“Il terremoto in giunta ci lascia attoniti – dichiara Enrico Bonafè, coordinatore comunale di Forza Italia - sebbene si paventasse ormai da un po’ di tempo la volontà di alcuni elementi di isolarsi dalla maggioranza, ma non credevamo si arrivasse a questo. In questi anni di opposizione abbiamo sempre cercato di improntare la nostra politica sul dialogo, sulle proposte e sulle idee, perché sono convinto sia anche da questo che nascono i buoni propositi. Negli anni abbiamo costruito una rete di persone che ci ha permesso di avere una visione quasi completa di tutte le problematiche presenti a Porto Viro. E ci siamo anche fatti carico di portarle in amministrazione, per una semplice (ma mai scontata) ragione di responsabilità amministrativa. Certo le critiche non si sono fatte mancare, ma sono sempre state costruttive. Per queste ragioni, il gruppo che rappresento, in qualità di coordinatore comunale – annuncia Bonafè - ha deciso di esprimere una scelta che va in direzione della responsabilità e della continuità di ‘governo’ della nostra città. Porto Viro ha bisogno di essere amministrata nel modo più impegnato ed attento possibile, pertanto non possiamo prescindere dall’attuale amministrazione. Sono ormai 7 anni che la nostra città subisce campagne elettorali al vetriolo che portano solo a spaccature e limiti di governabilità. La caduta di Giacon, prima, e le dimissioni dei tre assessori di questi giorni, poi, ne sono un esempio. Ecco allora, abbiamo valutato che non vogliamo più che tutto ciò accada. Avremmo potuto seguire la via della terza lista, presentando un terzo candidato sindaco. Oppure avremmo potuto seguire le ambizioni puramente personali di altri candidati. Ma a quale vantaggio? Del candidato stesso e della lista? Oppure della città? Ebbene, noi preferiamo lavorare per Porto Viro e per farlo è
necessario permettere all’attuale amministrazione di continuare a realizzare il suo programma. Ma c’è dell’altro. Abbiamo un programma di opere, idee ed interventi che andrà ad integrarsi a quello presentato da Veronese, perché in tutti questi anni di opposizione abbiamo avuto modo di valutare progetti, elaborare idee per lo sviluppo di Porto Viro, anche con vari gruppi di cittadini, sia in chiave artigianale-industriale, sia in chiave sociale-culturale. Uno sviluppo di Porto Viro che si era incagliato sette anni fa e che ora può riprendere il suo corso”.
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