Si tratta dell'ennesima sconfitta di una serie di denunce portate avanti dalla Regione del Veneto tramite Azienda Zero: ci è passato l'artista Natalino Balasso, denunciato per diffamazione e il cui processo è stato archiviato. E ci stanno passando anche i due co-portavoce del Movimento Civico e Popolare "Il Veneto che Vogliamo", Vania Trolese e Carlo Cunegato, denunciati per un comunicato sulla gestione della pandemia.
"Azienda Zero ha dato mandato per 3600 euro all’avvocato Pinelli per valutare una nostra diffamazione: il magistrato però ha chiesto l’archiviazione, ma hanno fatto opposizione e a ottobre si tornerà in aula", dichiara Carlo Cunegato in un post sui social.
"La notizia di oggi, invece, è quella del prof. Andrea Crisanti, denunciato perché aveva criticato le politiche sanitarie delle Regione sulla gestione del Covid - continua Carlo Cunegato, portavoce de Il Veneto che vogliamo - Il giudice ha deciso di archiviare, e cosa ben più grave la procura avrebbe girato le carte alla Corte dei Conti per la maxi parcella della Regione, pare 27.000€, pagata ancora all’avvocato Pinelli."
"È possibile - si chiedono i portavoce Carlo Cunegato e Vania Trolese - che in una Regione dove mancano medici, infermieri e psichiatri, dove si chiudono i centri di salute mentale, dove i veneti sono costretti a curarsi nel privato, si usino i soldi di Azienda Zero, cioè della sanità pubblica, per intimidire con delle querele chi ha l’ardore di criticare il potere veneto, chi esercita il democratico diritto al dissenso? Dopo aver passato mesi in perenne conferenza stampa senza contraddittorio, le poche voci critiche finiscono in tribunale. È chiaro quindi l'intendo di silenziare le poche voci dissonanti, non integrate in questo sistema politico onnipervasivo, ormai trentennale."
Carlo Cunegato, Vania Trolese, Portavoce Il Veneto che Vogliamo
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