Corbola:”Quale sanità nel Polesine?”è stato il tema della
riunione di venerdì 15 dicembre,
organizzata dall’associazione “l’Aquila”
di Corbola. Una riunione che si doveva svolgere alla biblioteca civica ma alla
fine si è svolta in un bar del paese. A presenziare al tavolo dei relatori Maria
Chiara Paparella dell’azienda sanitaria 5 Polesana, i
consiglieri regionali Patrizia Bartelle e Graziano Azzalin, il consigliere
adriese Daniele Ceccarello e a coordinare l’incontro Marina Bovolenta.
”Entro Febbraio del
prossimo anno ritornerà operativo il secondo medico di base che avrà la sede
primaria qui a Corbola-ha annunciato la referente per l’ulss Maria Chiara
Paparella-. Nel contempo i cittadini sono liberi di scegliere qualsiasi medico che faccia servizio del territorio dell’azienda
sanitaria Polesana, basta che questo non
abbia raggiunto il limite massimo dei 1500 pazienti”.
Una notizia tanto sospirata dai cittadini quella dell’arrivo
di un nuovo medico, dopo mesi e mesi di richieste all’azienda sanitaria
Polesana, fino ad arrivare alla raccolta di oltre 900 firme, necessarie per
rivendicare il diritto del secondo medico in un paese che ha un numero di
residenti sufficienti per richiederlo.
Secondo quanto affermato dalla referente dell’azienda sanitaria Polesana Chiara Paparella,
ci sono altre novità future sull’ospedale di Adria che sostanzialmente continuerà
ad erogare i servizi che da sempre eroga ai cittadini. Dal reparto dermatologia
a quello di pneumologia, alla chirurgia vascolare, all’ostetricia e all’ortopedia.”
La pediatria verrà arricchita, con nefrologia, allergologia e gastroenterologia.
Verrà potenziato l’ambulatorio di ginecologia –annuncia la Paparella-e proprio
in questo periodo tre medici di Rovigo sono venuti a rimpiazzare i medici a
Adria, per consentire di rispondere alle
richieste delle visite oculistiche. Anche il punto prelievi si sta mettendo in
riga,mentre per il pronto soccorso verrà realizzata una nuova costruzione. Per
quanto riguarda gli ambulatori di cardiologia verranno spostati e non soppressi
come qualcuno sostiene”. Secondo quanto affermato dalla responsabile del
distretto sanitario dell’ULSS 5 Polesana anche il servizio di assistenza domiciliare
verrà implementato a favore della cittadinanza.
La Dottoressa Paparella, rivolgendosi poi al consigliere
Daniele Ceccarello ha chiesto che il comune di Adria apra le trattative di vendita del terreno di Corte Guazzo in
favore dell’ulss 5 Polesana, visto che la struttura è già di proprietà dell’azienda
sanitaria.
Nel suo intervento il consigliere Ceccarello ha letto una
lettera firmata dai medici dell’ospedale di Adria, i quali si dissociano dalle dichiarazioni
e affermazioni sulle diverse criticità sull’ospedale di Adria apparse sulla
stampa “ risultate poi non veritiere- si
legge nella lettera- perchè producono un
clima di sfiducia tra la popolazione indotta a ricorrere ad altre strutture
ospedaliere. Inoltre tale modalità di comunicazione può aumentare la difficoltà
nel reclutare i professionisti da assumere, sicuramente più inclini a lavorare
presso organizzazioni stabili ed in cui vi è un clima di fiducia e serenità”
“Tutti questi annunci
positivi da parte dell’azienda sanitaria Polesana, sembrano tanti bei regali da
mettere sotto l’albero di Natale –ha detto la consigliera Patrizia Bartelle
rivolgendosi alla dottoressa Paparella-.Dopo tutto quello che ha vissuto questa
comunità ora voglio vedere per iscritto l’impegno e le affermazioni fatte per
nome dell’Ulss 5 Polesana.Stiamo parlando di una comunità che dal momento in
cui è andato in pensione il medico di base, ha dovuto combattere per il
rispetto di un suo diritto. Ha dovuto subire tutta una serie di disagi e
disservizi sanitari in questi mesi, fino ad arrivare a raccogliere oltre 900
firme portate avanti dall’associazione Aquila.”
A incalzare la questione anche il consigliere Graziano
Azzalin “Come dice la collega Bartelle, le sue dichiarazioni dottoressa Paparella,
sono ciò che ogni cittadino si vuole sentir dire, però, per fare tutte le cose
che lei ha elencato ci devono essere le risorse. E per questo le chiedo. L’ulss
5 ha verificato di avere tutte le risorse necessarie per fare quanto da lei
annunciato?”.
Nel suo intervento Naccari, presidente del comitato per l’ospedale
di Adria ha affermato”Non sono cambiate le schede ospedaliere e dopo le
promesse fatte in consiglio comunale ad Adria, sembrava tutto risolto, invece i
problemi ci sono stati e oggi siamo qui. Se andiamo avanti così avremo altri
tagli e avremo 1 azienda ospedaliera con 26 distretti”
Significativo l’intervento di Clara, una delle volontarie di Ariano Polesine
che si occupa del trasporto degli
anziani che necessitano di visite presso i vari nosocomi.”Noi siamo il comune
con più anziani della provincia di Rovigo e la nostra associazione si occupa di
trasportare gli anziani che non sono in grado di utilizzare quei pochi mezzi
pubblici che esistono. Siamo preoccupati come associazione perché dobbiamo trasportare gli anziani verso mete
più distanti rispetto a Adria,come Porto
Viro, Rovigo e Trecenta. Ora per fare
una visita bisogna calcolare più tempo
di trasferimento, che sommato alle lunghe attese e alla visita, significa
essere impegnati per molte ore al giorno se non addirittura per intere giornate
“
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