Il
seminario residenziale nel Delta del Po, organizzato da Marina
Bertoncin e Daria Quatrida con Stefano Turrini e Sara Luchetta,
geografi del Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e
dell’Antichità dell’Università di Padova, coinvolge sessanta
studenti dei Master in Local Development (Sviluppo Locale) e in
Sustainable and Territorial Development (Sviluppo Territoriale
Sostenibile, in collaborazione con le Università di Lovanio, Belgio;
Parigi, Francia; Campo Grande, Brasile).
Il
Seminario, dal titolo “Attori, strategie territoriali e sviluppo
locale: la strategia di area interna Contratto di Foce Delta del Po”,
ha l’obiettivo di proporre a studenti di diverse parti del mondo
(Cina, Messico, Colombia, Egitto, Camerun, Nigeria, Ghana,
Thailandia, Brasile, Iran, Polonia, Francia, Marocco, Belgio, Corea
del Sud… e Italia), che studiano teorie e pratiche di sviluppo
locale sostenibile, 3 giorni - dal 9 al 11 Novembre p.v. - di
conoscenza diretta e pratica di un territorio e di un esempio di
progettualità di sviluppo locale quale appunto la strategia
nazionale per le aree interne, attualmente in corso di
implementazione.
In
preparazione al seminario, gli studenti hanno assistito, nel
pomeriggio di lunedì 6 novembre presso la Sezione di Geografia
dell’Università di Padova, a una presentazione della Strategia
nazionale delle aree interne (SNAI) da parte di Francesco Silvestri,
del gruppo tecnico nazionale a supporto della SNAI, e della Strategia
di Area Interna Contratto di Foce Delta del Po, da parte di Laura
Mosca, coordinatrice insieme a Giancarlo Mantovani (direttore del
Consorzio di Bonifica) del progetto di area interna deltizia.
Il
programma del seminario residenziale è molto intenso e si articola
in escursioni sul terreno, incontri e interviste con gli attori
locali e lavori di gruppo, presso l’Idrovora di Ca’ Vendramin,
sede del Museo della Bonifica.
Grazie
al supporto degli illustratori Marina Girardi e Rocco Lombardi
(NOMADISEGNI), gli studenti saranno stimolati a esercitare il loro
sguardo, attraverso un percorso di esplorazione e di conoscenza del
territorio e delle sue dinamiche tramite il disegno dal vero, utile
ad affinare la capacità di osservazione, ad attivare l’attenzione
e la concentrazione, e il metodo delle mappe verbovisuali per creare
una visione organica dei dati raccolti utile all'esposizione, alla
presentazione, a creare connessioni e a generare progettualità.
Nella
mattina di giovedì dopo un giro in barca alle foci del Delta, gli
studenti incontreranno il direttore del Consorzio di Bonifica
Giancarlo Mantovani per una lezione introduttiva sulla gestione
dell’acqua e il rischio idraulico. A seguire nel primo pomeriggio
una tavola di confronto con i rappresentanti del mondo della politica
e della pianificazione territoriale dal livello locale a quello
regionale con gli interventi di Franco Vitale, Sindaco di Rosolina
comune capofila della Strategia, Claudio Bellan, Sindaco di Porto
Tolle e presidente del GAC, e Rita Nardo dell’Unità Organizzativa
Programmazione e gestione FESR, Ufficio Programmazione e gestione
progetti territoriali, struttura che fa da Segreteria tecnica al
Gruppo di Lavoro Aree interne della Regione Veneto.
Dalle
17 alle 18.30, gli studenti divisi in 6 gruppi, corrispondenti ai
temi scelti nel processo di ascolto del territorio e di elaborazione
della strategia di area interna, dialogheranno con alcuni attori
significativi del territorio che porteranno le loro conoscenze e
competenze in merito ai bisogni e ai problemi del Delta e alle azioni
di miglioramento attuabili attraverso la strategia. Per il tema acqua
e agricoltura saranno presenti Silvio Parizzi (Direttore della
Coldiretti della provincia di Rovigo), Massimo Chiarelli (Direttore
di Confagricoltura Rovigo), Giorgio Uccellatori (produttore di riso
IGP), Marco Girello (azienda agricola e agriturismo), De Bei Enrico
(produttore di ortaggi biologici); per il tema acqua e pesca,
Emanuele Rossetti (biologo del Consorzio Cooperative Pescatori di
Scardovari), Alessandro Girardello (vallicoltore - Valle Segà), e
Andrea Portieri (Direttore del GAC Chioggia e Delta del Po); per il
tema acqua e territorio, Francesco Paolo Rossin (Project Manager
della Centrale Enel di Polesine Camerini), Sara Bianchi (Ente Parco
Delta del Po Veneto), Maura Veronese con Laura Mosca (rispettivamente
presidente e direttore dell’Osservatorio locale sul paesaggio) e
Sandro Vidali (guida naturalistica); per il tema mobilità d’acqua
e di terra, Pierluigi Veronese (architetto), Stefano Cacciatori
(Marino Cacciatori Navigazione nel Delta del Po) e Daniele Grossato
(vicesindaco di Rosolina); per il tema educazione, Gabriella Di
Mascio (Dirigente dell’Istituto Comprensivo “L.Brunetti” di
Porto Tolle) con Luana Milan, insegnante di scuola primaria di Porto
Tolle, accompagnata da due studenti e da due rappresentanti dei
genitori, Cristina Gazzieri con Armanda Tosato (rispettivamente
Dirigente e docente dell’IPSIA di Porto Tolle); per il tema sanità
e servizi sociali, Mariachiara Paparella (direttore dei servizi
sociali AULSS5), Veronica Pasetto (assessore di Taglio di Po e Vice
Presidente della Conferenza dei Sindaci), Daniele Panella (sindaco di
Bosaro e Direttore del Consorzio Isola di Ariano - CIAS) con Dania
Mancin (assistente sociale, CIAS), e Antonio Sambo, Presidente di
Attivamente cooperativa sociale onlus.
Nella
mattina di venerdì, dopo un esercizio di lettura e osservazione
guidata di due ambienti caratteristici del Delta (la Sacca di
Scardovari e la spiaggia di Boccasette), gli studenti potranno
prendere contatto direttamente con il territorio e i suoi abitanti
attraverso un’escursione in bicicletta nei centri di Boccasette,
Scardovari e Ca’ Tiepolo.
In
conclusione, sabato 11 novembre dalle 15.30 alle 17.00, sempre presso
l’idrovora di Ca’ Vendramin, gli studenti restituiranno le
riflessioni maturate durante il laboratorio in un'assemblea aperta a
tutti gli attori incontrati durante i 3 giorni trascorsi sul
territorio, attraverso la presentazione di un MANIFESTO sulla
Strategia di area interna Contratto di Foce Delta del Po.
Il
seminario, che conta su un’esperienza più che decennale, è sempre
molto apprezzato dagli studenti proprio per la sua valenza formativa:
la possibilità di sperimentare in prima persona l’incontro con un
territorio, di conoscere e analizzare i progetti di sviluppo, già
realizzati o in corso d’attuazione, e i diversi “usi” delle
risorse (in particolare acqua e terra) ad essi collegati, in quanto
analisi importante per intraprendere qualsiasi attività di
progettazione e gestione del territorio.
Il valore
aggiunto dell’esperienza è riconosciuto anche nella molteplicità
degli sguardi offerti (sulla terra e sull’acqua) arricchiti dalle
numerosi voci dei molti attori locali coinvolti che restituiscono
un’immagine complessa del territorio, per la pluralità dei fattori
e delle variabili in gioco che hanno caratterizzato e caratterizzano
tuttora il rapporto tra uomo e ambiente.
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