per solo organo, composizione tipica del repertorio inglese, del londinese John
Stanley; quindi una sonata seicentesca
per violino e organo di Dario Castello, uno degli ultimi membri della Scuola
veneziana. Ritornando idealmente ancora in Italia, il programma ha poi proposto
una “Ciaccona” di Arcangelo Corelli, uno dei più importanti compositori
barocchi, e nuovamente una Sonata di Telemann, questa volta per flauto e
organo. In un programma barocco non poteva mancare Antonio Vivaldi e, infatti,
del prete veneziano è stata eseguita una delle sue “Suonate da camera”
originariamente scritta per due violini e basso continuo. Ancora sonorità
dall’Inghilterra con il “Voluntary” op. 7 n. 7, un altro brano per solo organo di
John Stanley, per poi concludere il concerto con i lenti ritmi di danza di una “Ciaccona”
del compositore seicentesco napoletano Andrea Falconieri. Una scelta musicale
accurata che non è caduta nell’ovvietà dei testi più noti.
Il trio è riuscito a sfruttare molto bene la
suggestiva ambientazione della Rotonda, tra l'altro particolarmente adatta
all'esecuzione del repertorio Barocco, riuscendo a ricreare un’atmosfera
tipicamente settecentesca. Impeccabile l’esecuzione del M° Nicola Lamon che ha
saputo sfruttare magistralmente le timbriche del Callido, individuando molto
bene le sonorità orchestrali e utilizzando in modo calibrato i registri. Ottima
l'intesa con il dolcista Fabiano Martignago, meritevole tra l'altro di una
menzione per aver mostrato un'intonazione eccellente ed un'elevata sicurezza
nella diteggiatura, così come perfetta e precisa è risultata l'esecuzione da
parte della giovane violinista, Chiara Arzenton, dotata d'una personalità
artistica prorompente qui espressa a pieno.
Il pubblico ha dimostrato di aver particolarmente
apprezzato la loro esecuzione. Soddisfatti gli artisti che, sorpresi dal
lunghissimo applauso alla fine del concerto e dal calore del pubblico in attesa
di un innegabile bis, hanno volentieri riproposto la “Sonata VIII” RV 64 di
Vivaldi.
La rassegna proseguirà domenica 10 dicembre con il
concerto in programma a Costa di Rovigo, nella Chiesa di San Rocco, che
ospiterà un’inedita compagine strumentale che vedrà dialogare l'organo, suonato
dal M° Daniele Toffolo, con la fisarmonica del veneziano Luca Piovesan.
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