Il Sindaco Omar Barbierato, riprendendo la notizia del #Cafè con Omar, la rubrica del primo cittadino trasmessa in diretta il giovedì mattina dalla sua pagina facebook, ritorna sulla questione delle estrazioni di metano e lancia una proposta ai colleghi sindaci, dell’ ente parco della provincia e della regione, maturata su suggerimento dell’ingegner Giancarlo Mantovani direttore dei due consorzi di bonifica che operano in Polesine.
“La mia proposta per gli amministratori del territorio, oltre all’azione legale già intrapresa attraverso l’ente parco con un ricorso al tar- dichiara Barbierato, sposando in pieno la proposta di Mantovani - è quella di ripetere i passi che fecero gli amministratori nel 1999, quando nominarono una commissione tecnica scientifica che attorno al tavolo di concertazione con il ministero, portò i dati che emersero dagli studi fatti”. Un risultato diverso rispetto ai modelli matematici presentati dalla ditta che estraeva metano nel territorio, che consentì lo stop alle estrazioni.
“Non possiamo permettere che vengano effettuate nuove estrazioni di metano nel nostro territorio, fragile e a rischio idraulico, -ribadisce Barbierato- perché l’ulteriore abbassamento del terreno, già sotto al livello del mare, porterebbe a conseguenze dannose per le nostre comunità: un aumento delle spese di funzionamento delle idrovore per mantenere all’asciutto il territorio e ulteriori investimenti per impedire una maggiore risalita del cuneo salino, a danno dell’agricoltura”.
“La mia proposta per gli amministratori del territorio, oltre all’azione legale già intrapresa attraverso l’ente parco con un ricorso al tar- dichiara Barbierato, sposando in pieno la proposta di Mantovani - è quella di ripetere i passi che fecero gli amministratori nel 1999, quando nominarono una commissione tecnica scientifica che attorno al tavolo di concertazione con il ministero, portò i dati che emersero dagli studi fatti”. Un risultato diverso rispetto ai modelli matematici presentati dalla ditta che estraeva metano nel territorio, che consentì lo stop alle estrazioni.
“Non possiamo permettere che vengano effettuate nuove estrazioni di metano nel nostro territorio, fragile e a rischio idraulico, -ribadisce Barbierato- perché l’ulteriore abbassamento del terreno, già sotto al livello del mare, porterebbe a conseguenze dannose per le nostre comunità: un aumento delle spese di funzionamento delle idrovore per mantenere all’asciutto il territorio e ulteriori investimenti per impedire una maggiore risalita del cuneo salino, a danno dell’agricoltura”.
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