Turismo – Dai buoni numeri
indicazioni per le strategie a venire
Ciset in campo a
supporto di pubblico e privato
"Da inizio anno faccio parte del
consiglio di amministrazione del CISET , centro internazionale di studi
sull’economia turistica , organismo che si vede impegnato poliedricamente sul territorio , che offre
ogni possibilità di svago o interesse" A parlare è la consigliera rosolinese Daniela Falconi che informa
"Saldamente in cima al podio, anche nel 2017 il Veneto rimane la prima regione turistica d’Italia. Non ci sono dati ufficiali, ma le prime stime parlano di una stagione estiva particolarmente buona e di un dato annuale che potrebbe avvicinarsi alle 70 milioni di notti spese in Veneto.
Le ragioni di questo successo sono molteplici e non si può ipotizzare che il «merito» sia sempre dei grandi attrattori della domanda, a partire da Venezia e il suo fascino senza tempo e confini.
Sempre di più quelle che fino a pochi anni fa erano definite «nicchie» – cicloturismo, turismo del paesaggio culturale, enogastronomia, rigenerazione, ecc – sono diventati fenomeni consolidati. Da una parte questi settori possono contare su numeri sempre più consistenti e dall’altra sono stati fondamentali per dare nuova linfa e nuove motivazioni di visita a destinazioni ormai mature, cioè affermate.
Per fare qualche esempio concreto, i viaggi enogastronomici, dove l’esperienza del turista si coniuga con la storia di un territorio e con le sue attuali attività produttive locali, sono ormai già in fase di mutamento. Non solo visite e degustazioni, sempre di più i turisti richiedono di conoscere a fondo la cultura legata a un prodotto, ambienti suggestivi e un pizzico di divertimento. Nascono quindi i corsi e i laboratori sulla cultura enogastronomica locale, le cacce al tesoro attraverso le aziende produttrici fino alle crociere sul tema del vino. E queste esperienze, a differenza di molte altre, sono in grado di proseguire oltre la vacanza senza perdere di autenticità, continuando nei luoghi di residenza dei turisti attraverso l’acquisto e la preparazione dei prodotti sperimentati sul territorio, creando quindi nuovi sbocchi di mercato per le eccellenze venete.
Anche la pratica sportiva è diventata una delle forti motivazioni di viaggio del turista contemporaneo, che cerca nella vacanza attiva una combinazione di un soggiorno tradizionale con lo svolgimento di attività fisiche. E in Europa si tratta di oltre il 12% delle persone che hanno fatto una vacanza di oltre 4 notti. In Italia il Coni dice che la pratica sportiva non ha mai raggiunto livelli così elevati come gli ultimi anni: una persona su quattro fa sport con continuità e si raggiunge il 34,8% se si aggiunge chi dichiara di fare sport saltuariamente. Cifre ancora troppo basse se si confrontano con la media europea che sfiora il 60%, ma che indicano di certo una tendenza sempre più consolidata.
Il cicloturismo è stato pioniere in questo settore, ma già si pensa a come strutturare anche in Veneto offerte ancora più specifiche come l’ippoturismo, per coloro che oltre alla scoperta del territorio cercano anche un rapporto privilegiato con la natura attraverso l’esperienza a cavallo su itinerari strutturati e segnalati.
D’altra parte se quasi la metà dei tedeschi che vanno in vacanza si portano la bici con sé, le destinazioni che vogliono ancora rimanere appetibili per questo come per tanti altri mercati non possono ormai prescindere dall’esistenza di percorsi ciclabili magari collegati con una rete più ampia e una segnalazione adeguata, che garantisca una ciclabilità adeguata.
L’infrastruttura però rimane spesso solamente un contenitore vuoto se gli operatori non realizzano un’offerta di servizi specifici in grado di rispondere alle esigenze dei clienti potenziando anche le relazioni in un’ottica di rete. Obiettivo: intercettare un maggior numero di potenziali turisti, soprattutto internazionali, in parte sottraendoli ai big player internazionali che lasciano poche ricadute economiche sul territorio.
Su questo fronte il CISET , Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica di Oriago, lavora a stretto contatto con associazioni e operatori per riuscire a far emergere queste esigenze del mondo turistico, attraverso progetti operativi e formazione sul campo.
Dal 2013 CISET si è messo in campo per assistere, supportare e valorizzare tutte le persone che, con una buona idea in tasca, vogliono in prima persona impegnarsi attivamente nel settore. Ed è attraverso la piattaforma Touriscamp che Ciset ha condiviso nuovi percorsi di sviluppo turistico che negli anni hanno portato a nuove imprese, nuove professioni e nuove competenze.
Sempre di più quindi Ciset investe attraverso la propria rete di esperti e professionisti e con le imprese esistenti per un percorso di strutturazione del proprio valore e delle relazioni con il territorio, ma anche supportare la nascita di nuove realtà imprenditoriali, le famose «startup», con modelli di business innovativi e sostenibili.
Solo in questo modo è possibile favorire un turismo che produca ricchezza culturale e materiale, come volano di sviluppo economico e sociale per le imprese e i territori.
Ci sono molte eccellenze all’interno della società , dal direttore dott.ssa Mara Manente, a figure di notevole spessore che sono a disposizione per accompagnare imprese , enti e associazioni a sviluppare aree attualmente non valorizzate . Per informazioni o contatti potrete chiamare il dott. Damiano De Marchi ( Project Manager Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica 340 3030112 damianod@unive.it) o rivolgervi direttamente alla sede di Oriago tel. 041. 2346531, ciset@unive.it
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