venerdì 24 giugno 2022

CONSORZIO DELTA PO - BISOGNA FRMARE IL CUNEO SALINO

Abbiamo incontrato il presidente del Consorzio Delta del Po Adriano Tugnolo e il vice direttore ing. Rodolfo Laurenti al ritorno di un congresso tenutosi a Mesola focalizzato sulla risalita del cuneo salino sui fiumi Po e Adige.

La situazione è drammatica per le colture, la risalita del cuneo salino spaventa tutti gli agricoltori. L’acqua salata non può essere usata per irrigare i campi in quanto non può che bruciare la vegetazione ma la risalita dell’acqua salata può rendere meno fertile il territorio, e ora l’acqua salata risale per oltre una ventina di chilometri.
Sul Po ci sono due barriere antisale, su due rami, ma nelle condizioni attuali non stanno funzionando. Si presume che l’unica soluzione fattibile sarà costruire nuove barriere anti sale, sulla scia di quelle finanziate per il fiume Adige ma con un costo notevolmente superiore a causa della larghezza dell’asta del Po alla foce.
La problematica è evidente per tutti coloro che attingono al Po per l’irrigazione che si accorgono della risalita dell'acqua che si può vedere oggettivamente osservando qualcosa che galleggia andando verso monte e non verso valle.
Le barriere per il cuneo salino al momento sono l'unica soluzione possibile e serve una presa di posizione politica per decidere in questa direzione in modo da non correre il rischio che la terra diventi improduttiva e si disertifichi.
La situazione che vive l’Adige è migliore in quanto il fiume è alimentato da zone dove ci sono state maggiori precipitazioni.
Ci sono stati solo pochi giorni in cui si è sentita la crisi idrica ma le premesse non sono delle migliori. Il Consorzio di Bonifica Delta Po ha installato delle barriere anti sale ma ha intenzione di realizzarne altre in grado di bacinizzare il fiume in modo da preservare l’acqua dolce ed evitare che si getti in mare quando non ce n’è a sufficienza.

Un progetto già finanziato con 20 milioni di euro L’alternativa a questo sono le autobotti ma la quantità d’acqua necessaria per irrigare un campo è talmente alta che diventa un'alternativa improponibile come è improponibile pensare a impianti di desalinizzazione.




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