martedì 22 marzo 2022

CONTINUA IL LAVORO PER SALVARE L'IRAS DI ROVIGO

Nuove rassicurazioni sul futuro dell'Iras e, anche se ancora nulla sembra essere ancora
stato deciso e la situazione si dovrebbe chiarire nel giro di due massimo tre settimane, è stato comunque escluso che la sopravvivenza dell'Ente, con i suoi servizi residenziali ed i suoi lavoratori possa essere messa a rischio. Questo quanto emerso dall'incontro con l'assessore regionale alle politiche sociosanitarie del Veneto Manuela Lanzarin, che si è
tenuto questa mattina a Palazzo Balbi, ad una settimana dal flash mob e dall'incontro con il presidente Luca Zaia a Rovigo, il 14 marzo. La delegazione sindacale era composta dai segretari di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Davide Benazzo, Franco Maisto e Cristiano Pavarin, e da due lavoratori delegati per ciascuna sigla. Al tavolo era presente
anche il nuovo direttore della Direzione dei Servizi Sociali della Regione Veneto Pierangelo Spano.
L'assessore ha fatto presente che sulla questione Iras c'è il massimo impegno da parte
della Regione che sta cercando di favorire il raggiungimento di un'intesa fra Comune ed Iras. Venerdì, ci ha spiegato, si è incontrata con il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo,
accompagnato dal segretario comunale, proprio per cercare di favorire una soluzione condivisa. Tutto è incentrato su Casa Serena ed il suo futuro, con re ipotesi di massima:
la revisione totale della convenzione, una revisione parzial e, il proseguimento della stessa. L'ultima ipotesi in realtà sembra ormai impercorribile. Ne restano quindi due e sta al sindaco Gaffeo ed al commissario straordinario dell'Iras trovare il punto di equilibrio. Tutto ruota attorno alla questione delle spese sostenute su Casa Serena e sulla eventuale restituzione di una porzione dello stabile al Comune, se non dell'intera Casa Serena. Un nodo particolarmente delicato, perché riguarda il destino di 100 posti letto accreditati e di una fetta consistente della forza lavoro dell'Iras. Sulla permanenza dell'Iras a San Bortolo, comunque, l'assessore Lanzarin ha mostrato una convinzione granitica, spiegando anche che si stanno valutando possibili incrementi nel numero dei posti accreditati.

La nostra pressione sta quindi evidentemente accelerando il percorso per scongiurare
scenari disastrosi ma confidiamo in una soluzione idonea ai dipendenti e che possa portare anche il recupero della produttività ed alla stabilizzazione dei precari. Come sindacati, comunque continueremo a far pressione sull’amministrazione comunale e sulla Regione affinché siano salvaguardati tutti posti di lavoro e l’Iras rimanga pubblico e centrale nell’assistenza agli anziani.



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