Secondo gli esperti, a causare l'evento sembra essere il problema dell'anossia, ovvero la mancanza di concentrazione di ossigeno rilevata nell'acqua e che si verifica in coincidenza con il sopraggiungere di condizioni ambientali che, sempre più spesso, sembrano diventare la regola e non più l'eccezione: basse maree importanti a causa dal copioso insabbiamento delle lagune, alte temperature e straordinarie fioriture algali.
Una questione, quella dell'insabbiamento lagunare, che deve sicuramente essere affrontata in via emergenziale, afferma l'Assessore alla pesca della Città di Rosolina, Sara Biondi.
Nel caso di specie, sottolinea l'Assessore, è necessario tenere conto - soprattutto - dell'esigenza di mettere in campo azioni di manutenzione straordinaria che impediscano alla sabbia di entrare nell'aree lagunari, se non in maniera definitiva quantomeno in modo duraturo e, dunque, tale da non trovarci, di anno in anno, a dover scontare problemi di moria che si ripercuotono, inevitabilmente, sul settore della pesca.
I cambiamenti climatici che ci stanno toccando, diventati ormai un dato incontrovertibile - prosegue la Biondi - ci impongono di pensare al domani con progetti ampi e di lungo termine che vadano oltre le necessarie opere di scavo e di bonifica dei canali.
Servono opere strutturali che blocchino l'accesso della sabbia nelle lagune, fenomeno che purtroppo si ripresenta ad ogni mareggiata.
Serve, infine, un'azione congiunta con le associazioni del settore al fine di coordinare lo scarico delle "acque bianche" che, soprattutto in condizioni climatiche come quelle attuali, sono assolutamente dannose per il prodotto marino.
"La situazione dei nostri pescatori sta diventando sempre più insostenibile e come Amministrazione, conferma l'Assessore, ci faremo parte attiva con le autorità affinché la voce della nostra economia marina venga ascoltata"
24/06/22
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