4 NOVEMBRE:FESTEGGIATA STAMANI A PORTO VIRO L'UNITA' D'ITALIA E LA FESTA DELLE FORZE ARMATE
Porto Viro: "Oggi festeggiamo l'unità d'Italia ed è anche la festa delle forze armate. Una ricorrenza che non è segnata in rosso sul calendario, ma non per questo meno importante-ha detto il sindaco stamane rivolgendosi agli alunni dell'istituto comprensivo di Porto Viro-. Questa festa merita una riflessione e un ricordo. Dal 1919 la celebriamo dopo l'armistizio di villa Giusti di Padova. Quasi cento anni di ricorrenze per una guerra che ricordiamo tra le più disastrose per la perdita di tante vite umane e anche tra le più dolorose. E oggi festeggiamo anche le forze armate, persone che si sacrificano e mettono a repentaglio la loro vita per assicurare la nostra sicurezza a livello nazionale e per questo è altrettanto semplice comprendere che sarebbe impossibile vivere come si vive oggi. Lo spirito di sacrificio "ragazzi" che voi già imparate a scuola, è uno dei prerequisiti per riuscire a fare della vita quello che più si desidera e di riuscire ad arrivare a raggiungere i propri obiettivi e a realizzare i propri sogni. L'importanza quindi di festeggiare e celebrare chi con spirito di sacrificio decide quotidianamente di mettere a repentaglio la propria vita per gli altri, credo sia veramente un motivo per cui la festa di oggi debba essere celebrata e debba essere ricordata. A mio avviso-prosegue il sindaco-feste come queste non vengono sufficientemente raccontate ed è per questo motivo che la città di Porto Viro ha deciso oggi di non avere la banda musicale cittadina, ma di avere l'orchestra giovanile dell'istituto comprensivo di Porto Viro. Un'occasione di coinvolgimento di voi giovani per una festa che merita di essere raccontata. Per raccontare un periodo storico che fa parte della nostra cultura.Pagine di storia raccontate da autori incredibili come Ernest Hemingway in "Addio alle armi" e di Emilio Lussu in "un anno sull'altipiano". "E proprio su una citazione di Emilio Lussu il sindaco ha concluso il suo intervento. "La tragedia, spesso, non è nel battersi, ma nel non potersi battere". Io credo che la giornata di oggi debba essere di ricordo per tutte quelle donne e quegli uomini che cento anni fa si sono battuti e non ci sono più e per tutte quelle donne e quegli uomini che quotidianamente invece, ogni giorno, mettono la loro vita a repentaglio per salvarci e per permetterci di poterci battere per i nostri sogni, per le nostre aspettative e per vivere in maniera libera. Viva l'Italia."
I giovani dell'orchestra scolastica hanno poi suonato alcuni brani celebri, e insieme al coro realizzato l'inno d'Italia. Altri scolari delle scuole medie hanno poi recitato poesie di noti autori come Ungaretti e Lussu e raccontato dei loro trisnonni caduti nella prima guerra mondiale. A presenziare alla cerimonia che si è svolta nel centro di Donada, le associazioni combattentistiche, cittadini, alunni , autorità civili, ecclesiastiche e i militari della guardia di finanza di mare di Porto Levante e i carabinieri della stazione di Porto Viro.
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